domenica 15 novembre 2020

IL CASTELLO DI DONNAFUGATA - Provincia di RAGUSA

 

IL CASTELLO DI DONNAFUGATA 

Collezionando ricordi





 

Anche se l’autunno si sta esibendo in tutta la sua magnificenza, fra poco più di un mese sarà inverno. Un inverno che si preannuncia letargico poiché anche noi, come  le marmotte, dovremo stare dentro le nostre tane, ovvero dovremo stare in casa il maggior tempo possibile.

Le piste da sci chi vive distante dalle montagne le vedrà sulle foto  scattate negli  anni passati e pure le spiagge: chi non vive  nelle zone di mare,  le potrà soltanto ricordare.

In ogni caso, bando al catastrofismo,  perché la pandemia finirà e sicuramente tutti noi riprenderemo a spaziare.


La mia collezione di ricordi l’ho incrementata  a ottobre con la breve vacanza in Sicilia ed  ora, sto cercando di protrarre il godimento di quei giorni il più a lungo possibile, perché m’aiuta ad attraversare questo tempo particolare.


 Al CASTELLO di DONNAFUGATA, una sontuosa dimora nobiliare fra lo stile gotico veneziano e il tardo rinascimentale, distante  da Ragusa soltanto una quindicina di chilometri, vi ho trascorso una gran bella mattinata.

Dalle informazioni turistiche risulta che  inizialmente era una torre duecentesca mentre successivamente il Senatore del Regno  Barone Corrado Arezzo, fece ampliare la struttura preesistente  sino a  farla divenire una bellissima dimora gentilizia.

Il Barone Corrado Arezzo, nato a Ragusa Superiore nel 1824 e morto a Donnafugata nel 1895 oltre ad essere un politico, era un uomo affascinante,  dai gusti raffinati , amante dell’arte e dell’architettura e trasformò il Castello in uno dei luoghi più importanti della zona di vita mondana. Il Barone era noto anche per il suo carattere gioviale: si divertiva e faceva divertire i suoi ospiti con burla e scherzi.




 Il Castello è indubbiamente pregevole, occupa uno spazio di 2500 mq ed è composto da una sequenza di 122 stanze, anche se visitabili sono soltanto 28, immerso in un parco spettacolare  di circa otto ettari con alberi di diverse specie mediterranee ed esotiche.


Il nome Donnafugata deriva dall'arabo "Ain-jafat" e significa "Fonte di salute". Una leggenda narra comunque, di una donna che prigioniera nel Castello riuscì a scappare. Si tratterebbe della regina Bianca di Navarra che venne rinchiusa, dal perfido conte Bernardo Cabrera, signore della Contea di Modica, in una stanza dalla quale riuscì a fuggire attraverso le gallerie che conducevano nella campagna che circondava il palazzo. Da qui il nome dialettale "Donnafugata", cioè "donna fuggita". Da GuidaSicilia


 Il Castello di Donnafugata è pure un luogo imperdibile per gli amanti del Commissario Montalbano,  poiché il castello nella fiction funge da dimora di un boss mafioso.

Luca Zingaretti – Salvo Montalbano,  sicuramente ha subito il fascino del luogo poichè nel Castello di Donnafugata è stato celebrato il suo matrimonio. 

Mi fermo qui ed inserisco qualche foto. 

Novembre 2020- Yvonne Pelizzari


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