sabato 10 febbraio 2018

MARE DELLE VERITA' - Andrea De Carlo

Chi mi legge abitualmente senz’altro è a conoscenza che leggere è per me quasi un’attività quotidiana o meglio, un piacere a cui non so rinunciare; ritengo che siano veramente pochi i giorni durante un anno che io non prenda un libro fra le mani, anche solo per sfogliarlo. Potrei definire la lettura “il mio vizio” e ovviamente si tratta di un vizio di cui non voglio guarire. Essendo quindi affetta da tale vizio la frequentazione delle librerie è del tutto normale e a volte acquisto libri unicamente perché essi scelgono me. E ciò è quanto accaduto con MARE DELLE VERTA' di ANDREA DE CARLO. Sono stata scelta.
Ebbene Andrea De Carlo essendo uno scrittore italiano molto noto lo conoscevo, ma non l’ avevo mai letto. Senza una motivazione specifica non rientrava fra gli autori che mi attraevano in particolare , senonché quest’inverno durante una fra le tante passeggiate in libreria vedo questo volumetto con in copertina un’immagine di acque movimentate , schiumose, grigie e dal titolo MARE DELLE VERITA’.
L’ho acquistato e riposto in libreria in attesa che venisse il giusto momento per leggerlo.
Momento arrivato in questo agosto: momento bruciato perché la lettura mi ha letteralmente coinvolta , persino da togliermi il sonno.
Che bella lettura: intrigante, avvincente, intensa ed elegante!
L'AUTORE
Come mi piace lo stile di Andrea De Carlo! Moderno, piacevole ! MARE DELLE VERITA'è stato l’inizio, ma ora leggerò altro, come TRENO DI PANNA, UCCELLI DA GABBIA E DA VOLIERA, MACNO,DUE DI DUE, NEL MOMENTO, GIRO DI VENTO. 
Ma fra le sue opere vi sono pure: UTO, DI NOI TRE, PURA VITA, I VERI NOMI e LEI E LUI.
Andrea De Carlo è nato a Milano l’11 dicembre 1952 e oltre a scrittore è pure pittore, musicista e fotografo ed è figlio dell' architetto genovese Giancarlo De Carlo.
In quarta del libro in mio possesso c’è scritto che Andrea De Carlo partecipa alla campagna “ Scrittori per le foreste” lanciata da Greenpeace e il libro è stampato su carta amica delle foreste (carta riciclata senza cloro) e non ha comportato il taglio di un solo albero.
TRAMA
E’ una storia attuale che rispecchia totalmente il mondo, la società dei giorni nostri, nonché rapporti famigliari complicati e il potere intrinseco fra politica e religione.
Lorenzo Telmari è un ex-skipper che dopo aver girato il mondo si è ritirato a vivere in un luogo appartato lontano da Roma , dove risiede padre e fratello e , è seriamente intenzionato a scrivere un libro.
In un freddo giorno d’inverno riceve la telefonata dal fratello Fabio in cui gli viene data la notizia che il padre, un importante virologo conosciuto a livello mondiale, è morto.
Lorenzo si mette immediatamente in viaggio per fare ritorno a Roma e quando arriva, trova il fratello, la cognata, l’amante del padre, impegnati nel disbrigo delle questioni inerenti al triste evento . Lui si stabilisce a casa del fratello e rimane assai sconcertato nell’osservare gli atteggiamenti del nipote, un ragazzino in età adolescenziale che apparentemente incurante di ciò che gli sta intorno passa il tempo principalmente in camera alle prese con giochi, cuffie, musica.
Si arriva al giorno del funerale e al cimitero Lorenzo viene avvicinato per un breve attimo da una ragazza dai capelli rosso-miele, la quale gli chiede se è informato di Ndionge, un cardianle senegalese. Domanda che lui non comprende , ma che lo induce a volere rivedere la ragazza per capire, per approfondire. L’incontro lo lascia assai turbato, tanto che fa delle ricerche e viene a conoscenza che questa ragazza fa parte di un’ associazione .
Il fratello di Lorenzo, Fabio, è proiettato nella carriera politica nel partito Mirto democratico e si cura moltissimo delle apparenze, della reputazione e ovviamente è sempre super impegnato con più cellulari a disposizione, interviste televisive e senza dubbio è a conoscenza di segrete e intrighi che non possono essere resi pubblici e inoltre non vede di buon occhio lo stile di vita scelto dal fratello.
Tralascio altri particolari che comunque sono avvincenti nel contesto della storia e ritorno alla ragazza dai capelli rosso-miele di nome Mette.
Sarà proprio Mette a coinvolgere Lorenzo, anzi sarà Lorenzo a voler entrare ad ogni costo, in un vicenda inquietante e precisamente nella ricerca di un memoriale scritto dal cardinale senegalese morto di AIDS, uno scritto di fuoco contro la politica della Chiesa cattolica sulla contraccezione e il suo rifiuto di affrontare onestamente l’argomento AIDS e della sovrappopolazione. Una verità che assolutamente deve essere occultata.
Tale memoriale era stato consegnato al padre di Fabio e Lorenzo affinché non andasse perduto, anzi venisse pubblicato .
Ma alla morte del padre il memoriale sembra sia sparito.
La storia si concluderà a Faro in Portogallo, passando per Bastia in Corsica ed nel mezzo….
la storia di una grande passione, la nascita di un amore grande fra Lorenzo e Mette.
Non vado oltre, ho già scritto parecchio, non voglio rovinare la sorpresa ai futuri lettori di MARE DELLE VERITA’.
Il romanzo è stato considerato fra gli scritti più impegnati e allo stesso tempo più avventurosi dello scrittore: io penso che sia davvero meritevole e riporto qui di seguito alcuni stralci significativi che evidenziano gli argomenti trattati.
- ….mi son ritrovato solo di fianco alla bara, separato dal fronte di amici e colleghi e conoscenti. Mi sono chiesto quanti dei presenti si limitassero a fermare i propri pensieri alla superficie di legno, quanti li facessero penetrare fino al suo contenuto
- “ La bella Italia”, dove sullo sfondo delle rovine delle antiche regole, oscillano le canne di palude delle interpretazioni delle regole
- “Quello che non riesco ad accettare è la flessibilità delle vostre regole. All’inizio era una cosa che mi piaceva, rispetto alla Svizzera. Mi faceva sentire libera. Ma è una flessibilità terribilmente pericolosa, che cancella di continuo il confine tra il bene e il male e tra il vero e il falso e tra il lecito e l’illecito, tra il pieno diritto e la concessione temporanea, revocabile in qualsiasi momento.”
- …sforzarmi di coltivare i frutti senza sapore del buonsenso.
- “ A un certo punto eravamo così incredibilmente vicini che non avrei più saputo dire quali erano i miei confini e quali erano i suoi; le nostre mani e braccia e gambe e piedi e sguardi e capelli si sono mescolati nello stesso respiro a una profondità crescente finché ci siamo fusi insieme in una specie di risucchio di sensazioni che ci ha strappati in alto nel modo più vertiginoso e fatti precipitare uno sull’altra e scivolare tra le lenzuola surriscaldate e arricciate, verso i margini estremi del letto.
iL MIO LIBRO
Finito di stampare nel giugno 2007 presso il Nuovo Istituo Italiano d'Arti grafiche di Bergamo
libri oro- Bompiani
L'immagine delle acque rappresentata sulla sovraccoperta è una fotografia dell'autore medesimo.
Prossimamente inserirò fotografia del mio libro.
(agosto 2013- opinione che potrei pubblicare altrove)

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