giovedì 8 marzo 2018

STRA e VILLA PISANI - Riviera del Brenta



STRA e VILLA PISANI - Riviera del Brenta

Villa Pisani a STRA

Chi legge i miei appunti di viaggio non può non accorgersi che oltre a  qualche informazione turistica  e geografica d’obbligo  che consente  di  identificare  il luogo di cui parlo, mi aggrada raccontare   impressioni  e   sensazioni  che il luogo stesso  mi trasmette.
Io penso che ogni luogo, ogni città, ogni borgo  ha il suo volto , la sua personalità  e  una  sua propria unicità e  al turista attento  e sensibile  può succedere che  la bellezza di una strada apparentemente  banale lo possa stordire come  un piccolo  scorcio lo  possa sorprendere.

Ieri,  3 novembre, ero a Stra e  a Villa Pisani  e  come ampiamente divulgato da  giornali e televisioni, è noto che  il Veneto in questi giorni è devastato dalle alluvioni causate dalle abbandonati  piogge. Stra e Villa Pisani fortunatamente  non sono  state coinvolte pesantemente anche se   il Brenta ed il Naviglio del Brenta si presentano notevolmente ingrossati, con il livello delle acque  che  quasi rasenta gli argini . Ciò che  mi ha maggiormente turbata è stata la colorazione delle acque: enormi masse  torbide dal colore indefinibile sulle quali galleggiavano foglie e detriti vari. Acque  che   scorrevano apparentemente lente e  tranquille ma nel contempo emanavano  un “ non- so- che” di  minaccioso, inquietante. Io guardavo, osservavo, le ascoltavo e le temevo. La forza delle acque : a momenti non visibile ma di cui  ne è  facilmente intuibile  la  potenza.   Inoltre  il vedere  chiome di  alberi e arbusti   che  fuoriescono dalle acque quasi fossero privi di tronchi , non lascia indifferenti.(  Immagine conseguente all’innalzamento del livello delle acque stesse).

 Informazioni generali


STRA,  dal latino strata= come strada lastricata, si trova in Veneto,  provincia di Venezia , Riviera del Brenta.
 STRA fu  il teatro di un evento storico che noi italiani “forse” dovremmo maledire, ma nel momento in cui si verificato  la storia scrive che si è trattato di UN GRANDE EVENTO.
Era il 14 giugno 1934 e a STRA nel maestoso scenario paesaggistico, in una stanza dell’imponente Villa Pisani,  Adolf Hitler e Benito Mussolini s’incontravano per la prima volta: un incontro di circa due ore avente per oggetto l’analisi della situazione austriaca.

STRA,  circa 7300 abitanti, divenuto territorio appartenente a Venezia nel XVI secolo,  deve la sua importanza all’industria calzaturiera che esporta volumi consistenti  e alla  posizione geografica che  a suo tempo la fece collocare  ( insieme ad altri comuni sul Brenta) fra le zone  idonee per gli investimenti fondiari dei nobili della Serenissima che stavano mutando le loro abitudini di vita  ed alle fatiche dei viaggi  via mare  preferirono la sicurezza della rendita e delle delizie  della vita in villa.
Sulla Riviera del Brenta , un po’ ovunque vennero edificate sontuose  ville e palazzi : luoghi di  riposo e svago lontano dal peso delle cariche pubbliche e della vita politica.
Le giornate trascorrevano fra  il galoppo e la caccia mentre le notti venivano consumate davanti ai tavoli da gioco. (Probabilmente a quel tempo le escort non erano  facilmente reperibili).
Erano raggiungibili da Venezia  in gondola oppure con il “burchiello”, ossia una grande barca di servizio pubblico  che Goldoni descrisse  “ deliziosa e comoda come una vettura”.

Con il tramonto della Serenissima e il conseguente impoverimento dei proprietari  lentamente molte di queste ville  vennero abbandonate, alcune furono destinate ad uso agricolo, altre ancora furono demolite in conseguenza alla tassa sugli immobili di lusso introdotta dai Savoia nel 1866.
Molte  altre sono rimaste, alcune  restaurate e destinate ad usi diversi, altre versano  in stato di declino  proiettando  su chi le osserva  la disperazione muta della solitudine e il rimpianto degli antichi sfarzi.  Almeno io ho colto tale sensazione.
 
VILLA PISANI
parco Villa Pisani
 A STRA  la residenza più nota  e rappresentativa  dell’epoca è quella che fu edificata  per la famiglia del Doge Alvise Pisani, appunto VILLA PISANI. Circoscritta da un parco di  11 ettari , la facciata principale rivolta verso il canale, assimilabile ad un reggia , è stata completata all’incirca verso il 1740 ma successivamente, nel 1807, gli eredi gravati dai debiti  si videro costretti a venderla a Napoleone Bonaparte il quale la regalò  a Eugenio Beauharnais , figlio di primo letto di sua moglie Giuseppina e Vicerè d’Italia . Questi commissionò importanti ammodernamenti che modificarono sensibilmente alcune stanze della villa e il parco, già di grande pregio e vanto per le specialità botaniche  rarissime.  In seguito alla sconfitta di Napoleone a Waterloo la Villa passò  proprietà degli Asburgo. Infine al demanio: oggi  è un importante MUSEO NAZIONALE  visitabile.


 Esperienza personale

 Villa Pisani  con  il parco i cui viali  in questo periodo sono  assimilabili a  lunghe stuoie di foglie dai caldi  colori autunnali  frammentate  da  pozzanghere dalle forme irregolari, mi ha  affascinata.  Realizzato richiamando i modelli francesi, nel 2008 si è aggiudicato il premio quale miglior parco d’Italia.
Non immaginavo che il complesso fosse di così ampie  dimensioni.
Scenografici gruppi scultorei e  statue  varie, alcune delle quali gigantee, sono collocati un po’ ovunque.
Io trovandomi dentro la Villa,  percorrendo lunghi corridoi, attraversando sale con arredi, dipinti e quanto altro  ben lontano dalla nostra realtà  mi è  stato  inevitabile  pormi  qualche  domande : ma quanta servitù occorreva per mantenere tutto quanto? E quanto erano ricchi  i “ricchi”?
 E chi lo può dire? Quì   si può solo riscontrare che il potere  da sempre è sinonimo di ricchezza esagerata: i  nobili veneziani costruivano lussuose ville sul Brenta dove  il superfluo era indispensabile, i “potenti” dei nostri giorni evadono il fisco,  dell’arricchimento illecito ne fanno un vanto, si circondano di quanto più è immorale sbandierando la moralità e  con la presunzione di fare  apparire il tutto  normale.  Quindi,  nulla è cambiato se non la forma.
 A parte le divagazioni personali : ma come sono le stanze della monumentale Villa Pisani?  
Non tutte sono aperte al pubblico e quelle visitabili sono  ambienti ricchi, spaziosi, finestre dalle vedute spettacolari . Alcune in stile impero sono affacciate sul Brenta.  Mobilio d’epoca intarsiato, laccato veneziano, tappezzerie pregiate dalle lavorazioni finissime, poltrone, sedie imbottite, vi è persino la sala dei tavolini con tavoli di diverse  dimensioni e cassettini a scomparsa impensabili,   tendaggi dalle stoffe preziose, quadri, dipinti, caminiere a specchio, lampadari e  ceramiche artistiche. Inoltre imponenti ed elegantissimi  letti che sono dei veri e propri ambienti dentro l’ambiente: da favola , grandioso il letto di Napoleone  con baldacchino e recante incisa la sua iniziale!
(Non ho visto stanze destinate alla servitù).
Da rilevare che le guide turistiche  scrivono che molto è andato perduto, per esempio dei saloni alla turca, alla cinese, alla persiana non resta quasi nulla e  anche il parco è stato molto alterato e impoverito.
La villa che si annovera fra le più importanti regge europee, si presenta con un corpo centrale  di ispirazione palladiana: una serie di cariatidi sostiene la balconata e semicolonne corinzie reggono cornicione, timpano e statue.
Internamente al parco, vi sono le scuderie , un percorso di siepi  definito  Labirinto,  una lunga vasca fiancheggiata da statue, un’ ideazione spaziale  di  Gerolamo Frigimelica, l’architetto che progetto l’intero complesso.   E poi  la collinetta archeologica , l’esedra,  la ghiacciaia, la limonaia, etc. etc.  Bellissime anche  le maestose cancellate  in ferro battuto che racchiudono il parco.
 
affresco di G.B. TIEPOLO
Ma in tanta grandiosità e magnificenza ciò che ha impregnato piacevolmente la mia anima scatenando  la maggior emozione  è  stato l’affresco che decora il soffitto a  volta del salone del ballo:Gloria di casa Pisani di G.B. Tiepolo , un vero gioiello di notevoli dimensioni dipinto fra il 1760-62. Per realizzarlo Tiepolo  dovette lavorare  sorretto da  un’impalcatura per 76 giornate. L’apoteosi della famiglia Pisani. Ho carpito l’azzurro, l’ho fissato nel cuore : dentro di me  l’azzurro dipinto dal Tiepolo.
Questo affresco è l’ultima opera italiana del grande pittore e costituisce  “ la ricapitolazione dell’arte tiepolesca , stupenda per la qualità degli  scorci, per la capacità di dare un senso unitario all’eterogeneo campionario di allegorie e di persone “vere”, per il rigoroso equilibrio della composizione e per la magnifica sinfonia di luce e di squillanti colori”.

Conclusione: Stra e Villa Pisani  sono assolutamente meritevoli di  una visita senza predilezione per la stagione.

Come si raggiunge:
da Padova: Statale n° 11 direzione Venezia
(subito dopo il centro di Stra);
da Venezia: Statale n° 11 direzione Padova
(subito dopo il centro di Fiesso d’ Artico);
dall’ Autostrada A4: uscita Padova Est, direzione Ponte di Brenta.
Uscita Dolo, direzione Padova
 
Sala dove avvenne incontro fra Hitler e Mussolini

4 Novembre 2010- Yvonne

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