Aggiungo che è un romanzo che si legge volentieri poiché risulta essere abbastanza coinvolgente e anche un pochino intrigante.
Lo scorrere delle pagine è un susseguirsi di episodi e nulla lascia prevedere il finale.
IL BAMBINO DEL FIUME , edito da Mondadori, l’ho acquistato parecchio tempo fa, non ricordo esattamente e come mia abitudine l’avevo posto nella libreria: l’ho preso in mano una quindicina di giorni fa e ieri sera l’ho terminato.
Il titolo originale è The Oustcast - prima edizione aprile 2008- Traduzione di Silvia Rota Sperti.
Trattasi dell’opera prima di SADIE JONES, inglese di Londra nata nel 1967, di cui in rete non ho trovato grandi notizie se non che conobbe la notorietà proprio con questo romanzo d’esordio, dopo di che nel 2010 pubblicò il secondo dal titolo Piccole Guerre.
TRAMA
Ambientato in Inghilterra, presumibilmente intorno agli anni cinquanta, la storia è incentrata su Lewis, un ragazzino che all’età di dieci anni circa in occasione di una escursione nel bosco in compagnia della mamma, in un momento di assoluta felicità, lei muore annegata dentro le acque di un piccolo fiume e lui soltanto ne è testimone impotente. Tale episodio, come è facilmente intuibile per un bambino di dieci anni e un vero e proprio trauma e nel caso di Lewis è il dramma che gli segna il futuro.
Il padre, Gilbert Aldrige , un uomo dalla personalità discutibile, rimane vedovo per breve tempo e poi si risposa con Alice, una giovane donna, bella, non idonea a fare la mamma a Lewis.
I vicini da casa di Gilbert Aldrige sono i Charmichael, persone benestanti e influenti i quali hanno due figlie Tamsin e Kit e fatto non trascurabile è che il sig, Charmichael è il capo di Gilbert Aldrige.
Le due famiglie si frequentano spesso, vanno in chiesa la domenica e Gilbert Aldrige viene spesso invitato alle cene dai Charmichael , quindi i ragazzi crescono nella stessa comunità.
Lewis diviene adolescente , combina le sue marachelle, ma è un ragazzino prevalentemente solo con un dramma dentro il cuore e affronta i propri disagi con manifestazioni sconcertanti, ad esempio facendosi delle ferite, tagli sulle braccia con il rasoio. Episodi che spaventano e lasciano allibita Alice,colei che ha preso il posto della mamma.
Comunque il libro inizia che Lewis ha già compiuto 19 anni, è sulla strada del ritorno a casa dopo essere uscito dal carcere dove vi è stato rinchiuso per due anni in seguito ad aver causato un incendio alla chiesa della zona dove abitava.
Al rientro, Lewis accolto freddamente in casa tenta di condurre una vita “normale”, ma invano, la sua vita è segnata e il riscatto non è facile, tanto più che il Signor Charmichael che le procura un posto di lavoro non è la persona che appare in pubblico bensì è un uomo violento che dapprima picchiava la moglie e ora sfoga le sue ire sulla ragazza minore, ora adolescente , Kit.
Ebbene questo signor Charmichael è un uomo devastante per la personalità di Lewis, come pure è negativo il padre il quale spesso si ubriaca e permette alla moglie Alice di ubriacarsi in pubblico.
E proprio durante una delle frequenti ubriacature Alice andrà a letto con Lewis anche se inizialmente lui la respinge.
Un storia complessa, con personaggi assai particolari i cui diversi e affini sono Lewis e Kit i quali forse insieme potranno trovare la salvezza.
E’ un romanzo in cui non ho fatto grandi sottolineature, riporto qui di seguito uno stralcio per presentare meglio il protagonista e il padre che hanno generato errori notevoliAl rientro, Lewis accolto freddamente in casa tenta di condurre una vita “normale”, ma invano, la sua vita è segnata e il riscatto non è facile, tanto più che il Signor Charmichael che le procura un posto di lavoro non è la persona che appare in pubblico bensì è un uomo violento che dapprima picchiava la moglie e ora sfoga le sue ire sulla ragazza minore, ora adolescente , Kit.
Ebbene questo signor Charmichael è un uomo devastante per la personalità di Lewis, come pure è negativo il padre il quale spesso si ubriaca e permette alla moglie Alice di ubriacarsi in pubblico.
E proprio durante una delle frequenti ubriacature Alice andrà a letto con Lewis anche se inizialmente lui la respinge.
Un storia complessa, con personaggi assai particolari i cui diversi e affini sono Lewis e Kit i quali forse insieme potranno trovare la salvezza.
- Lewis . “ Perché non mi hai mai dato fiducia? Un briciolo di fiducia? Eri soltanto capace di chiudermi in camera mia, di minacciarmi, di dirmi che non valevo niente, che avevo qualcosa che non andava. Ero solo un bambino, un ragazzino…Se mi avessi creduto almeno una volta, se fossi stato dalla mia parte…ma non l’hai fatto. Si, bevo, si mi taglio: possibile che tu non abbia mai sentito il bisogno di aiutarmi?”
- “ Non è che non volessi aiutarti- disse Gilbert. Gli tremava il labbro. “ Dopo che lei è morta, io…non riuscivo più a guardarti, Lewis. Le somigliavi in tutto, ed eri chiuso nel tuo dolore. Non volevi la mia compagnia”.
- “ Non è che non volessi aiutarti- disse Gilbert. Gli tremava il labbro. “ Dopo che lei è morta, io…non riuscivo più a guardarti, Lewis. Le somigliavi in tutto, ed eri chiuso nel tuo dolore. Non volevi la mia compagnia”.
Giudizio breve
Un buon romanzo dalla lettura scorrevole, intrigante quel tanto che basta e soprattutto utile a chi ha figli in età adolescenziale.
Inoltre evidenzia la complessità dell’essere umano che induce ad interpretare un medesimo evento in modo differente.
Infine emerge quanto sia importante approfondire SEMPRE e non fidarsi mai totalmente di quello che appare.
E ancora…le persone violente quasi sempre indossano una maschera ingannevole, a volte addirittura la maschera della gentilezza.
Inoltre evidenzia la complessità dell’essere umano che induce ad interpretare un medesimo evento in modo differente.
Infine emerge quanto sia importante approfondire SEMPRE e non fidarsi mai totalmente di quello che appare.
E ancora…le persone violente quasi sempre indossano una maschera ingannevole, a volte addirittura la maschera della gentilezza.
Aprile 2015 ( Opinione di cui mi riserbo il diritto di pubblicare altrove)
Nessun commento:
Posta un commento