Il parco del CASTELLO SFORZESCO di Milano - PARCO SEMPIONE
Milano non è il mio luogo
natale. La prima volta che sono arrivata
in Stazione Centrale avevo 19
anni e appena fuori, l’incontro vero e proprio
con la città mi ha trasmesso un senso di smarrimento, anzi paura.
Tutto era troppo grande per
me che ero troppo piccola. Ma questa città dai mille volti io ben presto ho
imparato ad amarla. Più mi addentravo nel suo cuore e più la paura svaniva.
Nel contempo che imparavo a
percorrere le sue strade, a riconoscere
piazze, monumenti, chiese, locali più
ne rimanevo incantata.
Ora io Milano la amo.
Possiede un fascino singolare, unico e
ineguagliabile che io non ho trovato nelle molte città italiane che ho
visitato.
Il DUOMO ripreso di lato - foto scattata marzo 2018 |
Trovo straordinario il
brusio multietnico in piazza Duomo e le code di persone in fila anche per ore
per entrare a Palazzo Reale, sede di numerose mostre .
Mi piacciono gli
orientali che scattano foto e foto in
piazza della Scala , forse sperando di portare nei loro paesi Il Teatro alla
Scala.
Comunque mi fermo qui:
questa era una soltanto una semplice
premessa.
Vorrei invece descrivere un luogo che frequento abbastanza
spesso e che ieri mi ha particolarmente
affascinata, ovvero '''il parco del Castello Sforzesco''' appunto nel cuore della
città , a pochi centinaia di metri da piazza del Duomo.
Un ampio parco in stile romantico all’ inglese realizzato nel 1893, che ricopre
un superficie di 386.000 metri quadrati
e dal Castello Sforzesco si
allunga fino all’Arco della Pace, passando per la piazza del Cannone : prati
verdissimi, aiuole ben curate, alberi dai tronchi assimilabili a opere d’arte ,
vialetti, spazi ricreativi idonei al
divertimento dei bambini, chioschetti, percorsi ciclabili e altro.
Ovviamente non mancano le
fontanelle “ drago verde” a cui dissetarsi.
Una zona che nulla fa
immaginare di trovarsi nel cuore della metropoli milanese che spesso,
erroneamente, viene assimilata a nebbia
e freddo.
In primavera, nelle
giornate dal gradevole clima come ieri, il parco è molto frequentato e non è
raro vedere sotto gli alberi artisti di strada che regalano concerti e
capannelli di persone che ascoltano,
osservano.
La flora è davvero
ricchissima e poiché per me è impossibile ricordare tutte le specie, ricopio
quanto sta specificato nella descrizione ufficiale:
"Flora: Tra le specie
arboree, agrifoglio (Ilex aquifolium), catalpa (Catalpa bignonioides), cedro
dell’Atlante (Cedrus atlantica), cedro dell’Himalaya (C. deodara) e della
California (Calocedrus decurrens), faggi (Fagus sylvatica ‘Aspelinifolia’, F.
‘Pendula’, F. ‘Purpurea’), liquidambar (Liquidambar styraciflua), pini (Pinus
wallichiana e P. strobus), ginkgo (Ginkgo biloba), ippocastano (Aesculus
hippocastanum), noce nero (Juglans nigra), noce del Caucaso (Pterocarya
fraxinifolia), pioppo cipressino (Populus nigra‘Italica’), pioppo canadese
(Populus x canadensis), leccio (Quercus ilex), magnolia (Magnolia grandiflora),
ontano nero (Alnus glutinosa), paulonia (Paulownia tomentosa), sofora (Sophora
japonica). Bei gruppi di querce rosse (Quercus rubra), tassi (Taxus baccata),
tigli (Tilia americana e platyphyllos) e di cipressi calvi (Taxodium
distichum). Un’interessante scelta di aceri (Acer negundo, A. campestre, A.
pseudoplatanus, A. platanoides e A. saccharinum).
Tra le specie
arbustive,collezioni di cornus (Cornus alba, C. controversa, C. florida, C.
kousa, C. nuttalii e
C. sanguinea), osmanti
(Osmanthus spp.), viburni (Viburnum x bodnantense, V. carlesii, V. davidii, V.
opulus, V. plicatum, V. x pragense, V. x rhytidophylloides, V. tinus), ortensie
(Hydrangea arborescens, H. macrophylla, H. paniculata e H. villosa), camelie,
rododendri, azalee e rose antiche; esemplari di arancio trifogliato (Poncirus
trifoliata) e di arbusti a fioritura invernale sarcococca (Sarcococca confusa),
amamelide (Hamamelis mollis e H. virginiana), loropetalum (Loropetalum
chinense), maonia (Mahonia japonica), camelia (Camellia sasanqua), calicanto
(Chimonanthus praecox).
Tra le erbacee perenni,
canapa acquatica (Eupatorium cannabinum), hosta (Hosta plantaginea), lysimachia
(Lysimachia punctata), potentilla (Potentilla fruticosa), iris (Iris
spp)".
Non sto a raccontare la
storia del Castello Sforzesco in quanto chi desidera conoscerla è sufficiente
che vada sul sito apposito www.milanocastello.it/ che offre anche la visita virtuale.
Io vorrei semplicemente
invitare tutti coloro che avendo a disposizione un pomeriggio libero di un
qualsiasi giorno e lo volessero
trascorrere in un ambiente rasserenante , ad andare al Parco del Castello
Sforzesco, il Parco Sempione, il cui ingresso è gratuito.
In questo periodo
d’aprile ci si trova dinnanzi a
scenografie non facilmente immaginabili: il vigore della primavera è nel pieno
delle forze e la tavolozza dei colori è
super variegata. Le tonalità del verde credo siano tutte presenti e le policromie floreali creano effetti da
favola. Inoltre nel parco è presente anche un bel laghetto artificiale dalle
dimensioni non trascurabili dentro il quale tronchi e chiome si specchiano
offrendo ingannevoli e strabilianti immagini .
In ogni caso , il parco è
visitabile e frequentabile in qualsiasi
periodo dell’anno.
Per me oltre che in
primavera, lo trovo straordinario anche avvolto nelle magiche atmosfere autunnali.
Sintetizzando il parco è un
grande spazio verde, un cosiddetto "polmone" nel centro di Milano, ai cui margini oltre al Castello Sforzesco
con tutti i suoi Musei, si trovano
l’Arco della Pace, l’Arena Gianni Brera , la Triennale e l’Acquario civico.
Una zona imperdibile per
chi visita Milano e anche luogo ideale
per sdraiarsi in qualsiasi prato e riscoprire il profumo dell'erba verde.
E non solo: per chi ama la lettura ritengo che
nulla può essere più gratificante di perdersi nelle pagine di un buon libro
circondati da tale scenario.
E ancora: luogo ideale per
scattare ottime fotografie.
Da Piazza del Duomo è
raggiungibile a piedi in dieci minuti.
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