sabato 10 febbraio 2018

IL GIARDINO DI AMELIA -Marcela Serrano

AMORE-ESILIO-TRADIMENTO E PERDONO
In un giardino vi sono fiori splendidi ma anche rose con grosse spine


Introduzione personale la cui lettura non è vincolante
E’ vero, è da parecchio che non inserisco la recensione su un libro, ma non crediate che abbia smesso di leggere. Sarebbe per me semplicemente impossibile. 
Potrei rinunciare a diverse cose, ma non ai libri. La tentazione di leggere è per me sempre indomabile e mai esco da una libreria senza aver fatto un acquisto. 
Non inserivo recensioni letterarie per il solo fatto che avevo riscontrato lo scarso interesse che suscitano i libri qui nella community.
Avevo quindi deciso di non sprecare il mio tempo a scrivere opinioni che nessuno o pochi avrebbero letto, ma poi ripensandoci mi sono detta: se leggo un libro e lo recensisco non solo condivido la mia esperienza o emozione bensì lo assaporo meglio e fisso nella memoria dettagli che potrebbero andare dimenticati e infine, se raggiungo anche un solo utente non è un lavoro inutile.
Concludendo eccomi a raccontarvi IL GIARDINO DI AMELIA l’ultimo romanzo di MARCELA SERRANO che ho terminato ieri sera e che ho acquistato senza neppure leggere un minimo di trama.
L’ho visto, l’ho preso fra le mani , ho letto in quarta. “ Una storia d’amore, di esilio, di fiducia tradita e di perdono”, sono andata in cassa e l’ho riposto nella mia borsa, spesso troppo pesante.
AUTRICE
Conosco l’autrice da molto tempo poiché leggo abitualmente i suoi romanzi che trovo sempre splendidi e soprattutto molto interessanti perché solitamente Marcela Serrano non si limita a raccontare una storia, ma s’addentra nell’anima dei protagonisti e credo di non sbagliare scrivendo che conosce molto bene la complessità femminile. Inoltre il suo stile descrittivo rende reale visivamente i luoghi in cui i romanzi sono ambientati e infine io ci trovo anche un tratto poetico.
MARCELA SERRANO è nata a Santiago del Cile nel 1951 ed è considerata una delle autrici più importanti della narrativa sudamericana.
Nel 1996 con il romanzo “ Noi che ci vogliamo così bene” ha vinto in Francia il Premio Cote des Femmes come miglior romanzo ispanoamericano scritto da una donna.
Altri romanzi meritevoli che io ho letto , alcuni dei quali recensiti qui:
L’albergo delle donne tristi
Antigua vita mia
Nostra Signora della Solitudine
Dieci donne
Altri suoi romanzi: Il tempo di Blanca,
Quel che c’è nel mio cuore
Arrivederci piccole donne
I quaderni del pianto
Adorata nemica mia.
IL LIBRO
IL GIARDINO DI AMELIA il cui titolo originale in spagnolo è LA NOVENA è uscito nel 2016
Collana Narrativa Feltrinelli – Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano
Il mio libro appartiene alla prima edizione-settembre 2016
Esteticamente lo trovo molto bello, la signora sulla porta della casa con il tetto di tegole rosse, con un po’ di fantasia potrei pensare ai quadri di Hopper.
Il prezzo è di EURO 17 ma io l’ho acquistato con lo sconto libri del 15%.
Viene venduto con banda gialla riportante la scritta “ 2 milioni di copie vendute in Italia”.
Forse non solo la sola ad apprezzare Mercela Serrano!
TRAMA
( e qualche impressione personale)
Un gran bel romanzo, un storia importante e io con la mia matita ho sentito il bisogno di fare molte sottolineature per andarle a rileggere in qualsiasi altro momento: qualcuna la inserirò in calce alla recensione.
Delle verità che una donna spesso comprende solo dopo aver vissuto intensamente e con coraggio.
Amelia, la protagonista è un donna di carattere forte , intelligente e dal cuore generoso , una donna in cui molte donne si possono identificare.
La storia è ambientata in parte in Cile e in parte in Inghilterra.
Siamo negli anni ottanta e in Cile governa Pinochet in piena dittatura e chi tenta di opporsi come il bel giovane Miguel Flores, forse intenzionato a svolgere un’attività rivoluzionaria, non ha vita facile, anzi scoperto viene immediatamente spedito al confino in un paese semi sperduto, confinante però con una immensa tenuta “ LA NOVENA” dove ci sono animali, cavalli e lavoranti la cui proprietaria è una ricca latifondista: Dona Amelia, oramai vedova e madre e soprattutto molto amica di Sybil , definiamola pure la sua mentore che vive in Inghilterra.
Miguel confinato, si trova a vivere in una vecchia baracca e uscendo per il paese incontra alcuni abitanti del luogo e comincia a socializzare e ovviamente viene a conoscenza della tenuta di Dona Amelia che presto conosce perché lei. dentro i suoi stivali usurati e infangati lo va a cercare.
Dopo la diffidenza iniziale, si instaura fra loro un certo rapporto: accomunati del piacere e dal gusto per la lettura conversano piacevolmente, anzi a lui piace molto ascoltarla. I suoi discorsi l’affascinano, è una donna che ha molto viaggiato, è stata traduttrice e lei parlando fa molti riferimenti a un libro: Mary Barton di Gaskell.
Sembra l’abbia letto più volte e Miguel prendendolo fra le mani vede che le pagine evidenziano numerose sottolineature.
“…si, sottolineava i libri, come se all’interno della sua biblioteca ce ne fosse un’altra più piccola, più personale, dove le sottolineature e le annotazioni erano il segno di una lettura diversa, davvero sua, intima”.
Addirittura ne possiede anche una copia nuova che presterà a Miguel.
(Mary Barton è il primo romanzo della scrittrice inglese Elizabeth Gaskell, pubblicato nel 1848. La storia è ambientata a Manchester tra il 1830 e il 1840 e si occupa delle difficoltà incontrate dalle classi inferiori dell'Inghilterra vittoriana- da Wikipedia) .
Inserisco questo dettaglio, perché non è trascurabile anche se non fornisco altre informazioni per nulla togliere a chi deciderà di leggere il romanzo.
Miguel si ammala, si prende una forte costipazione con febbre e raffreddore; la baracca in cui vive è priva di qualsiasi comodità e Dona Amelia decide di ospitarlo e prendersi cura di lui fintanto che ritorna in salute.
E’ notte, dopo aver chiacchierato a lungo si sono coricati, ciascuno nella propria camera: lei sta ancora leggendo quando dei colpi violentissimi alla porta d’ingresso la inducono ad alzarsi.
Fuori ci sono degli uomini e lei deve aprire.
Trascorrono pochi minuti, Amelia si rende conto che non può indugiare ulteriormente altrimenti la porta verrebbe abbattuta.
Infine, apre…..la sorpresa è tutt’altro che piacevole.
Ma devo continuare????
Nooooooo……Quella notte accadde di tutto: nei pressi della baracca sono state ritrovate delle armi e Amelia viene catturata e torturata, Miguel riesce a fuggire, andrà a vivere a Manchester, non a caso….E molti anni dopo…una resa dei conti…..
Ma cosa c’è stato fra Amelia e Miguel?
La figlia di Amelia, Mel sarà colei che farà luce e forse anche la protagonista di una storia ancora da scrivere perchè Miguel è vivo... è bello....è un uomo di successo.
Si scoprirà il tutto o in parte, soltanto leggendo il romanzo perchè io lo consiglio e spero vivamente che lo leggano in molti perchè non è una storia banale.
Narra l'esperienza di una donna vittima di tortura e la tortura chi la subisce non la scorda più.

STRALCI
- Lo spazio è l’intelligenza e le pareti che si avvicinano sono l’assenza di libri
- Quando si legge non s’impara qualcosa, ci si trasforma in qualcosa. E’ stato Goethe a dirlo, non io.
- Una volta che ha sentito l’odore di un cavallo, sentirai la nostalgia di quell’odore per sempre.
- Mi piace tirare tardi, ma soprattutto con i miei libri… Sapessi quante vite vivo. Se non leggessi, dovrei farmi bastare la mia vita e per quanto divertente possa essere, è sempre soltanto una. Troppo poco per me”.
- Quanto tempo ho sprecato… Quando penso a tutte le cene cui ho partecipato, a tutti i neuroni che ho logorato, a tutti gli sforzi per ascoltare chiacchiere di cui non m’importava un fico secco, sempre e solo per connettermi agli altri, perché pensavo in tutta onestà. Che di questo si trattasse. Di essere connessi. Panzane! Delle gran panzane!
- Eppure imparo più cose sulla natura umana dai romanzi che dalle creature in carne e ossa. Credimi, posso scorgere la grandezza e le miserie, le luci e le ombre di ciascuno, l’ambiguità, quanto buoni e quanto cattivi possiamo essere.”
- Non bisognerebbe mai firmare un contratto in cui si promette di amare il partner tutti i giorni della propria vita, è impossibile. Sei troppo giovane per comprendere che non può esistere un rapporto lineare, permanente e perfetto tra un uomo e una donna. Perfino quello meglio riuscito ha le sue ombre, a volte grandi e camuffate.
- Dice la Gaskell.: L’anima di chi stringe tra le braccia il morente non lascia libera la sua anima, capisci? Così la morte diviene più penosa…..
- Usando le stesse parole puoi distorcere completamente un’idea.
Miguel Flores “ E’ difficile smettere di essere di sinistra, una volta che lo sei stato. E’ una questione chimica, direi. Appoggio tutte le cause giuste, tutte, senza distinzioni. E mi scende una lacrima ogni volta che sento l’Internazionale, non so se mi spiego”.
28 ottobre 2016- Opinione di cui mi riserbo il diritto di pubblicare altrove. Y.P.

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