BEL AMI – MAUPPASANT
“Il parvenu”
Chi legge i miei scritti sa che amo definirmi affetta del “vizio di leggere”: praticamente il mio amore per i libri è nato in un lontanissimo giorno in cui con “la vestina della festa” mio papà mi portò nell’unica libreria presente al mio paese natio e mi regalò un volumetto dal titolo “Leggende italiane”. “Il parvenu”
A quel tempo frequentavo le elementari. Dopo quella volta non mi son più fermata.
Ho letto di tutto, da quanto richiesto e imposto dagli studi a quanto scelto dalla mia curiosità a secondo dei miei interessi.
Vi è stato anche il periodo dei romanzetti rosa, il periodo avventuroso con Wilbur Smith e la sua Africa , non ho trascurato Ken Follet, Micael Crichton, romanzi storici, biografie di personaggi come Napoleone Bonaparte nonché la sorella Paolina e la madre Letizia, autobiografie di figure contemporanee, quindi narrativa e problemi sociali italiani sempre rientranti nei miei interessi e poi, un paio d’anni fa ho ripreso fra le mani La madame Bovary di Flaubert e da lì è iniziato un percorso che non avevo previsto. La riscoperta dei CLASSICI.
Le mie opinioni lo testimoniano poiché quelli letti o riletti li ho recensiti quasi tutti.
Ebbene, l’estate scorsa durante una breve incursione in una libreria della catena Giunti ho visto in offerta BEL AMI di Mauppassant.
Mi era sfuggito, ovvero non lo avevo mai letto. Decisi immediatamente di porvi rimedio e quindi l’ho acquistato al prezzo di euro 7,90 e l’ho posto in libreria in attesa del “suo turno” che è arrivato quest’anno.
Qualche cenno sull'autore e il suo romanzoEbbene, l’estate scorsa durante una breve incursione in una libreria della catena Giunti ho visto in offerta BEL AMI di Mauppassant.
Mi era sfuggito, ovvero non lo avevo mai letto. Decisi immediatamente di porvi rimedio e quindi l’ho acquistato al prezzo di euro 7,90 e l’ho posto in libreria in attesa del “suo turno” che è arrivato quest’anno.
Questo romanzo lo definisco “delizioso”, davvero “delizioso” e l’autore Guy de Maupassant nato il 5 agosto del 1850 verosimilmente nel castello di Miromesnil, nei pressi di Dieppe, in Normandia, lo ritengo semplicemente “geniale”.
Guy, era figlio di Gustave de Mauppasant discendente di una famiglia rientrante fra i nobili recenti dell’epoca e di Laure Le Poittevin appartenente alla borghesia di Fecamp.
Il matrimonio dei genitori dal quale sono nati 2 figli ( Guy e Hervè) quasi subito si rivela un fallimento per cause riconducibili alla condotta del padre, amante della pittura ma soprattutto amante delle avventure galanti e nel 1860 avviene la separazione definitiva.
Comunque Guy terminati gli studi liceali nel 1869, intraprende gli studi di giurisprudenza che poi dovrà abbandonare per arruolarsi nel conflitto franco-prussiano. Esperienza durante la quale è maturata in lui l’assoluta certezza che la guerra è da considerarsi assurda.
Nel 1880 viene perseguitato poiché in precedenza aveva pubblicato un componimento intitolato Au bord de l’eau – divenuto poi UNE FILLE - considerato un oltraggio alla morale . In questa occasione Guy de Maupassant corre dall’amico Flaubert pregandolo d’intervenire in sua difesa.
Flaubert interverrà pubblicando una lettera sul “ Gaulois” fornendo spiegazioni e affermando il valore estetico dell’opera dell’amico.
Non mi dilungo oltre sulla vita complessa dell’autore morto nel 1893 a soli 43 anni, dopo aver tentato per ben tre volte il suicidio durante le sue crisi maniaco-depressive.
La stesura di Bel- Ami pare sia avvenuta in tempi assai brevi, pochi mesi e la prima pubblicazione è avvenuta a puntate , dal 6 aprile al 30 maggio 1885, sul quotidiano francese Gil Blas .Guy, era figlio di Gustave de Mauppasant discendente di una famiglia rientrante fra i nobili recenti dell’epoca e di Laure Le Poittevin appartenente alla borghesia di Fecamp.
Il matrimonio dei genitori dal quale sono nati 2 figli ( Guy e Hervè) quasi subito si rivela un fallimento per cause riconducibili alla condotta del padre, amante della pittura ma soprattutto amante delle avventure galanti e nel 1860 avviene la separazione definitiva.
Comunque Guy terminati gli studi liceali nel 1869, intraprende gli studi di giurisprudenza che poi dovrà abbandonare per arruolarsi nel conflitto franco-prussiano. Esperienza durante la quale è maturata in lui l’assoluta certezza che la guerra è da considerarsi assurda.
Nel 1880 viene perseguitato poiché in precedenza aveva pubblicato un componimento intitolato Au bord de l’eau – divenuto poi UNE FILLE - considerato un oltraggio alla morale . In questa occasione Guy de Maupassant corre dall’amico Flaubert pregandolo d’intervenire in sua difesa.
Flaubert interverrà pubblicando una lettera sul “ Gaulois” fornendo spiegazioni e affermando il valore estetico dell’opera dell’amico.
Non mi dilungo oltre sulla vita complessa dell’autore morto nel 1893 a soli 43 anni, dopo aver tentato per ben tre volte il suicidio durante le sue crisi maniaco-depressive.
Nello stesso periodo è poi stato pubblicato il volume unico a cura dell’editore Havard e, io che amo i libri antichi, se ne trovassi una copia lo acquisterei.
La TRAMA breve-breve
Il romanzo narra la storia del giovane Charley Duroy , i cui genitori sono due semplici e ignari osti che vivono in un paesino della Normandia . Charley meglio identificato in Bel Ami, soprannome attribuitogli da una fanciulla che un giorno diverrà sua moglie, è assai ambizioso e mira al raggiungimento di una posizione di prestigio . Ama la bella società, il lusso, la gente altolocata e……indubbiamente lui è bello. Ha dei baffi intriganti che ben cura e si arrotola sfiziosamente, sa vestirsi elegantemente e per ben apparire non esita a noleggiare abiti di cerimonia nonostante le finanze non glielo consentirebbero e infine, elemento assolutamente non trascurabile: le donne subiscono il suo fascino, s’innamorano e lui sa essere un tenero e ottimo amante.
Ebbene sarà proprio grazie alle donne che la “canaglia” raggiungerà la vetta .
Ma l’obbiettivo dell’autore non è certamente quello di narrare la storia di vita di un giovane rampante, inizialmente squattrinato , impiegato delle ferrovie e divenuto poi giornalista di prestigio senza averne le specifiche competenze.
Guy de Maupassant attraverso le vicissitudini di Charley Duroy ha evidenziato, anzi ha minuziosamente descritto la società di quel periodo, ha fatto emergere il degrado dei valori, l’importanza della comunicazione che veicola le opinioni, la corruzione degli uomini di potere e soprattutto la connivenza fra potere e politica.
L’introduzione del romanzo in mio possesso a cura di Roberta Pederzoli termina affermando che Maupassant con questo capolavoro “ ha consegnato per sempre alla storia l’affresco di una realtà perennemente attuale”.
Ed proprio per questa affermazione, assolutamente veritiera e ai giorni nostri palpabile, questo romanzo può essere letto in qualsiasi momento. Allo stato attuale dei fatti, rappresenta appieno la situazione italiana o forse meglio la società moderna.
Lo stile letterario è notevole, descrizioni eleganti e accurate che richiamano quelle di Flaubert.
I fatti narrati, a tratti divertenti, rendono la lettura molto gradevole e per nulla “pesante”. Non mancano le occasioni per sorridere e non mancano neppure quelle per riflettere.
Non vi è dubbio che è un romanzo che invita a osservare tutto ciò che ci circonda con occhi attenti e forse contribuisce anche ad alimentare un maggior senso critico, specialmente in coloro che “assorbono” l’informazione da televisione o quotidiani di parte.
A me personalmente non è che questa lettura mi abbia fatto grandissimi rivelazioni, ma mi è stata davvero molto utile e soprattutto mi ha gratificata in quanto mi ha dato la certezza che alcune mie convinzioni non sono errate. La possibilità di confrontare i propri pensieri con autori di così tale rilevanza è sempre fonte di arricchimento. Confronti fattibili solo attraverso la lettura delle opere che ci hanno lasciato.
E per concludere, come di consueto riporto qualche stralcio, ma in tutta sincerità sono così numerose le pagine sottolineate che ho difficoltà a procedere ad una cernita:I fatti narrati, a tratti divertenti, rendono la lettura molto gradevole e per nulla “pesante”. Non mancano le occasioni per sorridere e non mancano neppure quelle per riflettere.
Non vi è dubbio che è un romanzo che invita a osservare tutto ciò che ci circonda con occhi attenti e forse contribuisce anche ad alimentare un maggior senso critico, specialmente in coloro che “assorbono” l’informazione da televisione o quotidiani di parte.
A me personalmente non è che questa lettura mi abbia fatto grandissimi rivelazioni, ma mi è stata davvero molto utile e soprattutto mi ha gratificata in quanto mi ha dato la certezza che alcune mie convinzioni non sono errate. La possibilità di confrontare i propri pensieri con autori di così tale rilevanza è sempre fonte di arricchimento. Confronti fattibili solo attraverso la lettura delle opere che ci hanno lasciato.
- Non è mica difficile farsi passare per uomini colti, sai; l’importante è non farsi cogliere in flagrante delitto d’ignoranza. Basta destreggiarsi, schivare le difficoltà, aggirare l’ostacolo, e mettere in imbarazzo gli altri con l’aiuto di un vocabolario. Gli uomini sono tutti stupidi come galline e ignoranti come asini”:
- Viveva ossessionato dal ricordo di lei, come capita alle volte dopo aver passato ore affascinanti vicino a una persona: si è posseduti in modo strano, intimo, confuso, conturbante, delizioso, un possesso pieno di mistero.
- L’unione dei sensi era solo il suggello dell’unione di cuori. Ma non sopportava le gelosie assillanti, i drammi, le scenate, le miserie che quasi sempre accompagnano una rottura.
- Smentire in modo tale che la voce venga confermata, o affermare in maniera che nessuno creda al fatto annunciato.
- La vita è come un colle. Fino a quando si sale, si guarda verso la vetta e ci si sente felici, ma una volta giunti sulla cima, si scorge all’improvviso la discesa e la sua fine nella tomba. La salita è molto lenta, ma la discesa è veloce.
- Tutte le religioni sono solo sciocchezze, con la loro morale puerile e le loro egoistiche promesse, mostruosamente stupide.
- Osservate le PERSONE MEDIOCRI: a meno di gravi calamità che cadono loro addosso, sono soddisfatte e non soffrono della comune infelicità. Nemmeno gli animali ne soffrono.
- …..il lusso insolente guadagnato fra le lenzuola.
- Il matrimonio per me non è una catena, ma una società. Intendo essere libera, completamente libera, nelle mie azioni, nei mie comportamenti, nelle mie uscite. Non potrei tollerare né controlli, né gelosie, né discussioni sulla mia condotta. Mi impegnerei, ben inteso, a non compromettere mai il nome dell’uomo che sposerò, a non renderlo mai né odioso né ridicolo……Le mie idee, lo so bene, non sono quelle comuni. Ma non le cambierò.
Questa descrizione a proposito dei confessionali, secondo me , è davvero acuta:- Viveva ossessionato dal ricordo di lei, come capita alle volte dopo aver passato ore affascinanti vicino a una persona: si è posseduti in modo strano, intimo, confuso, conturbante, delizioso, un possesso pieno di mistero.
- L’unione dei sensi era solo il suggello dell’unione di cuori. Ma non sopportava le gelosie assillanti, i drammi, le scenate, le miserie che quasi sempre accompagnano una rottura.
- Smentire in modo tale che la voce venga confermata, o affermare in maniera che nessuno creda al fatto annunciato.
- La vita è come un colle. Fino a quando si sale, si guarda verso la vetta e ci si sente felici, ma una volta giunti sulla cima, si scorge all’improvviso la discesa e la sua fine nella tomba. La salita è molto lenta, ma la discesa è veloce.
- Tutte le religioni sono solo sciocchezze, con la loro morale puerile e le loro egoistiche promesse, mostruosamente stupide.
- Osservate le PERSONE MEDIOCRI: a meno di gravi calamità che cadono loro addosso, sono soddisfatte e non soffrono della comune infelicità. Nemmeno gli animali ne soffrono.
- …..il lusso insolente guadagnato fra le lenzuola.
- Il matrimonio per me non è una catena, ma una società. Intendo essere libera, completamente libera, nelle mie azioni, nei mie comportamenti, nelle mie uscite. Non potrei tollerare né controlli, né gelosie, né discussioni sulla mia condotta. Mi impegnerei, ben inteso, a non compromettere mai il nome dell’uomo che sposerò, a non renderlo mai né odioso né ridicolo……Le mie idee, lo so bene, non sono quelle comuni. Ma non le cambierò.
- …le piccole costruzioni in legno, le pattumiere dell'anima, dove i credenti vuotano i loro peccati.
- E l’invidia, un’invidia amara gli colava nell’animo goccia a goccia come fiele, gli gustava i piaceri, gli rendeva odiosa l’esistenza.
E ancora una descrizione sublime :
- Georges si fermò davanti a lei, e rimasero ancora per alcuni istanti con gli occhi negli occhi, sforzandosi di raggiungere l’impenetrabile segreto dei loro cuori, di sondarsi nei pensieri più profondi. Cercavano di mettere reciprocamente a nudo le loro coscienze, con una domanda ardente e muta: intima lotta di due esseri che, pur vivendo fianco a fianco, s’ignorano sempre, si sospettano, si fiutano, si spiano, ma non si conoscono fino nel fondo melmoso degli animi.
( opinione scritta nell'aprile 2014 e della quale mi riserbo il diritto di pubblicare altrove)
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