lunedì 25 marzo 2019

LE PETIT PRINCE ovvero IL PICCOLO PRINCIPE


LE PETIT PRINCE ovvero IL PICCOLO PRINCIPE
Antoine de Saint-Exupéry



Nella mia città c’è un ciclo di incontri denominato “ VENERDI  PSICOLOGICO” in cui  degli Psicoterapeuti  a turno affrontano e sviluppano varie tematiche come ad esempio ottimismo, la colonna sonora della vita, l’ottimismo come renderlo una pratica quotidiana, etc. etc.
Venerdi scorso il tema era Il piccolo principe, l’essenziale è invisibile agli occhi”.

Ebbene sono arrivata con qualche minuto di ritardo, la sala era gremita e confesso che per un attimo ho provato stupore nel vedere scorrere sullo schermo le pagine del libro pubblicato nel 1943 e che ancora oggi rientra fra i  più venduti nel mondo : IL PICCOLO PRINCIPE.
Dopo pochi minuti ho compreso la motivazione.
Un libro che certamente  tutti abbiamo letto al tempo in cui andavamo a scuola  e del quale è pure stata fatta la trasposizione cinematografica: una fiaba sempre  di grande attualità.

L’autore
Nasce a Lione il 29 giugno 1900 e nel 1921 dopo aver conseguito il brevetto di pilota inizia a lavorare per diverse compagnie aeree e a scrivere.
Il suo primo libro fu Corriere del Sud pubblicato nel 1928.
Nel 1938 tentò di stabilire il record di volo da New York alla Terra del Fuoco, ma il suo aereo si schiantò al suolo poco dopo il decollo.
Il 31 luglio del 1944 era partito dalla Corsica per Grenoble sempre in aereo per un volo di ricognizione, ma scomparve e venne dato per disperso.
Alcuni suoi libri uscirono postumi: Lettere di gioventù, Taccuini E Un senso della Vita.

IL PICCOLO PRINCIPE è un libro a me molto caro,  tanto che lo possiedo sia in Francese  che in Italiano e che più volte ho ripreso fra le mani anche solo per riprendere passaggi che a volte ricordavo confusamente.
La trama  quasi banale è una favola, ma una splendida favola densa di significato e si presta a diversi livelli di lettura: uno molto semplice adatto ai bambini e un altro molto profondo riservato agli adulti.
Comunque non mi dilungo a raccontare la favola e rubo parole che altri hanno scritto in tal proposito e le riporto qui di seguito:
“ E’ un racconto fantastico, di quelli che vanno letti e riletti nei momenti più travagliati della nostra vita e che aiutano a riflettere sul significato delle cose”.

Nell’incontro a cui ho partecipato  lo psicoterapeuta partendo dal dialogo fra il piccolo principe e la volpe,  si è addentrato nella complessità delle relazioni in genere,  - amore, amicizia, etc.
Da un incontro può nascere un grande amore, una grande amicizia, ma occorre tempo.
Ogni relazione deve maturare e per maturare occorre che gli attori investano del tempo, ma spesso gli attori non lo sanno fare.

L’essenziale non si vede eppure in molti si sentono in dovere di esprimere giudizi su ciò che appare.

Marzo 2019- Yvonne

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