sabato 10 febbraio 2018

EMMAUS- Alessandro Baricco

Ho letto e leggo moltissimo, in questi giorni ho sentito alla televisione qualcuno che consigliava di leggere almeno quattro libri in un anno: ho sorriso, in gennaio ne ho letti cinque e forse proprio a seguito delle numerose letture , ora sogno di scrivere anch’io un romanzo, una storia, ma libri come EMMAUS non ne ho letti molti. A dire il vero non ho neppure la certezza di averlo compreso nella sua intierezza. Io lo definisco particolare, ma sia ben chiaro sin d’ora che non ne esprimerò un giudizio negativo. Rimane un libro da leggere.
Già la particolarità si nota nella presentazione del libro medesimo edito I Narratori- Feltrinelli. Assolutamente essenziale: nessuna sovraccoperta, copertina cartonata bianca ; Alessandro Baricco / EMMAUS/ Romanzo – Feltrinelli – è tutto. Nessuna riferimento alla trama, in quarta di copertina nessuna notizia circa l’autore e sul retro la seguente scritta: “ Abbiamo tutti sedici, diciassette anni – ma senza saperlo veramente, è l’unica età che possiamo immaginare: a stento sappiamo il passato".
Qualche riferimento dell’autore è inserito in una pagina interna, prima della pagina che riporta nuovamente il titolo, quindi ancora pagine bianche e poi una pagina con notizie relative all’edizione: Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano – Prima edizione ne “ I Narratori” Novembre 2009 – Copyrigh 2009 . Alessandro Baricco- Stampa grafica Sipiel Milano- e in basso la scritta “ IL RAZZISMO E’ UNA BRUTTA STORIA”. Poi finalmente a pag. 15 inizia il romanzo vero e proprio che termina a pagina 139 di cui il razzismo esula da qualsiasi argomento. Forse una simile edizione tanto minimalista vuol significare che cio’ che conta è l’essenza delle cose e non l’apparenza. Comunque è una mia libera interpretazione. 
Veniamo al Romanzo: EMMAUS è il nome di una località in Palestina citata nei Vangeli e identificata quale luogo dell’apparizione di Gesù ai discepoli. ( Vedere anche dipinto di Caravaggio del 1601 ” EMMAUS cena di Gesù con i suoi discepoli”).
EMMAUS forse è un romanzo “confuso”, troppi argomenti, tutti importanti come fede, rapporti fra genitori e figli, principi cattolici e grandi contraddizioni della chiesa, depressione, insoddisfazione, il bene , il male e molto altro ancora, ma comunque mai approfonditi come meriterebbero. Secondo me però, non approfonditi volutamente e forse è appropriato definirlo " un romanzo di confusione" perché in effetti i protagonisti sono adolescenti e quale età è più confusionaria dell’adolescenza?
Trama in breve sintesi
Quattro ragazzi cattolici per eredità come quasi tutti noi, che suonano insieme: Il Santo magnifico, solenne e antico , Bobby, Luca e colui che racconta. La chiesa è sempre gremita perché ci sono loro e un prete famoso come predica. Ma nessuna delle canzoni suonate in chiesa “ fuori di lì, avrebbe la minima possibilità di essere una bella canzone. Non è rock, non è musica beat, non è folk, non è nulla”. Vanno anche in un ricovero a sostituire cateteri ad anziani . Appartengono a famiglie diciamo “normali” e condurrebbero un’esistenza senza colpi di scena .Ma ad un tratto subentra una ragazza, ANDRE che camminava dritta, sembrava una regina, dalla personalità trascinante, bella e disinibita e tutto cambia. Andre farà conoscere loro il sesso diversamente da come lo intendevano, ma sarà proprio lei che porterà nel gruppo confusione, sconvolgimento.
Andre sarà pure incinta: ma chi sarà il padre del bambino, no, della bambina?
E perché Luca si suiciderà buttandosi dal balcone? Proprio quel balcone dal quale il padre amava appoggiarsi e guardare il vuoto?
“ Eravamo nello stesso amore, in quel momento – non abbiamo fatto altro, per anni. La sua bellezza, i suoi pianti, la mia forza, i suoi passi, il mio pregare – eravamo nello stesso amore. La sua musica, i miei libri, i miei ritardi, i suoi pomeriggi da solo- eravamo nello stesso amore. L’aria in faccia, il freddo nelle mani, le sue dimenticanze, le mie certezze, il corpo di Andre- eravamo nello stesso amore. Così siamo morti insieme- e fino a quando non moriro, insieme vivremo.”
Alla fine del romanzo uno dei protagonisti incontrerà casualmente in chiesa Andre, ma chi sarà? E perché a costui Andre fara’ spazio nel banco e lo inviterà a sedersi accanto a lei?
Lascio le risposte alla lettura del romanzo, perché come detto inizialmente è da leggere.
Le pagine sono poche ma io ci ho impiegato una settimana, ho letto, ho sottolineato e in più punti ho avuto necessità di rileggere, non è di così facile comprensione. E’ comunque scritto bene, lo stile letterario di Baricco a me piace.
- Dall’aratro abbiamo imparato il senso ultimo di qualsiasi violenza, e dai contadini il trucco della pazienza.
- -Magari sono diversi i volti e i corpi- ma uguali la sofferenza e l’oblio. Le suore non fanno domande, e sempre ti accolgono come un regalo.
- Stavo pensando che non abbiamo nessuna possibilità di capire nulla, di niente, in nessun momento. Dei nostri genitori, dei nostri figli- forse di tutto.
- - Siamo pieni di parole di cui non ci hanno insegnato il vero significato, e una è la parola dolore. Un’altra è la parola morte….
Alcune pagina nel finale sono dedicate alla descrizione/interpretazione di una pagina di un libro, quei libri grandi d’arte, patinati…La Madonna col Bambino. Assolutamente da leggere attentamente. …..Il Bambino ha gli occhi chiusi e la bocca spalancata-agonia, profezia di morte, o solo fame.
Qualche notizia sull’autore
Alessandro Baricco nato a Torino nel 1958 ha esordito nella narrativa con Castelli di Rabbia 81991), proseguendo poi con OCEANO MARE 8 1993), Seta ( 1995), City 8 1998), Senza sangue ( 2002). Questa storia ( 2005) e altri. E’ anche autore di testi teatrali ( Noveceno e Davila Roa), di articoli e saggi, spesso provocatori, come Il genio in fuga ( 1988)
=====================
Infine riporto lo stralcio di una recensione su EMMAUS che ho trovato in rete e mi sembra meritevole di trascrizione e molto utile per chi deciderà di intraprendere la lettura di questo romanzo:
“Una storia che avrebbe potuto scrivere qualsiasi autore italiano nato negli anni Cinquanta, ma che solo Baricco ha potuto realizzare così, perché torinese, perché cinquantenne. 
Unicamente un uomo adulto, maturo, può raccontare i sedici anni con la consapevolezza del poi, come l'apparizione di Gesù a Emmaus, compresa solo in un secondo momento. 
Una storia che a ognuno di noi può rivelare strati sovrapposti e differenti; un racconto non classificabile. Forse anche questo è il motivo per cui l'autore ha chiesto che sull'oggetto libro non apparissero né la quarta di copertina né spiegazioni esterne del testo: impossibile e fuorviante darne una lettura sintetica e comune.

febbraio 2010- Y.P.

Nessun commento:

Posta un commento