(Titolo originale “ With violets”. traduzione di Lucia Fochi- CAIROEDITORE)
Di Elizabeth Robards prima di aver letto questo romanzo ne ignoravo l’esistenza, dopo averlo letto ho tentato di scoprire qualcosa di lei perché ho deciso di inserirla fra le mie autrici preferite.Per ora ho saputo poco: “ prima giornalista, ora scrittrice a tempo pieno, vive in Florida”, dalla fotografia la definisco “una bella signora con gli occhi verdi”.
Premetto che non mi sarà facile fare una recensione breve di un romanzo come questo: davvero meritevole. Letto in brevissimo tempo perché mi ha letteralmente rapita sia per l’intensità e l’interesse della storia, sia per lo stile della narrativa: elegante, scorrevole, incisivo, coinvolgente.
Su alcune frasi mi sono fermata, lette e rilette, mi hanno fatto innamorare dalla composizione stessa.
“ Ci sono luoghi a Parigi dove trovo rifugio…c’è qualcosa di consolante nel modo in cui gli edifici svettano vicino alla Senna; alte e imponenti sentinelle che osservano dall’alto la lunga fila dritta di vecchie case dai tetti irregolari…. Quando vedo Edouard in salotto, ….correre verso il mio giardino privato,….il canto ritmato dell’acqua che colpisce la banchina…..”
“L’attrazione sale un’erta china fino alla vetta della seduzione. Ma da lì non ci si può aspettare altro che una caduta violenta e rapida, con un atterraggio spietato”.
“Il silenzio nella stanza è così forte che rimbomba”.
“Annaspo alla deriva, in un vasto mare di vuoto”.
“La ragazza con le violette” in sintesi è la storia di una grande passione, sbocciata al museo del Louvre fra il pittore E. Manet e la pittrice Berthe Morisot . Sullo sfondo la guerra tra Francia e Prussia, i cambiamenti politici che sconvolgono Parigi dove è ambientata principalmente la storia e, la nascita del movimento impressionista ovvero la formazione della Società anonyme des Artistes con Pisarro, Degas, Sisley, Cezanne, Monet e Berthe Morisot, unica donna in mezzo a tutti uomini, una donna evoluta, decisa a vivere fuori dalle righe e dalle convenzioni della società dell’epoca ( il romanzo inizia nel 1868 e termina nel 1875) , intenzionata e ferma a realizzare il proprio sogno .Su alcune frasi mi sono fermata, lette e rilette, mi hanno fatto innamorare dalla composizione stessa.
“ Ci sono luoghi a Parigi dove trovo rifugio…c’è qualcosa di consolante nel modo in cui gli edifici svettano vicino alla Senna; alte e imponenti sentinelle che osservano dall’alto la lunga fila dritta di vecchie case dai tetti irregolari…. Quando vedo Edouard in salotto, ….correre verso il mio giardino privato,….il canto ritmato dell’acqua che colpisce la banchina…..”
“L’attrazione sale un’erta china fino alla vetta della seduzione. Ma da lì non ci si può aspettare altro che una caduta violenta e rapida, con un atterraggio spietato”.
“Il silenzio nella stanza è così forte che rimbomba”.
“Annaspo alla deriva, in un vasto mare di vuoto”.
“La società ha relegato la donna in un ruolo piuttosto sfortunato. Siamo figlie, mogli, madri ma al di là di questo perimetro la nostra persona è assolutamente svalutata. Veniamo al mondo per trovare l’amore. Tuttavia trovare l’amore è forse la sfida più difficile tra quelle che deve affrontare una donna. …..Potrei dare la colpa ai poeti per aver creato un modello impossibile: siamo tutte Giulietta, l’amante devastata che preferisce affondarsi un coltello nel cuore piuttosto che vivere un solo istante senza l’amore di un uomo……”
Il romanzo scritto in prima persona scorre armoniosamente poiché mantiene un ordine cronologico, gli avvenimenti si susseguono nel tempo. I protagonisti principali sono E. Manet, Berthe e il loro amore impossibile perché lui è sposato con la grassa Suzanne e c’è Leon. E inoltre il mondo degli artisti:“ Un quarto d’ora della loro conversazione vale oro”.
Uno degli ultimi capitoli riprende articoli dell’epoca:“ L’esposizione impressionista” del critico Louis Leroy del 25 aprile 1874. Qui vengono elencate alcune opere come La Ballerina di Renoir, Il campo arato di Pisarro,Barche da pesca all’uscita del porto di Monet, La casa dell’impiccato di Cezanne etc, esposte alla mostra in Boulevard des Capucines con relativi commenti .
L’altro è un articolo di notevole interesse datato 7.5.1874 di Ernest Chesnau , sempre riferito alla stessa mostra di cui riporto qualche stralcio:
“ Un nuovo gruppo di pittori ha inaugurato una mostra in Boulevard des Capucines…il loro tentativo che merita tutta la solidarietà possibile, rischia di fallire in partenza perché non sufficientemente energico… La scuola del plein air è rappresentato nello studio al secondo piano….. ma la guida, Monsiuer Manet è assente.Ha forse timore dell’eccentricità di taluni pittori?..”
Il romanzo nella pagina iniziale riporta” Questo libro è un’opera di finzione. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione o rielaborazione narrativa da parte dell’autrice”.
Sta di fatto che i personaggi citati sono realmente esistiti e divenuti famosi, la guerra fra Francia e Prussia è documentata dai testi storici, E. Manet fu il padre dell’impressionismo, nel 1867 conobbe Berthe Morisot , pittrice impressionista, che apprezzò e che fu protagonista di diversi suoi dipinti (ad esempio Il Balcone – Il Riposo) e il rapporto fra i due artisti diede spazio a speculazioni e pettegolezzi anche se la loro presunta relazione d’amore non è mai stata dimostrata.
Inoltre nel romanzo come nella realtà Berthe sposa il fratello minore Eugene Manet.
In ogni caso nel romanzo l’attrazione fra i due è scoppiata al primo sguardo e la passione viene vissuta fino all’ultimo respiro.Sta di fatto che i personaggi citati sono realmente esistiti e divenuti famosi, la guerra fra Francia e Prussia è documentata dai testi storici, E. Manet fu il padre dell’impressionismo, nel 1867 conobbe Berthe Morisot , pittrice impressionista, che apprezzò e che fu protagonista di diversi suoi dipinti (ad esempio Il Balcone – Il Riposo) e il rapporto fra i due artisti diede spazio a speculazioni e pettegolezzi anche se la loro presunta relazione d’amore non è mai stata dimostrata.
Inoltre nel romanzo come nella realtà Berthe sposa il fratello minore Eugene Manet.
“ Mi stringo nelle spalle, ancora incapace di elaborare la miriade di emozioni che mi pervadono. Sono in guerra con me stessa.”
“ E’ tutto così incerto. Non posso far altro che aspettare tracciando linee nel cielo notturno pennellate di speranza che collegano me e il mio amato”.
“Stasera, finalmente, mi sento come se avessi trovato ciò che ho desiderato per tutta la vita”
“Poi l’oscurità scende e ci avvolge nel mantello indaco della notte”.
La copertina del libro rappresenta “ Il Riposo”, ritratto singolo di Berthe Morisot trentenne, avvolta nella nuvola bianca dell’abito e che nonostante il titolo, fu scritto che la Morisot ricordasse con angoscia le lunghe sedute di posa nello studio di Manet, durante le quali non poteva muovere la gamba sinistra piegata sotto di sé.
Questa opera fu esposta al Salon nel 1873 e venne criticata perché la figura di B. Morisot sembrava sfuocata e lontana, assorta ne propri pensieri. La stampa dell’epoca così la riassunse:” né dipinta- né disegnata – né in piedi – né seduta”.
In realtà la rappresentazione è molto delicata e intensa ma le opere impressioniste inizialmente non erano comprese perché erano fuori dai canoni accademici del periodo.
“Mi viene da pensare che il fato non sia altro che un temporale che passa e sconvolge tutto ciò che incontra, fino a un casuale cambio di rotta che lo spinge in un’altra direzione, lasciandoci lì a cogliere i cocci delle nostre vite”.Questa opera fu esposta al Salon nel 1873 e venne criticata perché la figura di B. Morisot sembrava sfuocata e lontana, assorta ne propri pensieri. La stampa dell’epoca così la riassunse:” né dipinta- né disegnata – né in piedi – né seduta”.
In realtà la rappresentazione è molto delicata e intensa ma le opere impressioniste inizialmente non erano comprese perché erano fuori dai canoni accademici del periodo.
Infine, particolare gradevole, viene citato non a caso, ma a fronte di un avvenimento specifico e importante per la storia d 'amore, il famoso “ I fiori del male di Baudelaire” e alcuni capitoli iniziano proprio con stralci del medesimo.
Lo consiglio? Certamente si alle donne di qualsiasi età , ma penso che questo romanzo possa essere gradito anche dagli uomini perchè non c'è cultura solo maschile o solo femminile.
Quindi lo consiglio a tutti ed io rimango quasi dispiaciuta per averlo già letto.
2009 - y.p.
Nessun commento:
Posta un commento