ELOGIO alla FOLLIA
Preso atto che molto di ciò che appartiene e che succede nel nostro paese si può classificare Follia pura , vedendo sul banco espositivo di una libreria questo libricino della collana ACQUARELLI di GIUNTI - ( il mio libro non è lo stesso della foto)- mi sono detta che se ERASMO da ROTTERDAM decise di elogiare la Follia dovevano pur esserci delle ragioni e che ai giorni nostri potrebbe essere utile comprenderle. Quindi l’ho acquistato per l’irrisorio importo di euro 4,50 e letto in un battito d’ali, ammetto che ho fatto un buon investimento e ho trovato delle citazioni estremamente interessanti.
L'AUTORE
Grazie alla conoscenza del latino l’arcivescovo di Cambrai lo sottrae al chiostro e lo fa divenire il suo segretario personale.
Nel 1493 terminati gli studi umanistici inizia un’esistenza da intellettuale apolide, frequentemente in viaggio per motivi di studio e anche alla ricerca di trovare una sistemazione soddisfacente.
Nel 1500 va per la prima volta in Inghilterra dove incontra l’ambiente culturale a lui consono e qui conosce quelli che saranno gli amici di tutta la vita: Tommaso Moro e John Colet .
Successivamente ritorna in Francia per dedicarsi allo studio del greco e pubblica una raccolta di 800 massime di scrittori latini corredate da relativi commenti . ( Gli Adagia)
Fra il 1502 e il 1504 dimora a Lovanio e con il Piccolo manuale del soldato di Cristo manifesta pubblicamente il suo interesse consolidato per la filologia.
Altri viaggi, altre pubblicazioni e nel 1509 scrive l’'''ELOGIO DELLA FOLLIA''' – Encomion Morias- concepito durante il viaggio in Italia mentre cavalcava.
Negli anni successivi compose molte altre opere importanti fino ad arrivare nel 1524 ad attaccare Martin Lutero sul piano della dottrina.
Gli ultimi anni della sua vita li trascorre a Friburgo, ma poi morirà a Basilea il 12 luglio 1536.
TRAMA
Inizia con una dedica all’amico Tommaso Moro da parte dell'autore in cui spiega che durante il suo viaggio in Italia costretto a percorrere lunghe distanze a cavallo per non sprecare il tempo , dopo alcune riflessioni, si mise a scrivere l’elogio della follia ,uno scherzo letterario. ( Secondo me tanto "scherzo" non è).Praticamente con questa opera l’autore invita il lettore ad osservare il mondo e tutto quello che lo circonda, nello specifico la demenza del mondo, con occhi diversi da quelli abituali.
Gli uomini è risaputo che si comportano in modi diversi per ragioni diverse. Ognuno ha le proprie .
E se ci si comporta follemente bisogna prendere atto che la follia puo’ semplicemente rappresentare un desiderio forte di vivere la vita appieno.
Molto significativo e chiarificatore è il titolo dell’introduzione “ E se provassimo a guardare il mondo alla rovescia’”
“La follia si definisce per essere una falsa rappresentazione della realtà, quindi sulla realtà non può che esprimersi in modo falso. Tuttavia se la realtà è falsa, ciò che su di essa predica la follia diventa vero…”
Elogio della Follia pur essendo stato scritto molti anni fa è del tutto attuale e assolutamente calzante alla società moderna.
Per Erasmo da Rotterdam la follia è un mezzo demistificatore ed è necessaria per il rinnovamento:
“Nessuna società e nessuna unione potrebbero esistere senza un pizzico di follia”.
Il mio prezioso libricino ha molte pagine sottolineate a matita da me e alcune sottolineature mi piacerebbe riportarle qui, ma diverrebbe un’opinione di copiatura, quindi mi limito a qualche periodo , ma assicuro che Erasmo da Rotterdam non dimentica nessuno e niente e illustra la follia in tutte le sue forme con aggettivi e sostantivi : la Follia è modesta, è sincera, è trasparente, ha un albero genealogico e pure un luogo di nascita.
Il mio giudizio
La Follia conduce alla saggezza e rende simpatici, ed è l’unica fonte di consolazione.
Ovviamente ogni affermazione è supportata da spiegazioni.
Positivo. Io consiglierei di leggerlo perché è meritevole anzi imperdibile.
Si dovrebbe tenere a portata di mano sul comodino e ogni tanto, prima di dormire, leggere qualche capitolo.
Basta solo tenere presente che è scritto in prima persona e l’io sta per “Io sono la Follia”.
Alcune citazioniSi dovrebbe tenere a portata di mano sul comodino e ogni tanto, prima di dormire, leggere qualche capitolo.
Basta solo tenere presente che è scritto in prima persona e l’io sta per “Io sono la Follia”.
- La differenza tra un pazzo e un saggio sta nel fatto che il primo obbedisce alle passioni, il secondo alla ragione.
- L’uomo è l’animale più meschino del creato perché a differenza degli altri, che si accontentano dei limiti imposti loro da madre natura, vuole oltrepassare i suoi confini.
- Coloro che hanno la fortuna di pregustare in vita la felicità eterna ( e son ben pochi), provano qualcosa che assomiglia molto alla Follia.
E questa la metto in evidenza:- L’uomo è l’animale più meschino del creato perché a differenza degli altri, che si accontentano dei limiti imposti loro da madre natura, vuole oltrepassare i suoi confini.
- Coloro che hanno la fortuna di pregustare in vita la felicità eterna ( e son ben pochi), provano qualcosa che assomiglia molto alla Follia.
“Chi governa non deve curarsi solo delle sue faccende private ma soprattutto degli affari pubblici ai quali deve dedicare tutte le sue energie . Non può scostarsi di un mignolo dalle leggi che egli stesso ha promulgato e che è compito suo far osservare; deve avere un occhio attento all’operato e alle negligenze di giudici e funzionari. Deve ricordare in ogni momento che egli agli occhi di tutta la popolazione egli è un astro benefico; il suo corretto comportamento è garanzia di benessere generale, mentre un contegno opposto può avere conseguenze catastrofiche.
Gli errori commessi dalla gente qualunque non hanno conseguenze così rilevanti e diffuse, basta però che il principe si allontani dalla retta via e la corruzione morale serpeggia nel cuore di parecchi cittadini”
A me è venuto il dubbio che molti dei nostri politici appartenenti ai vari partiti non abbiano mai letto Erasmo da Rotterdam e sicuramente se rimediassero non sarebbe male.Gli errori commessi dalla gente qualunque non hanno conseguenze così rilevanti e diffuse, basta però che il principe si allontani dalla retta via e la corruzione morale serpeggia nel cuore di parecchi cittadini”
L’ultimo capitolo ha il seguente titolo :
EPILOGO: ma non è stata una cosa seria
Y.P.
Nessun commento:
Posta un commento