sabato 10 febbraio 2018

IL PESO DEI SEGRETI - Aki Shimazaki

Inizio la recensione di questo libro in un modo a me insolito e vado a riprendere esattamente quanto sta scritto nella quarta di copertina:
“La grande solitudine di una donna prigioniera di un amore per un uomo senza scrupoli, la violenza dei sentimenti che spingono a uccidere o a polverizzare una città, l’insopportabile peso del segreto e, dietro, una meravigliosa sensualità. 
UN CAPOLAVORO. Elle"
L'AUTRICE

Non la conoscevo per cui la presento con le notizie riprese dall’aletta del libro in argomento Il peso dei segreti.
AKI SHIMAZAKI è nata a Gifu, in Giappone, nel 1954 ma vive a Montreal, in Canada, dal 1991. I suoi libri sono tradotti in inglese, giapponese, serbo, tedesco, russ e ungherese.
Con la pentalogia IL PESO DEI SEGRETI si è aggiudicata il Prix du GOUVERNEUR GENERAL 2005. E’ autrice di un secondo ciclo romanzesco composto da quattro romanzi intitolato Au coeur du Yamato e nel 2015 ha dato inizio a un terzo ciclo con Azami. Tra i suoi scrittori di riferimento ci sono Marguerite DURAS, Osamu Dazai e Agota Kristof”
Perchè ho letto IL PESO DEI SEGRETI
Non conoscendo l’autrice, avrei forse letto questo romanzo solo se l’avessi casualmente visto in libreria, attratta dall'editing che nella più totale semplicità, trovo sia davvero molto bello.
La copertina dai colori sfumati che vanno dalle tonalità del rosa antico al fucsia raffigura una camelia vista dalla parte dello stelo.
Anche il titolo indubbiamente mi avrebbe incuriosita e certamente l’avrei preso fra le mani.
In realtà invece l’ho letto perché a LA FELTRINELLI sono entrata appositamente per ricercarlo dietro suggerimento avuto della scrittrice Michela Murgia che presente quotidianamente in una trasmissione televisiva, consiglia o sconsiglia la lettura di vari libri.
IL PESO DEI SEGRETI asseriva che è un romanzo come pochi ne nascono, scritto elegantemente come pochi sanno scrivere e intenso di sentimento.
Io apprezzo molto Michela Murgia , sia come scrittrice , sia come persona ( per come si presenta al pubblico appare ai miei occhi una donna di notevole spessore), quindi ho accolto il suo suggerimento e ora sono qui ad esprimere la mia opinione.
A Michela Murgia invio un GRAZIE molto sentito.
Le mie impressioni
Non si tratta di un romanzo d’amore anche se si parla d’amore, non si tratta di un romanzo storico anche se la storia sta dietro gli avvenimenti.
Ambientato in un Giappone molto travagliato a causa della guerra, terremoto e avvicendamenti politici ben noti come la caduta delle bombe atomiche, i conflitti con la Corea, emerge soprattutto che i sentimenti si manifestano dentro complessità spesso inspiegabili da cui derivano situazioni inimmaginabili e …..ognuno ha una vita segreta che spesso non confida a nessuno.
Semplificando scrivo che a questo romanzo calza perfettamente la pubblicità della commedia “Perfetti sconosciuti”: ognuno di noi ha una vita pubblica, una privata ed una segreta.
Romanzo molto avvincente con numerosi colpi di scena.
L’unica difficoltà incontrata nella lettura è legata ai nomi dei personaggi . Nomi molto simili fra loro, come è usuale nella lingua nipponica e poiché la storia di ognuno è conseguente all’altra e inoltre, un medesimo evento viene narrato da persone diverse, è importante aver ben presente l’identità di ciascuno.
In ogni caso dopo alcune pagine le difficoltà si superano perché addentrandoci nella trama intuiamo più facilmente chi sta narrando.
Per semplificare: il romanzo è formato da cinque racconti strettamente legati fra loro e le stesse vicissitudini narrate in periodi diversi e da persone diverse, costruiscono la storia e aiutano a comprenderla.
TRAMA molto in breve
Il romanzo inizia con una narrazione di Yukiko, la vera protagonista del romanzo, sopravvissuta alla bomba atomica e oramai vicina alla morte.
E’ lei che tiene il segreto più pesante , un omicidio avvenuto la mattina del 9 agosto 1945, la stessa mattina che su Nagasaki è stata lanciata la bomba atomica e che proprio a seguito di questo evento l’omicidio non è mai stato scoperto: un segreto di cui non ha mai parlato per tutta la vita.
Yukiko aveva ucciso suo padre, un noto farmacologo assai influente nella società in cui lavorava, un uomo affascinante, colto che conosceva diverse lingue e che tutte le donne ammiravano.
La sera , vigilia della sua morte probabilmente programmata, Yukiko parla con il nipote, figlio della sua unica figlia Namiko ora divorziata da un americano e narra della seconda guerra mondiale, del ruolo esercitato dal Giappone e soprattutto della bomba atomica.
Il ragazzino adolescente è curioso :
- Nonna, perchè gli americani hanno lanciato due bombe atomiche sul Giappone?” .
- Perché in quel momento ne avevano solo due…
- Volete dire che se ne avessero avute tre, avrebbero sganciato la terza su un’altra città giapponese?
- Si, non lo escludo.
- ………………..
- Allora perché hanno lanciato lo stesso quelle due bombe atomiche, nonna? Le vittime erano quasi tutti civili innocenti. In poche settimane sono state uccise oltre duecentomila persone! Che differenza c’è con l’olocausto nazista? E’ un crimine.
- La guerra è così. Conta solo vincere.
Il giorno successivo a questa conversazione con il nipote, Yukiko muore.
La figlia, viene convocata dal notaio: scopre che la mamma era andata da lui soltanto una quindicina di giorni prima nonostante le condizioni precarie e da una sua lettera apprende dell’esistenza di tale Yukio, suo zio.
La mamma per tutta la sua vita non aveva mai parlato di un fratello e ora Namiko lo deve cercare…… E lo troverà…..
Dalla nascita di Yukiko si andrà a ritroso e dalla vita della mamma della stessa, sopravvissuta al terremoto del 1923 si scoverà quel segreto per cui un grande amore non aveva potuto sfociare in un matrimonio.
Comunque a parte la storia o le storie sentimentali, dalle vicissitudini dei vari personaggi e da come sono stati affrontati i fatti storici affiora nitidamente il ritratto della società nipponica ricca di contraddizioni e soprattutto molto legata alle proprie radici e alle proprie usanze.
Per me quasi sconcertanti le pagini in cui si narra del legame fra popolo e imperatore: lottare fino alla morte, la vita doveva essere sacrificata per l’imperatore, il LORO imperatore…..
Come sconcertanti le pagine in cui si spiega che operaie e casalinghe tenessero in tasca una dose di cianuro perché nel caso fossero cadute nelle mani del nemico si sarebbero avvelenate.
Lo stile letterario è leggero, elegante e nel contempo sensuale: parole semplici ricercate con meticolosità che inducono il lettore ad immaginare scene passionali e contemporaneamente delicate.
Fa sempre da sfondo un paesaggio quasi incantato: un cielo attraversato di cirri, garriti di rondini che sempre in coppia tornano a rinnovare il nido e sia maschio che femmina si alternano a covare le uova, il bosco in pieno risveglio. E ancora le distese azzurre di nontiscordare di me e poi le camelie, il fiore tanto amato da Yukiko.
Drammatico invece il fungo nero che in pochi attimi ha coperto Nagasaki.
Nel testo vengono utilizzati anche vocaboli in lingua nipponica scritte in carattere corsivo e dei quali si trova il significato nel glossario inserito a fine romanzo nelle pagine 391 -392-393-394.
Solo uno stralcio
- Persino all’inferno, dal denaro dipende il giudizio eterno.
Gennaio 2017: Questo è il primo libro letto nel 2017 , un inizio emozionante, 390 pagine sfogliate in tre giorni e diverse ore notturne . Spero vivamente che la passione per la lettura non si esaurisca mai.
Y.P.

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