Villaggio CRESPI- Emblema di armonia
Tempo addietro casualmente ho letto una descrizione di un
Villaggio sorto verso la fine nel 1800 nei pressi di TREZZO d’ADDA all’incirca nel punto in cui il fiume Brembo
confluisce con il fiume ADDA. Rimasi
particolarmente colpita poiché
lessi che Villaggio Crespi era stato
realizzato ispirandosi all’architettura
inglese e destinato ai numerosi dipendenti di un’importante tessitura del
luogo. Ne fui incuriosita e mi promisi di andarlo a visitare.
La settimana scorsa transitando in quella zona di ritorno da
Bergamo, mi sono ricordata di quanto avevo letto e ho deciso di fare una deviazione per
addentrarmi nel Villaggio che chiedendo qualche informazione ho raggiunto senza
particolari difficoltà.
Villaggio Crespi d’Adda, sorto alle fine dell’ottocento per
volere dell’industriale Cristoforo Benigno Crespi e suo figlio Silvio Benigno, appartiene al comune di Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo e l’Unesco lo ha inserito
nella Lista del Patrimonio Mondiale poiché lo ha ritenuto “ Esempio
eccezionale del fenomeno dei villaggi operai , il più completo e meglio
conservato del Sud Europa”.
Colpo
d’occhio su Villaggio Crespi
In effetti per me è
stata davvero una sorpresa: mi sono trovata in un contesto completamente
diverso dai vari paesi circostanti.
Villaggio Crespi è una piccola cittadina realizzata con indubbio gusto e ricercatezza e addentrandosi per le
vie interne risulta ben evidente che il
progetto è stato accuratamente studiato
affinché oltre alla estetica fosse
garantita anche la funzionalità per un buon e comodo vivere.
Graziose casette di stili diversi, alcune riconducibili allo stile medioevale altre al classicismo,
altre ancora al romanticismo , alcune davvero poco dissimili dai
cottage inglesi circondate da appezzamenti coltivati a orti e giardini. Parchi
ben tenuti , la Chiesa imponente quel tanto che
basta che dalle informazioni
ricercate ho scoperto che si tratta di una copia della chiesa di Busto Arsizio, paese natale
dei Crespi, quindi l’asilo di un tempo,oggi scuola materna, il cimitero assolato di
stile eclettico dominato da un massiccio
mausoleo ovvero la Cappella Crespi e
il cui accesso è consentito
percorrendo un lungo viale alberato dall’atmosfera molto suggestiva denominato “ la via del silenzio. Ovviamente importante la presenza della fabbrica con
alte ciminiere , un grande opificio tessile cotoniero attualmente in disuso, ma che ha funzionato fino al 2004
e che nei periodi più fiorenti dava lavoro a più di 4000 lavoratori . Vicino
alla fabbrica la lussuosa Villa
padronale ove risiedevano i Crespi assimilabile ad un castello medioevale.
Qualche bar qua è la, un grande lavatoio, un edificio adibito a dopolavoro ove
i dipendenti si riunivano nel tempo libero
e il tutto immerso e circondato
da rigogliosa vegetazione
Un contesto davvero gradevole che merita di essere visitato.
In primavera è meta di numerose
scolaresche e annualmente sopraggiungono qui più di 20.000 visitatori.
Attualmente vi abitano per lo più i discendenti dei lavoratori della fabbrica e alcuni
edifici necessiterebbero di maggior manutenzione ma pare che la cura del
patrimonio dell’Unesco sia completamente a carico del Comune di Capriate e ai
giorni nostri le risorse come è noto,
scarseggiano. C’è da augurarsi che vengano davvero tempi migliori in
cui venga prestata maggior attenzione
alle ricchezze architettoniche e di
vario genere sparse per il nostro bel
Paese.
Qualche cenno di
storia sui fondatori del Villaggio
Cristoforo Benigno
Crespi primogenito di Antonio Crespi
nasce a Busto Arsizio nel 1833 e nel 1878 fondò la Tessitura di Crespi
d’Adda avvalendosi dei più moderni
metodi di tessitura dell’epoca. Nel 1904
costruì la Centrale idroelettrica di
Trezzo
sulla Adda, ricevette il titolo di Cavaliere del Lavoro e Commendatore della
Corona d’Italia. Morì a Milano nel 1920.
Silvio Benigno,
figlio di Cristoforo Benigno Crespi nacque nel 1868 e nel 1889 dopo aver terminato gli studi in Inghilterra
entrò a far parte dell’azienda paterna e
in seguito ne assunse la direzione. Uomo
dotato di tenacia e talento pubblico un libro sulla sicurezza sul lavoro,
divenne il primo presidente dall’Associazione dei Cotonieri e fu pure Presidente della Banca Commerciale
Italiana e dell’Automobile Club.
Fu pure deputato e senatore e morì a Cadorago nel 1944.
Padre e figlio personaggi pregevoli di ampie vedute e precursori dei tempi moderni in ambito
imprenditoriale e non solo.
Cimitero |
Effettuando ricerche su Villaggio Crespi e i suoi fondatori si scoprono molte
curiosità interessanti: per esempio pur rientrando nel territorio bergamasco,
telefonicamente ha il prefisso di Milano poiché
i Crespi fecero installare una linea privata che faceva capo a Milano.
Silvio Benigno nel 1920 fu fra i primi a
promuovere la costruzione delle prime autostrade etc. etc.
Inoltre in
commercio si trovano testi molto esaustivi ( per esempio “Crespi d’Adda di Luigi Cortesi) che trattano l’argomento, ma il mio obbiettivo è semplicemente quello di
stuzzicare la curiosità di coloro che non ne hanno mai sentito parlare. Chi
abita a Milano e dintorni sicuramente vale la pena che ci faccia un salto e ci
trascorra un mezza giornata: sono certa che ne rimarrà piacevolmente
impressionato.
Chi invece decide di
visitare Bergamo e dintorni, farà bene a tenere in considerazione anche
Villaggio Crespi. Garantisco che vi
sono scorci spettacolari.
In questa stagione le rive del fiume Adda offrono immagini da cartolina.
Visitando Villaggio Crespi, personalmente mi sono domandata
se per caso anni dopo, Enrico Mattei che
fondò Metanopoli ( San Donato Milanese) , villaggio architettonicamente molto diverso, ma con il medesimo scopo (destinato
ai dipendenti ENI), non prese spunto dai
Crespi. Approfondirò.
Come si raggiunge:
TRAMITE AUTOSTRADA
Autostrada Milano-Bergamo: uscite al casello di Capriate, che
dista da Crespi 2,5 km. Dal casello è sufficiente seguire le indicazioni per
Crespi d'Adda.
FUORI DALL'AUTOSTRADA
Seguite le indicazioni per Capriate San Gervasio, raggiungete il
semaforo di Via Vittorio Veneto, quindi seguite le indicazioni per Crespi
d'Adda.
Maggio 2011- Yvonne
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