LA GIOIA DI VIVERE
(La felicità si associa con il potere mentre la gioia si lega a
saggezza
Filosofia significa amore del sapere o della conoscenza, cui è solito
giungere il saggio)
“ LA GIOIA DI VIVERE”
apparentemente un titolo banale anche se indubbiamente richiama l’attenzione
perché ritengo che tutti, ma proprio tutti vorremmo vivere la vita con gioia.
Non solo, se la gioia di
vivere fosse in vendita non vi è dubbio che faremmo la fila per acquistarne anche solo una piccola porzione.
LA GIOIA DI VIVERE comunque
io l’ho acquistato in Edicola poiché ogni venerdi con il Corriere della Sera
esce un volume di Andreoli – complessivamente saranno 26.
Vittorino Andreoli con
questo libro intende infondere in chi lo legge una grande speranza perchè “ LA GIOIA LA SI FA. LA SI COSTRUISCE SU
MISURA DI CIASCUN UOMO E DI CIASCUNA ESISTENZA”.
Sia chiaro che non si tratta di un manuale d’ istruzioni, per cui
nessuno si illuda che arrivato all’ultima pagina possa aver raggiunto l’obbiettivo.
Il libro vuole essere
d’aiuto a farci raggiungere un’esistenza
gioiosa, ma per raggiungerla occorre
impegno e Andreoli in qualità di psichiatra di fama internazionale,
attraverso analisi e studi scientifici, ci supporta ad intraprendere il lungo
viaggio dentro di noi.
Non solo, ci fornisce
elementi molto interessanti e utili per farci
comprendere ciò che ci circonda:
“La nostra è una società disarmonica e la dissonanza
deriva proprio dall’incapacità di perseguire un organico equilibrio”
Infatti noi viviamo in un tempo nuovo, in cui la
tecnologia ha prepotentemente imposto una stile di vita alquanto logorante. Inoltre ci piovono in testa valanghe di informazioni incomplete, manipolate e noi per stare in equilibrio
dobbiamo essere sufficientemente “armati” da poterci difendere.
E non è “cosa
facile”.
Basta pensare che FB
contiene un numero indicibile di profili falsi aventi l’obbiettivo di divulgare
informazioni per veicolare le opinioni , creare contrapposizioni e favorire taluni anziché altri.
A pag. 88, Andreoli scrive . “ E’ sconsolante verificare come nel nostro Paese si sia uccisa la
libertà e come i cittadini, invitati a votare i loro rappresentanti politici,
optino sempre per uomini nefasti che hanno contribuito a fare dell’Italia una
cloaca immorale, scegliendo chi, senza alcun pudore, mostrava le proprie
perversioni e la propria stupidità……
La politica che secondo Platone, doveva promuovere
la felicità di tutti….oramai si è trasformata in un’enorme malattia, che ha
annullato persino le espressioni più elementari della libertà”.
Trattandosi di un saggio,
non vi è una trama bensì più capitoli raggruppati in quattro parti:
-
Le due grandi WELTANSCHAUUNGEN ( Welt significa
mondo, Anschauung visione-concezione)
-
Anatomia delle visioni del mondo
-
Patologia delle visioni del mondo
-
Promuovere la visione del mondo della gioia
Mi limito a trascrivere alcuni stralci:
-
Mi pare che la
contrapposizione stia, da un lato, nel percepire la straordinarietà
dell’esser-ci e, dall’altro, nel percepire il
dramma dello scomparire, del non esser-ci più. In entrambi i casi il vivere ha una connotazione positiva.
-
Tullio
Cicerone…come Epicuro, riconosce nella filosofia la disciplina da cui è
possibile trarre i giusti insegnamenti per vivere, gli unici che permettono di
superare senza difficoltà ogni pericolo dell’esistenza….
-
(A proposito
di vecchiaia) – “non colle forze e colla
velocità o con l’agilità del corpo si compiono le cose grandi, ma col senno,
coll’autorità, col far valere le proprie opinioni; e di tutto ciò per solito la
vecchiezza non solo non è privata, ma arricchita”.
-
Occorre sapersi
ritirare molto anche in sé; infatti la frequentazione di persone dissimili
turba il buon equilibrio raggiunto, rinnova le emozioni ed esaspera ciò che
nell’animo è ancora debole e non pienamente guarito. Tuttavia queste condizioni
vanno mescolate e alternate, la solitudine e la compagnia…..
-
L’inconscio è
visibile sotto l’ingrandimento dell’analisi psicoanalitica…
-
Vivo in una società impazzita, istupidita….il
successo è un adattamento all’altro, accettato e finalizzato al denaro…..Non si
accetta che la bellezza svanisca: quindi ci si maschera e con l’aiuto del
chirurgo plastico si cambiano, massacrandole, parti del proprio corpo, così si
comprano le forme che i modelli di bellezza richiedono in quel momento, pronti
a rubarne altre quando la moda cambia. Una bellezza di superficie, perché si
colloca soltanto sulla cute, sulla parte visibile di una persona. L’uomo viene
ridotto alla cute e alle sue forme.
-
La fragilità è
un’espressione della condizione umana, incide certamente sulle visioni del
mondo di chi vuol essere potente e chi percepisce di essere semplicemente
fragile, cioè limitato.
-
Il potere è una
patologia, una malattia sociale: la fragilità è una condizione dell’uomo che
vive nel mondo.
-
La verità è un’ombra
che si deve sempre rincorrere senza mai avere la certezza di averla raggiunta.
-
Gli eroi , come
suggerisce Brecht, compaiono quando l’uomo si perde e le società e il mondo
sembrano crollare.
-
L’interiorità della donna fa pensare a un territorio più vasto e persino
sconfinato rispetto a quello maschile.
-
… E la vita non
è chiusa soltanto dentro il soggetto che nasce, ma è insita nell’ambiente in
cui egli nasce.
-
Le domocrazie moderne sono delle oligarchie e talvolta delle pure formalità, delle maschere
della tirannia. Anche nei sistemi così detti democratici esiste un potere che
legifera e un potere per il quale le leggi sono promulgate. La dimostrazione
più tangibile è che i rappresentanti del popolo, se solo scendono in strada,
sono circondati e difesi dalle guardie personali, che impediscono un qualsiasi
contatto con la gente. Espressione da una parte della paura dei potenti,
dall’altra del popolo che non li sopporta più e vorrebbe eliminarli……Gli
eletti domocraticamente, invece, hanno legiferato per sé una immunità , che
vuol dire il diritto di andare contro la legge e di non essere puniti. E’
lapalissiano che questa legge non è democraticamente estesa a tutti i
cittadini.
Mi
fermo qui aggiungendo soltanto che in sintesi si può vivere la vita nella “ gioia di vivere” oppure nella “fatica di vivere”. Leggendo questo
libro si potrebbe scoprire che la collocazione che ci si è dati sia errata.
Dal
mio punto di vista è un ottimo saggio: mi ha fornito elementi indispensabili per
meglio comprendermi e comprendere. Spero solo di riuscire a tenere in evidenza alcune riflessioni.
Indubbiamente è un libro che ha incrementato “ il mio conoscere-sapere”.
Certo non "pesante" ma neppure " divertente" e infatti per darne la giusta impressione concludo riprendendo ancora il pensiero che l'autore da ai suoi libri.
Indubbiamente è un libro che ha incrementato “ il mio conoscere-sapere”.
Certo non "pesante" ma neppure " divertente" e infatti per darne la giusta impressione concludo riprendendo ancora il pensiero che l'autore da ai suoi libri.
"I miei romanzi sono tragici, finiscono sempre con una morte, e non solo per la consapevolezza che qualsiasi vita umana si chiude con la morte, che la cancella e la deride, ma anche perchè scrivendoli volevo contrappormi ai romanzi di successo, storiella rosa a lieto fine.Il risultato è che i miei romanzi sono letti di meno, mentre gli altri sono consumati avidamente perchè soddisfano il desiderio di evasione, che è come dire entrare nella stupidità per evadere dalla stupidità" .
Questo comunque non è tragico.
Questo comunque non è tragico.
Gennaio
2019- Yvonne
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