sabato 10 febbraio 2018

ANTIGUA, VITA MIA - Marcela Serrano

E dopo Donne dagli occhi grandi - donne oltre..... mi sono trovata coinvolta in donne che cercano....
L'autrice
Marcela Serrano, nata a Santiago del Cile nel 1951 molto conosciuta quale esponente della narrativa sudamericana , ha pubblicato romanzi di notevole successo alcuni dei quali hanno ottenuto importanti riconoscimenti letterari come :
“Noi che ci vogliamo così bene” pubblicato nel 1996 e vincitore in Francia del premio Cotè des Femmes.
Io di Marcela Serrano ho letto in precedenza “L’albergo delle donne tristi” pubblicato nel 1999 che ho molto apprezzato. L’ho pure consigliato a delle mie amiche le quali hanno condiviso il mio apprezzamento.
Perché ho acquistato “Antigua , vita mia”?
Perché Antigua credo sia conosciuta da molti quale paradiso caraibico, non a caso il nostro premier è proprio ad Antigua che possiede una mega villa. Personalmente non l’ho vista ma un’amica tornata da Antigua a Febbraio mi ha detto che si tratta di una residenza veramente lussuosa. Ma in tal proposito preferisco fermarmi qui.
Ebbene , il titolo mi ha attratta e immaginavo si trattasse di un romanzo ambientato appunto ad Antigua dai mari cristallini e ovviamente contenesse anche informazioni paesaggistiche e tradizioni del luogo.
Ho sbagliato tutto. Innanzitutto ho dovuto ammettere la mia ignoranza in contrasto con la mia convinzione di avere ampie conoscenze geografiche : non sapevo esistessero 2 ANTIGUA ; Antigua la splendida isola da sogno dei Caraibi e ANTIGUA in Guatemala.
Antigua Guatemala (chiamata anche Antigua o La Antigua) è una cittadina situata nella zona di montagna al centro del Guatemala, famosa per i suoi ottimamente conservati esempi di architettura barocca Ispano-americana e per il fatto che vi si trovano varie antiche chiese in rovina molto suggestive. È stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1979. ( da Wikipedia)
Il Romanzo ANTIGUA, VITA MIA parla della Antigua guatelmateca, quindi l’averlo letto certamente ha aumentato le mie conoscenze e questo è già un vantaggio.
TRAMA
Ancora una storia di donne: una cantante, l’altra architetto e sempre l’amore che esalta, gratifica, delude, completa, uccide. Amore fertile, ricco, fecondo.
Josefa e Violeta, molto diverse ma con alcune caratteristiche in comune come l’onesta’ e la passione per le camicie di seta. E il fulgore, pretendevano una luce particolare intorno a loro.
Detestavano tutto ciò che era ordinario e condividevano l’anelito alla solitudine.
La solitudine fisica con il passare degli anni l’apprezzavano sempre di più.
Amiche d’infanzia , donne che cercano….
Uomini apparentemente affascinanti dall’anima bruta, unioni sbagliate , figli….fughe.
Perdersi e ritrovarsi. Raccontarsi.
E sullo sfondo il Cile e la società cilena e poi Antigua, Antigua vita mia, dove esistono ancora i valori, dove contano i rapporti. Dalla semplicità nasce l’appagamento dello spirito.
Dove forse la complessità dell’identità femminile intravede la luce….
“Giungo con la cesta 
di dispiaceri da lavare, al laghetto dell’oblio, 
via, lasciami passare.
Sono una povera lavandaia , passo il mio tempo a lavorare,
e l’amore è una macchia che non vien via senza dolore,
luna, luna bella, non smettere mai di farmi luce”
Indubbiamente un romanzo molto intenso , l’estro narrativo della Serrano è notevole, coinvolgente ed anche molto elegante. Mai espressioni volgari, pensieri scavati nel profondo più profondo: “ Ma dentro, nel cuore, che poi è l’unico posto dove uno sa davvero come stanno le cose…”
Noi donne , “donne che cercano” , sicuramente troviamo pagine in cui identificarci, in cui immergerci.
Ma queste letture io non ritengo siano destinate unicamente ad un pubblico femminile poiché sono storie di uomini e donne, anzi sono proprio gli uomini artefici di situazioni che danno svolte imprevedibili. C’è Eduardo, un grande amore ….e morirà. Un omicidio confessato, senza ombre, senza dubbi, senza pentimento. C’è Andrès, il compagno perfetto ma sulla cui auto qualcuno ha dimenticato un lussuoso occhiale da donna. C’è Bob che pare abbia capito perfettamente la smania di Violeta di sostituire la paura con la comprensione e insieme abbiano raggiunto il giusto equilibrio tra la passione e la stima.
Considerazioni personali
Forse si può affermare che la Serrano narra il femminile incentrandosi sul “sentire” mentre ciò che concerne il maschile viene presentato come cronaca di avvenimenti.
Comunque sono dell’idea che è un romanzo adatto ad entrambi i sessi.
Certamente l’autrice è dotata di grande sensibilità ed ha un’ampia e approfondita conoscenza dei diversi sentimenti umani, inoltre non trascura di accrescere la trama con riflessioni personali e notizie storiche . Il romanzo non rimane fine a sé stesso ma arricchisce il lettore , anzi lancia piccoli messaggi che stimolano colui che è curioso di conoscere, a ricercare, ad approfondire.

Fra le molte ho trovato una riflessione a proposito del tempo che ritengo davvero significativa:
“ ..non esistono grandi occasioni. Una qualsiasi domenica di sole invernale , per esempio che rischia di scapparci di mano e avremo meno tempo quando sarà passata. Bisogna abbellire il tempo affinchè non corra via troppo veloce…”
In realtà credo che tutti noi conosciamo molta gente che perde il proprio tempo o peggio ancora abbruttisce il tempo coltivando invidia e spargendo storture e iniquità.
Impariamo quindi ad abbellire il nostro tempo.
“La luce non può arrivare dall’esterno, non può esserci donata dagli altri, deve essere una nostra conquista”.

Un romanzo da leggere e assaporare.
Altre opere di Marcela Serrano
Il tempo di Blanca- Nostra Signora della Solitudine- Quel che c’è nel mio cuore- I quaderni del pianto
La copia in mia possesso: Feltrinelli Editore Milano- Universale Economica
undicesima edizione del dicembre 2007
Traduzione dallo spagnolo di Simona Geroldi
prezzo 7,50 euro

Titolo originale ANTIGUA VIDA MIA – pubblicato nel 1995 Macela Serrano 6 Aguilar Chilena de Ediciones
luglio 2010- Y.P.

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