sabato 10 febbraio 2018

'NDRANGHETA PADANA - Enzo Ciconte

Siete convinti che la Lombardia sia la regione migliore d’Italia? Avete la certezza che qui tutto funziona nella legalità e nella chiarezza assoluta e di corruzione non vi è traccia? Siete certi che ciò che è accaduto o accade in Sicilia e in Calabria, quì al Nord non accadrà mai perché la gente del nord è diversa dalla gente del sud?
Avete visto il programma VIENI VIA CON ME in cui Roberto Saviano denunciava una massiccia presenza della mafia in Lombardia e avete ritenuto che dicesse solo panzane ?
Se le vostre convinzioni sono queste, sarebbe necessario intraprendete la lettura del libro pubblicato nel 2010 da Rubbettino Editore - collana Problemi aperti - dal titolo'''NDRANGHETA PADANA''' scritto da Enzo CICONTE docente di Storia e criminalità organizzata presso l’Università di Roma Tre e consulente presso la Commissione parlamentare antimafia dalla XIII alla XV legislatura ( 1997-2008).
211 pagine comprese le 9 relative alle informazioni bibliografiche.
Io sono curiosa e mi piace informarmi, approfondire, voglio conoscere la storia dell’Italia, la storia del mio Paese e specialmente ai giorni nostri in cui la mal informazione è diventata abitudine, mi sento obbligata a ricercare notizie a fonti diverse .
E così in libreria a dicembre quando ho visto questo libretto la cui copertina prevalentemente bianca raffigura una bussola con l’ ago magnetico posizionato su MILANO e REGGIO CALABRIA e su cui spicca il titolo ‘NDRANGHETA PADANA scritto in nero, mi sono sentita attratta e non ho potuto fare a meno di acquistarlo.
Dapprima mi sono detta: “ Ma l’’ndrangheta non è un prodotto tipico calabro? Un prodotto DOC? Non mi risulta che in Lombardia se ne faccia produzione, quindi perché “’ndrangheta padana”? 
Poi riflettendo un attimo mi sono detta che i prodotti tipici sono speciali , pregiati e sono soggetti ad ampia diffusione . Forse per questo l’ndrangheta è giunta in questo luogo, da alcuni definito Padania , ove io sono nata e cresciuta e che considero semplicemente Italia.
Riflettendo ancora mentre il libro era già inserito nella busta di La Feltrinelli mi è sorto un dubbio: forse i lombardi, la gente del Nord, buoni lavoratori, ingegnosi , forse si sono cimentati nella produzione di prodotti tipici del Sud. 
Del resto è risaputo che gli Ulivi crescono sia in Calabria che in Liguria e pure sui laghi lombardi: ottimo l’olio calabro e ottimo l’olio del nord ovviamente, caratteristiche diverse , ma mantenendo una qualità superlativa.
Argomenti trattati
Ebbene tralascio ulteriori divagazioni e torno al libro da cui emerge che la terra di Lombardia, del Nord in genere, è perfettamente idonea alla coltura ed alla divulgazione delle mafie alla pari della Sicilia e della Calabria. Anzi sembra quasi che la Sicilia attualmente sia in difficoltà , forse ha avuto una super produzione per il passato ed ora il terreno ha perso un po’ di fertilità.
Le pagine di questo libro mi hanno lasciata sconcertata e rammaricata. Non avevo mai prestato interesse -attenzione particolare a certi avvenimenti : del resto che se ne dica, prima che Saviano ne parlasse in Tv non è che nei bar, negli uffici, si parlasse frequentemente di summit di cosche a Paderno Dugnano nel Centro Falcone e Borsellino, di infiltrazione mafiose nell’edilizia, nella movimentazione della terra, nelle imprese in difficoltà, etc. etc. etc.
Dalle pagine di Ciconte emerge che l’ndrangheta è l’unica organizzazione criminale ad avere due sedi: Milano e Reggio Calabria e la domanda su chi detiene lo scettro è d’obbligo.
( Ma sia ben chiaro che l’ndrangheta è un’organizzazione molto potente e vanta la sua presenza non solo in Italia bensì in Europa e altrove)
Il libro è un susseguirsi di fatti, avvenimenti con nomi e cognomi di personaggi a dir poco inquietanti . Ne esce una realtà in cui regna sovrana l’illegalità , una società corrotta, dove molti sanno ma nessuno denuncia. Anzi sembra addirittura che per la soluzione di problemi che sarebbero competenza di poliziotti e carabinieri, giudici e magistrati , alcuni cittadini del Nord, con la massima disinvoltura si rivolgano a certi personaggi noti nell’ambiente mafioso.
Pare proprio, a detta di Ciconte, che in Lombardia la ‘ndrangheta ha messo robuste radici.
STRALCIO
“ La coppola e la lupara sono sparite, ben altre sono le armi del mafioso contemporaneo. Non è
più l’andrangheta che minaccia o si accaparra i subappalti; siamo di fronte a qualcosa di più, alla progressiva integrazione nella cultura mafiosa di meccanismi che appartengono al funzionamento dell’impresa capitalistica. Il pericolo per il futuro è di tutta evidenza”.
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Ma come è possibile tutto questo? Cosa sta succedendo nel nostro paese?
Ma come ha potuto determinarsi una così drammatica situazione?
ndr - Sono gli uomini che fanno le peggiori porcherie del mondo.
Non penso sia possibile leggere e concludere che forse si tratta di errate interpretazioni di episodi sporadici e restare indifferenti.
Infine vorrei evidenziare la significativa dedica iniziale che riporto in parte:
..a quanti in questi anni hanno combattuto perchè si aprissero gli occhi sul Nord".
Consiglio la lettura? Certamente si a tutti coloro interessati all’attualità, alla storia del nostro paese.
gennaio 2011- y.p.

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