sabato 10 febbraio 2018

A NUDO - Diego Della Palma

DIEGO DALLA PALMA -GLORIA e DANNAZIONE
Non sono solita leggere autobiografie di personaggi famosi in genere, ma con DIEGO DALLA PALMA mi è successo qualcosa di inspiegabile.
Tempo fa dal parrucchiere, prendo fra le mani una rivista, mi sembra “ Donna Moderna”, sfoglio le pagine e scorgo una rubrica di bellezza a cura appunto di Diego Dalla Palma: mi soffermo poiché conosco la sua fama di Esperto di immagine, utilizzo alcuni prodotti della sua linea cosmetica e inoltre istintivamente provo per lui una spontanea e immotivata simpatia .
Inizio a leggere alcune lettere di lettrici a lui indirizzate e le relative risposte.
La mia simpatia per lui si tramuta in curiosità: deduco che Diego non è quel comune personaggio di successo che si crogiola nella sua fama. Mi sembra di catturare nelle sue parole qualcosa di indefinibile, incorporeo, come provenissero dall’ Anima e mi sembra pure di trovare in lui delle affinità come se alcune frasi le avessi scritte io.
La settimana scorsa nella solita libreria Feltrinelli esposto fra le novità c'è questo libro A NUDO Edizioni Sperling & Kupfer - DIEGO DALLA PALMA . La sovraccoperta in bianco e nero mostra il suo volto in penombra da cui spicca uno sguardo particolare: intenso, tenebroso, quasi indagatore, anzi , uno sguardo penetrante da pensatore.
Oddio, sono certa, è un colpo di fulmine!
DIEGO mi ha intrigata , rido di me stessa e acquisto il libro!
(Alla fine scoprirò che le mie possibilità di sedurlo sono praticamente inesistenti o comunque molto scarse)
A NUDO
In sintesi A NUDO , è una raccolta autobiografica di episodi significativi , toccanti e drammatici: dall’infanzia ad oggi riservando ampio spazio a quelle esperienze che hanno contribuito alla formazione dell’uomo che è ora.
Sono racconti indubbiamente coraggiosi. Il risvolto della sovraccoperta riporta che si tratta del libro di Diego della Palma più crudo, scabroso, ma anche il più sincero e viscerale. 
Lui stesso chiede comprensione al lettore affinché non venga interpretato come una forma di esibizionismo : leggere fra le righe e dare il giusto senso alle parole.
In effetti sin dalle prime pagine mi rendo conto che occorre notevole sensibilità per esplorare e comprendere l’animo tormentato di un uomo come lui. Lui che a Venezia , con garbo verrebbe definito uno che El ga' na vena dolse (” Ha una vena dolce”).
Diego Dalla Palma è nato nel 1950 in una casa, allora, non ancora intonacata e senza porte a Enego , un paese di circa 2000 abitanti in provincia di Vicenza, borgo che lui odia e ama : “Sono nato e cresciuto in un posto dove di domenica molti vanno a messa per far vedere l’abito alla moda, le scarpe nuove o, nel caso delle donne, una pettinatura diversa. La fede, durante queste “esibizioni”, è un elemento trascurabile.”
“ Non è vagando fra la chiesa e il cimitero che ci si guadagna la pace e la salvezza eterna”
Ma proprio a Enego ha costruito una nuova casa in cui torna ogni volta che cerca quiete e, nel cimitero di Enego dove riposano i suoi cari, che lui visita a volte anche di notte perché non teme i morti bensì i vivi, trascorre istanti di impareggiabile e indescrivibile pienezza. 
Parla dell’arretratezza culturale e bigottismo che porta alla morte spirituale del suo paese, ma scrive: “C’è un angolo di mondo per me davvero speciale, il luminoso luogo della mia infanzia e dei miei sogni “.
Comprendo appieno, io come lui, a 19 anni sono venuta a Milano lasciando alle spalle un paese di 1500 abitanti di cui nonostante tutto, non sono mai riuscita a distaccarmi, forse semplicemente perchè si appartiene al luogo in cui si è nati.
La vita di questo personaggio è stata un alternarsi di sconfitte e di vittorie, delusioni , dolori. La fragilità lo ha portato a desiderare la morte mentre il coraggio e l’orgoglio lo hanno indotto a rialzarsi con maggiore forza.
Dall’ infanzia trascorsa con la malga nei pascoli dell’Altipiano di Asiago, alla scuola d’arte di Venezia , per giungere a Milano come costumista e scenografo squattrinato. La fama quale esperto di immagine o come definito dal New York Time Il profeta del make-up Made in Italy è sopraggiunta successivamente.
Questo libro secondo me non è da leggersi per conoscere con bramosia le vicissitudini di Diego Della Palma: ciò che è interessante è la trasformazione spirituale.
A NUDO, io l’ho inteso come nudità dell’anima , intime rivelazioni e incamminamento verso una saggia maturità.
Poco m’ importa delle sue considerazioni tra l'amore per le donne con belle mani che si sanno spostare i capelli con naturalezza e teatralità e quello per gli uomini come il ragazzo del Lido di una bellezza stupefacente. Poco m'importa delle sue scelte sessuali , delle notti selvagge a Catania o puramente carnali in Argentina, tutt’al più rimango sorpresa della sua prima volta . E non solo.
(Diego Dalla Palma nel libro racconta che da piccolo, in collegio è stato vittima di ripetuti abusi sessuali da parte di un prete).
Diego della Palma è un uomo speciale, è BELLO DENTRO' attratto "dall'armonia, l'eleganza, lo stile, la luccicanza, il vigore, l'insolente energia della gioventu' . La vita travagliata , di cui in parte se ne vergogna e chiede a sè stesso il perdono, (nel libro vi è un capitolo in cui elenca le sue vergogne, “quella valanga di errori riconducibili all’egocentrismo che lo alimentava in gioventù”), lo ha elevato. Molto introspettivo, cerca un po’ di serenità, con la convinzione che qualsiasi forma d’amore, sia il motore dell’esistenza e con la consapevolezza che altri dolori lo attenderanno.
Concludendo questa non è una semplice autobiografia, è forse più una confessione a cuore aperto e contemporaneamente un invito alla riflessione e un incitamento a non arrendersi mai, nemmeno nei momenti più cupi. “ La sconfitta può tramutarsi in trionfo”.
Nel caso di Diego Dalla Palma però c’è da dire che la Dea Fortuna un pochino lo ha assistito.
STRALCI
-“ Quel prete, quella tonaca, quelle benedizioni, nella mia formazione simboleggeranno il “lasciapassare ufficiale” verso l’omosessualità”.
-Il viaggio è la migliore cura dell’anima. Il viaggio è la liturgia della vita.
-L’età serve. Ho acuito le mie capacità di analisi e introspezione e vivo emozioni che da giovane non avrei mai provato.
- L’ attesa è il valore delle conquiste
- Si è POVERI quando si è STUPIDI, AVIDI, INSENSIBILI non quando si è senza soldi.
( E poi aggiunge che comunque non è laureato nel VIVERE).
Io ritengo che Diego scrive proprio bene, uno stile sobrio condito con tocchi di eleganza e ricercatezza , non a caso questo è il quarto libro che pubblica con successo. Sa tradurre magistralmente in parole le sensazioni e i sentimenti . 
“ In uno scenario così incantevole sento l’urgenza di incontrare la forza che rigenera l’anima e l’alleggerisce dalla fatica di vivere. Ho bisogno di nutrire maggiormente il mio spirito, di elevarlo, poiché da tempo non provo più nessuna attrazione per le vanità del mondo e rifiuto una vita convenzionale, omologata”.
Infine direi che vale la pena trascorrere qualche ora con Diego Dalla Palma , ho la certezza che ognuno di noi troverà pensieri di cui appropriarsi e riflessioni condivisibili.
(Sconsigliato a chi è affetto da pregiudizi).
L'omosessualità può rappresentare un disagio invece la stupidità è un problema

Dello stesso AUTORE'
La bellezza interiore
Per amarsi un po’
Accarezzami, madre

(Mi riserbo il dirittto di pubblicare la presente opinione altrove) - febbraio 2011- Y.P.

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