sabato 10 febbraio 2018

IL FANTASMA DI CANTERVILLE. - Oscar Wilde



Uno tira l’altro: comincio a leggere Il ritratto di Dorian Gray, lo termino e mi sento obbligata a leggere De Profundis. Termino De Profundis e scopro che fra le opere di Oscar Wilde c’è pure IL FANTASMA DI CANTERVILLE.
Come non leggerlo? Il richiamo è forte, è insistente, diventa irresistibile.
Corro in libreria e la fortuna vuole che sia in corso una vendita promozionale di alcuni classici: cerco speranzosa , ci deve essere, poi eccolo, lo trovo, è proprio lui.
Velocemente lo prendo, lo pago Euro 3,90 e in pochi minuti il libro è dentro la mia borsa nuova di pelle nera con qualche borchietta laterale.
Ovviamente lo tratto con cura , lo ripongo bene onde evitare che si rovini, come solitamente faccio con i libri che considero oggetti di pregio.
Stampato presso Giunti Industrie Grafiche, azienda certificata PEFC che sta a indicare che questo prodotto è stato realizzato con materia prima di foreste gestite in maniera sostenibile e da fonti controllate, esteticamente si presenta bene. Non si tratta di un volume di grande mole poiché sono soltanto 124 pagine.
Si legge quindi in poco tempo.
L’introduzione, a cura di Bettina della Casa che non conosco, spiega che IL FANSTASMA DI CANTERVILLEI – titolo originale The Canterville Ghost – è stato pubblicato nel 1891 , un periodo in cui l’autore godeva di grande creatività e appartiene a un gruppo di 4 racconti singoli. Trattasi di un piccolo capolavoro dal quale fu tratta una commedia che rappresentata a Londra ottenne grande successo.
Comunque ha tutte le caratteristiche di una fiaba poiché è ambientato in un vecchio maniero circondato da un bosco misterioso, quindi una famiglia americana a dir poco stravagante e ovviamente c’è il fantasma.
TRAMA breve -breve
(ispirandomi al film di Albanese "tutto tutto, niente niente"
Il castello di Canterville viene venduto direttamente da Lord Canterville ad un ministro americano , tale Mr. Otis che all’atto dell’acquisto viene informato dell’esistenza di un fantasma che sparge terrore. 
Mr. Otis non crede all’esistenza dei fantasmi quindi chiude l’acquisto e vi si trasferisce con tutta la famiglia. La famiglia Otis parte dagli Stati Uniti e giunge al castello.
Mentre stanno provvedendo alla sistemazione dei numerosi bauli, si accorgono che in una stanza davanti al camino, sul pavimento vi è una grossa macchia.
Chiamano la vecchia governante pregandola di provvedere immediatamente a pulire e codesta informa che non è possibile poiché si tratta di una macchia di sangue divenuta indelebile appartenente appunto al sangue di lady Eleonore di Canterville assassinata in quel punto preciso da suo marito, il quale nove anni dopo morì in circostanze oscure e il cadavere non venne mai ritrovato. Fu proprio dalla sparizione di Mr Simeon, l’assassino, che fra le stanze del castello s’incominciò a vedere il fantasma . Inoltre la governante afferma che la macchia di sangue ha richiamato turisti da ogni dove. 
Mr Otis rimase allibito da questo racconto che ritenne trattarsi di dicerie senza nesso e mediante un potente smacchiatore in un attimo rimosse la macchia di sangue, senonchè la mattina successiva la macchia era ricomparsa. Rimossa nuovamente, nuovamente apparve……. 
Mi fermo, suggerisco di leggere la favola perché nel castello pare vivesse davvero il fantasma dell’assassino di lady Eleonore e quindi ne succedono di tutti i colori: un susseguirsi di scene travolgenti fra ironia e macabri scherzi.
Oltre alla favola di IL FANSTASMA di CANTERVILLE, il piccolo libro contiene altri due racconti: Il principe Felice e Il pescatore e la sua anima.
IL PRINCIPE FELICE narra la storia di una bellissima statua che rappresentava appunto un Principe Felice che suscitava grandissima ammirazione e una rondine.
Di questo bellissimo racconto mi limito a riportare uno stralcio:
“La piccola rondine cominciò a pensare e quindi cadde addormentata. Pensare le faceva sempre venire sonno. Quando spuntò’ il giorno volò giù al fiume e si fece un bagno. “Che fenomeno eccezionale!” disse il professore di ornitologia, mentre attraversava il ponte. “Una rondine in inverno!”. E scrisse in proposito una lunga lettera al giornale locale. Tutti ne parlarono, tanto era zeppa di parole che nessuno sapeva comprendere”.
Quante volte NON SAPPIAMO COMPRENDERE!
L’ultimo racconto IL PESCATORE E LA SUA ANIMA“ invece è assimilabile a una storia d’amore : l’incontro di un giovane pescatore con una sirena.
Personalmente ho apprezzato moltissimo questa breve raccolta soprattutto per lo stile letterario inconfondibile di Oscar Wilde, piacevolissimo da leggersi . I racconti apparentemente fiabeschi sono comunque interessanti ed è chiaro che in ognuno vi si nasconde un messaggio . Messaggi importanti che scaturiscono da parole scritte armoniosamente da un'intelligenza eccelsa e da un'animo molto sensibile.
Così io considerò Oscar Wilde.
Questa raccolta secondo me potrebbe essere utilizzata anche come libro di fiabe da raccontare ai bambini. Favole divertenti e intelligenti.
Chi non conosce OSCAR WILDE?
Scrittore, poeta, drammaturgo, fine intellettuale, presenza assidua delle cronache del periodo in cui ha vissuto, non credo necessita di presentazione quindi mi limito a qualche cenno per ricordarlo.
Nasce il 16 ottobre 1854 a Dublino. Il padre è un celebre chirurgo mentre la madre, Jane Francesca Elgee è una giornalista e una poetessa.
Sin da giovanissimo manifesta grandissimo interesse per la lettura e per lo studio.
Dopo aver vinto una borsa di studio entra nel Trinity College di Dublino e poi ottiene l’ammissione a Oxford. Nel 1876 si laurea pieni voti e nel luglio del 1881 pubblica la sua prima raccolta di versi: Poems.
Muore di meningite a Parigi, in un albergo modesto, a soli 46 anni, il 30 novembre 1900.
Si converti al cattolicesimo in punto di morte.
Le sue spoglie furono trasferite in un monumento funebre del cimitero del Père-Lachaise nel 1909 mentre i suoi aforismi sono rimasti celeberrimi.
(In tal proposito ho visto recentemente in libreria un piccolo opuscolo dal titolo “Gli aforismi di Oscar Wilde”)
(Opinione che potrei pubblicare altrove)

Nessun commento:

Posta un commento