WINCHESTER
Alla ricerca della Tavola Rotonda
Per le vie di WINCHESTER |
Il paesaggio che lasciamo alle
spalle è sempre molto gradevole a vedersi, immancabili le distese di narcisi
gialli e bianchi che in questi giorni abbiamo visto ovunque, macchie di
biancospini, siepi di arbusti che preannunciano
una fioritura spettacolare, sicuramente
una policromia di colori e i
villaggi dalle graziose casette
circondate da graziosi giardini e vasi
di fiori in abbondanza.
Non mancano bianche pecorelle,
mucche dal mantello bruno o bianco e nero e cavalli sciolti a movimentare le verdi praterie.
Un paesaggio da poesia che rimane
nel cuore: verdeggianti campagne a tratti ondulate.
Questa è l’Inghilterra Sud Ovest.
Siamo silenziosi, forse anche un pochino stanchi,
abbiamo camminato parecchio e inoltre il clima lievemente freddo- umido ci ha
leggermente disturbati, ma oggi c’è il sole. Certo il sole inglese nulla
ha in comune con il sole del Lago di Como ma comunque c’è molta luce e noi
siamo alla ricerca della Tavola Rotonda, la leggenda si può dire che è stata il ”
leitmotiv” della nostra vacanza.
La Tavola Rotonda si trova a
Winchester dal 1348 - contea dello Hampshire.
Arriviamo a Winchester, capitale
del Wessex ( uno dei sette regni anglosassoni) sotto Alfredo il Grande, e
dell’Inghilterra dal X secolo alla conquista normanna. Ne siamo piacevolmente sorpresi: veniamo a
conoscenza che è una delle più importanti città storiche del Paese.
Ben 20 re
vi sono sepolti e la città è ricca del Medioevo e dei secoli successivi. Addirittura nel XI secolo Winchester era
importantissima tanto che l’incoronazione di Guglielmo il conquistatore avvenne
sia a Londra che a Winchester. Questi incaricò i monaci di Winchester di eseguire i rilievi per il suo grande libro
del Catasto d’Inghilterra.
Purtroppo non abbiamo il tempo
sufficiente per una visita approfondita della città, quindi non rimane che
cercare prima di tutto il luogo ove si trova La tavola Rotonda e catturarla con la nostra fotocamera, poi una passeggiata in centro e una visita
alla Cattedrale che ci ricorda anche la famosissima canzone degli anni ’60 dal titolo Winchester Cathedral cantata dai New Vaudeville Band.
Parcheggiamo l’auto in una via
poco trafficata, ci rivolgiamo a una vigilessa e chiediamo informazioni. Il luogo che cerchiamo è molto noto, non siamo sicuramente i soli ad
essere venuti fin quì per rivivere una
leggenda e la fortuna vuole che siamo proprio nelle vicinanze della nostra meta.
Pochi passi e ci troviamo in High Street, una via con bellissimi palazzi
d’epoca, edifici in stile georgiano e molti negozi, pub, pasticcerie. La
percorriamo fino a raggiungere il palazzo
del Hamphire County Council di fronte
al quale vi è un antico castello
normanno ovvero il Great Hall, che ospita la leggendaria tavola
ove intorno sedevano i Cavalieri della
Tavola Rotonda.
Il palazzo è stato fra i più
imponenti d’Inghilterra costruito per volere di
Guglielmo il conquistatore nel 1230 circa: i massicci portali dell’ingresso sobri ed eleganti non passano
inosservati, entriamo senza dover pagare
nessun ticket , ci troviamo in una grande sala dal soffitto con travi a vista
tipici del medioevo e grandi colonne in marmo.
Il luogo evoca un passato
importante e forse anche un po’ austero,
ci guardiamo intorno quasi intimiditi e poi alziamo lo sguardo e la
vediamo… appesa ad una parete sulla
parte superiore , troneggia , magnifica, in apparente ottimo stato la Tavola Rotonda, il tavolo del Castello di
Camelot, ovvero un tavola in legno di
quercia dal diametro di 5 metri con al centro la rosa dei Tudor.
Intorno a questa tavola la
Leggenda vuole che insieme a King Arthur sedevano per discutere di questioni di importanza
vitale i Cavalieri della Corte, ossia degli uomini coraggiosi dotati di grande dignità, gentilezza , nobiltà e fede che onoravano il loro Re e combattevano
giuste battaglie per la difesa del bene
senza codardia.
Inoltre si dice che la tavola fosse stata creata a
forma circolare al fine di evitare conflitti di prestigio: ognuno aveva il
proprio posto, compreso il Re, il
capo-tavola era inesistente.
Fra le tante leggende si narra
anche che la Tavola Rotonda fu il regalo
di nozze del padre della Regina Ginevra
a Re Artu’.
Noi, da bambini grandi, proviamo
meraviglia, stupore, quasi un’emozione : è proprio come la immaginavamo e ovviamente la imprigioniamo nella nostra
fotocamera .
Forse un giorno racconteremo ai
nostri nipotini la Leggenda di King Arthur, dei Cavalieri della Tavola Rotonda
e soprattutto racconteremo che quei luoghi noi li abbiamo visitati.
Già che siamo qui “imprigioniamo”
pure l’enorme statua di bronzo della Regina Vittoria in tutta la sua
magnificenza seduta sul suo trono imperiale che si trova nell’angolo di questa
grande sala. Qualcuno della compagnia afferma che ella rappresenti l’emblema del bruttezza femminile, ma Queen Vittoria
fu un esempio di patriottismo, moralità
e onestà’ e gli storici la indicano come
simbolo della solidità dell’impero
britannico.
Il suo regno durò ben 63 anni ( 1837-1901, il più lungo nella storia dell’Inghilterra ricordato anche come l’età vittoriana) e negli ultimi venti anni la popolarità della Regina raggiunse vertiginosi livelli e per l’Inghilterra quello fu un periodo di grande prosperità che non ebbe precedenti.
Il suo regno durò ben 63 anni ( 1837-1901, il più lungo nella storia dell’Inghilterra ricordato anche come l’età vittoriana) e negli ultimi venti anni la popolarità della Regina raggiunse vertiginosi livelli e per l’Inghilterra quello fu un periodo di grande prosperità che non ebbe precedenti.
La statua che ammiriamo è stata
commissionata nel 1887 allo scultore Alfred Gilbert per celebrare il Giubileo
della Regina.
Il luogo in cui siamo ci affascina, l’atmosfera
è forse un po’ magica, ma il tempo
trascorre veloce e noi abbiamo ancora una visita da fare: la cattedrale.
Non è lontano da qui, percorriamo
un breve tratto di High Street in senso
inverso e poi svoltiamo a destra e
circondata da un ampio parco con frondosi castagni e faggi dai secolari tronchi , la vediamo…. E’ veramente
imponente, quasi impressionante!
Siamo intenzionati ad entrare e
in effetti entriamo, ma dopo un
brevissimo tratto ci viene fatto
rilevare che occorre pagare un biglietto
d’ingresso.
A questo punto ci fermiamo:
abbiamo pagato ovunque, abbiamo pagato anche per vedere ruderi privi di manutenzione, ma non ci va di pagare per entrare in Chiesa.
Non entriamo, ammiriamo la
Cattedrale dall’esterno che evidenzia uno
stato di decadenza e necessita di una
sana manutenzione. Il parco invece è ben tenuto, ben ordinato, neppure la carta
di una caramella a terra. Grazy non è
più con noi, …. lo cerco con lo sguardo e lo vedo fra un gruppo di ragazzi, sta
parlando e ridendo come se fosse
fra amici. Lo raggiungo
convinta che lui abbia incontrato dei conoscenti ed invece ha attaccato bottone con un gruppo di studenti
italiani in gita scolastica. Eccezionale la forza comunicativa di Grazy, ovunque va trova qualcuno con cui
intavolare discorsi, scambiare opinioni! Con grande naturalezza mi informa che la
scolaresca proviene da Bologna.
Ci godiamo il nostro tempo qui
nel parco, percorriamo lentamente il
sentiero che gira intorno alla Cattedrale, non mancano le aiuole di narcisi e Cri tenta ancora invano di
sterrare un bulbo per il suo giardino e poi ce ne dobbiamo andare, l’aeroporto di Londra – Gatwick non è vicinissimo, occorre
circa un’ora, potremmo anche trovare qualche ingorgo, inoltre alle 18,00
dobbiamo riconsegnare l’auto noleggiata.
(La riconsegneremo alle 18,10 - tempo massimo consentito per non incorrere in
penali.
La Cattedrale
di Winchester
1)
Nel
1993 si è celebrato il 900° anniversario della consacrazione della
Cattedrale
Concludendo: Winchester è un gran
bella città dal passato glorioso, ha
ricoperto un ruolo molto importante nella storia, ed è la patria di alcuni degli edifici medievali più grandi
d’Europa.Il suo insediamento risale
all’incirca all’età del Ferro e d’allora
vescovi e re hanno lasciato importanti testimonianze durature. Da qui
sono passati Romani 70 dC – i Sassoni che l’hanno fanno diventare città
imperiale ed ecclesiastica – I Normanni che costruirono il castello – e via di seguito fino alla nascita della
città moderna nel periodo Vittoriano.
Winchester vanta anche sei
magnifici musei militari che illustrano la ricca storia della British Army che
per mancanza di tempo noi non abbiamo visitato.
Il libro contenente la storia
completa della città di Winchester ho letto sia in preparazione a cura di
Martin Biddle, un professore di archeologia Medievale dell’Università di
Oxford, che avrebbe diretto gli scavi della
citta’ fra il 1962 e il 1975 finalizzati appunto alla ricerca e
ricostruzione della storia .
La vacanza è stata breve, è stata intensa, quasi
priva di inconvenienti, ho saziato lo sguardo con panorami mozzafiato, ho
rivissuto una leggenda, ho assaporato il silenzio, ho goduto la simpatica e piacevole compagnia di Cri,
Grazy, Monica e Walter.
Tornata , ho cercato di tradurre in parole le emozioni
vissute e soprattutto ho tentato di
descrivere al meglio le immagini che ho impresso nei miei occhi.
Chissà quale sarà la prossima meta?
30 aprile 2010- Yvonne
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