sabato 2 marzo 2019

ORTA SAN GIULIO e la sua PERLA


ORTA SAN GIULIO e la sua PERLA

-          Ciao, come stai?
-          Bene, e tu?
-          Ti andrebbe di  vederci?
-          Si, perché non organizzare qualcosa anziché lasciar volare via il tempo sterilmente ?
-          Si, il tempo è prezioso e per rimanere sedute dinanzi a una pizza o un caffè ci saranno giorni futuri…
-          Ebbene potremmo andare fuori Milano, io ho una meta che m’attrae da diverso tempo… Qualche anno fa andai a vedere il film La corrispondenza di Tornatore e molte scene erano ambientate a Borgo Ventoso sul Lago D’Orta. Borgo Ventoso è un nome di fantasia, il film in realtà è stato girato sull’Isola di San Giulio.

E così ci siamo incontrate e in auto ci siamo dirette ad Orta San Giulio sul LAGO D'ORTA.
Arrivate fuori dal borgo, nei pressi della magnifica Storica Villa Crespi, sicuramente nota a chi s’interessa di cucina e chef stellati poiché ospita un Relais di Lusso  e un Ristorante  di Antonino Canavacciuolo, abbiamo parcheggiato l’auto e a piedi ci siamo incamminate, scendendo,  verso il centro di Orta San Giulio che si trova adagiato sull’estremità  occidentale del promontorio che, dalla riva orientale, si spinge nel lago.
Villa Crespi
Da subito il fascino del luogo ci ha letteralmente catturate .
Il  viale alberato prospicente il lago che conduce al centro del grazioso borgo regala panoramiche da cartolina e in giornate luminose come queste, in cui  ragnatele di nuvole bianche si riflettono nello specchio d’acqua, si ha l’illusione di trovarsi dinnanzi a un quadro di un estroso pittore.

L’abitato si sviluppa  lungo la via via Giovanetti, ai cui lati si assiepano diversi palazzi nobiliari  alcuni dei quali con  caratteristici cortili interni.


Il cuore del borgo è un piccolo gioiello: una bella piazza – Piazza Motta - quasi semi-circolare lambita in parte dalle acque del lago e in parte delimitata da bar, ristoranti ed edifici di straordinaria eleganza. E proprio dinnanzi alla piazza si esibisce in tutta la sua bellezza l’isola di San Giulio, il famoso “Borgo ventoso”.
Passeggiare per i viottoli è molto piacevole: tutto è molto curato, pulito ed è facilmente immaginabile che nei periodi di primavera inoltrata quando la vegetazione è in piena esplosione, Orta San Giulio, diviene un grande giardino.
Diverse sono le Chiese fra le quali la parrocchiale di Santa Maria Assunta rappresenta uno splendido esempio tardo barocco .

Ai lati della scalinata che conduce alla Chiesa si affacciano splendidi palazzi, proprietà private non visitabili.


Anche l’edificio che ospita l’amministrazione comunale con i suoi giardini regala scorci di grande fascino ambientale.




Nel pomeriggio ci siamo imbarcate su un traghetto ( dalle ore 14- frequenza ogni 30 minuti) e in una decina di minuti di navigazione abbiamo raggiunto l’Isola, un tempo cuore religioso e politico di tutto il piccolo stato della Riviera di San Giulio retto dal Vescovo di Novara dall’alto medioevo sino alla fine del XVIII secolo.

Alcune guide turistiche riportano che l’Isola è uno dei luoghi più suggestivi e carichi di storia di tutta l’Italia settentrionale.



Abbiamo visitato la Basilica dedicata al Santo, che appartiene a una delle più antiche ed importanti chiese della diocesi, la cui edificazione iniziale risale al IV secolo, poi restaurata ed ampliata nei secoli X-XI per volere di Guglielmo da Volpiano, nato proprio sull’Isola.



L’opera più importante è l’ambone del XII secolo interamente scolpito e raffigurante fra l’altro anche l’abate Guglielmo da Volpiano.
Abbiamo percorso per ben due volte l'intera via del Silenzio, in silenzio quasi timorose di disturbare la solennità del luogo con il semplice scalpiccio.

Facciate delle case, come fossero tetti


Ritornate in Piazza Motta abbiamo di nuovo contemplato la magica isoletta  lambita dalle placide acque 

e poi abbiamo intrapreso il percorso in senso contrario a via Giovanetti, fiancheggiando continuamente il lago, per tre o quattro chilometri e siamo ritornate a Villa Crespi.

Davvero una splendida giornata!
  

Marzo 2019 - Yvonne

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