sabato 10 febbraio 2018

NOSTRA SIGNORA DELLA SOLITUDINE - Marcela Serrano

NOSTRA SIGNORA DELLA SOLITUDINE o NUESTRA SENORA DE LA SOLEDAD da cui prende il titolo il romanzo , è la patrona di Oaxaca , luogo così descritto dall'autrice Marcela Serrano:
“….la vallata si estende mansueta e interminabile. In una radura è adagiata la città….La chiesa di Santo Domingo de Guzman e il suo convento fanno la guardia, vigili……viuzze….case dalle pareti lisce che non rivelano nulla della propria vita, che nascondono la bellezza dei cortili e delle stanze, mentre i portoni di legno antico si richiudono nel segreto di giardini con pietre, fontane e viottoli reconditi, rendendo invisibile l’incanto.”
Oaxaca è un luogo di notevole importanza nello svolgersi del romanzo.
MARCELA SERRANO, nata a Santiago del Cile nel 1951 è una scrittrice di successo che ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti a livello internazionale .
Fra le sue opere :
Noi che ci vogliamo così bene - l premio Cotè des Femmes nel 1996 in Francia 
Il tempo di Blanca
L’albergo delle donne tristi 
Antigua, vita mia
Di Marcela Serrano ho letto in passato L'albergo delle donne tristi e Antigua, vita mia : romanzi che descrivono il profondo femminile in maniera eccelsa.
NOSTRA SIGNORA DELLA SOLITUDINE è diverso, è stato catalogato come noir anche se forse la definizione non è completamente consona.
Ma poco importa, rimane comunque un buon romanzo anche se qualcuno predisponendosi alla lettura come fosse un noir , possa rimanerne leggermente deluso.
Marcela Serrano secondo il mio parere, è una scrittrice seria dallo stile leggero e penetrante che è impossibile non apprezzare.

TRAMA
La protagonista è una scrittrice di successo, Carmen Lewis Avila coniugata apparentemente felicemente con Tomas Rojas rettore universitario, un uomo serio, un porto sicuro. Pare proprio l’uomo perfetto per Carmen dal passato leggermente turbolento quale un’infanzia difficile segnata dall’irrequietezza dei genitori ,due hippies approdati in India e una serie di incontri con uomini sbagliati o amori impossibili.
Ma l’apparente tranquilla Carmen Lewis Avila improvvisamente scompare, a Miami su quell’areo che avrebbe dovuto riportarla a casa, non è mai salita….
Dopo le rituali indagini che non approdano a nulla la polizia archivia il caso.
Carmen Avila sarà stata assassinata? O sequestrata? O suicidata? O semplicemente scomparsa?
L’enigma rimane perciò il caso viene passato ad una agenzia investigativa privata e l’incaricata responsabile è Rosa Alvallay, una signora divorziata , mamma di 2 figli, sulla cinquantina e dotata di una notevole intelligenza e sensibilità per cui intravede immediatamente che la scomparsa della scrittrice potrebbe trovare segni premonitori nelle trame dei suoi romanzi. 5 romanzi sempre con la medesima protagonista.
E così emerge che al contrario di tutto ciò che appare, la nota scrittrice, soffre di grande insoddisfazione , di inadeguatezza e soprattutto giorno dopo giorno cresce in lei una grande nostalgia , una nostalgia per una vera passione….
Diversi i personaggi che compartecipano a dar vita alla trama del romanzo: Georgina la domestica di Tomas Rojas, Ana Maria la figliastra, Jill, e soprattutto Santiago Blanco.
E poi senza aggiungere altro ecco un stralcio finale che nulla rivela se non la
maestria descrittiva di Marcela Serrano
“ Oaxaca. Azzurra. Tremula. Insondabile.
Quindi i suoi spazi più remoti, sono luoghi privilegiati per chi desideri legarsi all’essenza della nostra storia per trovare, laggiù , le risonanze del silenzio e quella pace interiore, ormai irraggiungibili nelle società occidentalizzate, vittime della globalizzazione.
…. Il vantaggio del Messico rispetto all’India è che la società messicana tende un ponte più ampio e aperto alle radici deboli, comunque occidentali, di una donna nelle cui vene scorre sangue di origini diverse, con antenati diversi e diversa cultura: la cilena e l’americana.
Il paesaggio dell’infanzia è una forma di identità. E’ in definitiva, un appartamento cui ogni pellegrino desidera fare ritorno.
GIUDIZIO PERSONALE
Non ritengo sia il miglior romanzo dell’autrice, ma ciò non toglie che la lettura è scorrevole e avvincente e comunque di buon contenuto .
L’analisi della vita quotidiana e la complessità delle personalità umane sono sempre in primo piano. Noir si, noir no, io mi sento di consigliarne la lettura.
Da Wikipedia:
Oaxaca (pronuncia uahàka), che sorge ad un'altitudine di circa 1550 m, è il nome della capitale dello omonimo stato del Messico, uno dei più poveri dell'intero paese. Il suo nome completo è Oaxaca de Juárez, in onore dell'ex presidente e eroe nazionale Benito Juárez, che era originario della zona.
La città è localizzata nella valle di Oaxaca nella Sierra Madre del Sud. Nei pressi della città si trova l'importante sito archeologico di Monte Albán.Nel 2003 il numero di abitanti stimato era pari a 259.600.Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Tra i principali monumenti vanno ricordati la Cattedrale, la Iglesia de Santo Domingo e l'eccellente Museo della Cultura di Oaxaca.

Opinione scritta per Ciao.it ma pubblicata anche altrove. - AGOSTO 2011 - Y.P.

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