Sul comodino c’è il romanzo di Simonetta Agnello Hornby con la sua bella copertina rosso- bordeau IL VELENO DELL'OLEANDRO
Mancano ancora diverse pagine all’epilogo anche se non è del tutto esatto dire che questo romanzo ha l’epilogo. Forse il finale rimane in sospeso, ma non importa, va bene così.
Ieri sera ho letto fino a tardi, la lettura è intrigante, anzi a tratti inquietante: ora sono desiderosa di concludere, vedere cosa succede ancora, come va a finire……
Alle dieci ho richiuso il libro e SIMONETTA AGNELLO HORNOBY l’ho definitivamente inserita fra le mie autrici preferite.
L’avevo già apprezzata con LA MONACA pubblicato nel 2010, poi con BOCCAMURATA pubblicato nel 2007 e ora IL VELENO DELL’OLEANDRO .
Nei suoi romanzi lascia chiaramente trasparire l’amore per la sua terra natale, la Sicilia, e le citazioni linguistiche dialettali, di cui a volte fatico a comprendere bene il significato, spesso danno forza al contenuto.
Questo romanzo forse inizialmente può risultare complesso poiché è la narrazione di una saga famigliare che comprende ben quattro generazioni, ma prestando un po’ di attenzione al cappello di ogni capitolo, diventa comprensibile.
La storia è interessante e i personaggi sono l’espressione di tutti i difetti della società attuale e comunque uno spaccato di Sicilia .Dario Cima nella sua recensione ha scritto “ Troppo per un solo libro?”
Forse si, la trama contiene spunti per almeno altri due o tre libri: Violenza sulla donne, sfruttamento degli emigranti clandestini, Organizzazioni mafiose e traffico di droga.
Ma non solo: la bisessualità consapevole, inconsapevole, ma anche deviazioni sessuali…..
GOCCE disordinate di trama
Le voci narranti principalmente sono due: Mara Carpinteri che insieme a Giulia e Luigi sarebbe fra gli eredi legittimi della Tenuta di Pedrara e Bede Lo Mondo che nella storia della famiglia Carpinteri ci è entrato a far parte a sedici anni quando era stato allontanato dalla propria famiglia in seguito a un “fattaccio”.
Il primo capitolo del romanzo inizia con la voce narrante di Bede.
Un corteo funebre e due bare: la sua e quella di Donna Anna, zia di Mara e Giulia Carpinteri e mamma di Luigi Carpinteri poiché il padre, Tommaso Carpinteri aveva sposato due sorelle ovvero Mariangela e Anna. Rimasto vedovo della prima, dalla quale aveva avuto Mara e Giulia, si era unito in matrimonio con la cognata Anna dalla quale aveva avuto Luigi.
( A chi decide di leggere il romanzo suggerisco di aver ben chiaro la relazione di questi personaggi poiché è indispensabile per comprenderne bene la trama).
La trama forse è complessa come lo sono in genere le saghe familiari, in particolare quando in gioco ci sono interessi non di poco conto.
Tommaso Carpinteri era un bell’uomo , un diplomatico e aveva vissuto per alcuni anni in Egitto assimilando e apprezzando quegli usi e costumi, amava la vita e non si negava a nessun tipo di piacere compreso quello della droga e per il sesso non faceva distinzioni fra maschi e femmine. Fu lui ad iniziare Bede all’omosessualiatà e fu con Bede che intorno ai sessant’anni morì, durante un rapporto forse eccessivamente spinto.
Forse sono stata imprecisa: a Tommaso piaceva la bellezza e la gioventù e Bede possedeva entrambe, anzi era dotato di una straordinaria bellezza mediterranea, irresistibile…..
In sintesi: per il funerale di ANNA e BEDE , alla tenuta di Pedrara arrivano tutti i parenti sparpagliati in diversi luoghi d’Europa…….
Giulia e Pasquale : Giulia che ripete ossessivamente che Pasquale la ama, ma durante le notti dalla loro stanza provengono gemiti e lamenti e Pasquale le ordina “ vai alla mattonella di Giulia”….Pasquale l’ha fatta abortire per ben 3 volte e lei dice d’essere una donna vera perché Pasquale l’ama.
Mara: sa molte cose , è una grande osservatrice e vuole capire, vuole sapere…….
Luigi: forse è rimasto bambino e ha un figlio, Thomas dalla “bellezza insopportabile”, che verrà iniziato da Bede, lassu’ nella torre dove tutto era stato predisposto.
La tenuta di Pedrara, con percorsi sotterranei, cunicoli, “la via breve”…..
E che fanno tutti quei negri provenienti dal Mali che cantano…..ma se non obbediscono vengono puniti sul letto di oleandro. I negri con le lanterne qualcuno afferma che non esistono e sono soltanto lucciole. Ma Mara è certa che non sono lucciole.
E nelle serre della tenuta si coltivano soltanto fragole?
E perché Donna Anna non fa altro che chiamare Bede?
Il medico di famiglia informa tutti i Carpinteri “ Sappiate tutti che, se doveste rimanere a PEDRARA, lo fareste a vostro rischio”.
In questa frase è racchiuso il mistero del romanzo e per sapere occorre leggere.
Giudizio personaleIn questa frase è racchiuso il mistero del romanzo e per sapere occorre leggere.
Con le gocce disordinate di trama è quasi come se non avessi raccontato nulla.
Questo è un romanzo intricato e intrigante , i personaggi non hanno mai un solo volto, nascondono segreti a volte sconvolgenti. Apparentemente paradossali ma certamente possibili, anzi reali.
Il medico di Famiglia rappresenta il Numero Uno di un’organizzazione assolutamente illegale, Bede che appare un benefattore per la famiglia Carpinteri è il Numero Tre.
E sono Numeri pure i fratelli di Bede, Giacomo e Gaetano.
Dal mio punto di vista è un romanzo imperdibile per quelli come me, affetti dal vizio della lettura.
STRALCIQuesto è un romanzo intricato e intrigante , i personaggi non hanno mai un solo volto, nascondono segreti a volte sconvolgenti. Apparentemente paradossali ma certamente possibili, anzi reali.
Il medico di Famiglia rappresenta il Numero Uno di un’organizzazione assolutamente illegale, Bede che appare un benefattore per la famiglia Carpinteri è il Numero Tre.
E sono Numeri pure i fratelli di Bede, Giacomo e Gaetano.
Dal mio punto di vista è un romanzo imperdibile per quelli come me, affetti dal vizio della lettura.
I FIGLI si creano per piacere e con egoismo: si allevano per necessità. Coloro che concepiscono senza piacere trovano difficile amare i figli d’istinto, ma devono imparare. I bambini non amati avvizziscono nell’anima e nella carne…. La grande beffa dell vita è proprio questa: i genitori continuano a essere il sostegno dei figli, ma alla fine muoiono soli come sono nati.
Ricordati che l’improbabile diventa possibile, e il possibile certezza.
L'AMORE è SUBLIME a ogni età e con chiunque si abbia affinità.
IL CIELO è il nostro compagno di sempre. Ogni paese ha il suo cielo, ed è sempre bello. Anche se piove. Appartiene a tutti, poveri e ricchi. La cosa peggiore di andar in galera non è essere privati dalla libertà, tanto lì si mangia, si dorme e magari ti insegnano a leggere e scrivere, e perfino si lavora. Si soffre della mancanza del cielo….Il cielo non annoia mai nemmeno quando il sole ci batte mese dopo mese, il colore del cielo cambia ogni giorno, picca, ma cambia. Ci volano gli uccelli nel cielo, e gli aeroplani. E ci voleremo tutti noi quando moriamo….
Thomas domanda a Bede: Che significa CONTRO-NATURA?
Risposta: “Lo decidono gli uomini per mantenere il potere e il controllo sugli altri uomini, ma nulla è contro natura, se avviene nella natura, nel mondo minerale, vegetale o animale- lo sosteva vostro nonno- purchè non si faccia del male agli altri e si proteggono i deboli.
Io non mi sento speciale, però è vero che per me sono importanti cose che molti trascurano .Risposta: “Lo decidono gli uomini per mantenere il potere e il controllo sugli altri uomini, ma nulla è contro natura, se avviene nella natura, nel mondo minerale, vegetale o animale- lo sosteva vostro nonno- purchè non si faccia del male agli altri e si proteggono i deboli.
L'autrice
Simonetta Agnello Hornby è nata a Palermo e dal 1972 vive a Londra dove ha svolto la professione di avvocato e per 8 anni è stata presidente part time dello Special Educational Needs and Disability Tribunal.
(Opinione di cui mi riserbo il diritto di pubblicare altrove).
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