domenica 27 gennaio 2019

NON LASCIARMI - KAZUO ISHIGURO


NON LASCIARMI




Mentre consumavo il mio tempo fra gli scaffali-libreria della FELTRINELLI in piazza Duomo, gli occhi si sono fermati sulla copertina di un libro  raffigurante una bella ragazza dai capelli rossi scompigliati  dal vento . Sullo sfondo una verde declivio e un albero solitario ineludibilmente piegato da forti raffiche ventose. Il titolo: “ NON LASCIARMI “.
Sulla fascetta rossa la scritta : PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2017.
Nonostante ciò, l’autore KAZUO ISHIGURO , nome quasi impronunciabile , per me non era altro che un illustre sconosciuto.

Ebbene,  il fatto che Kazuo Ishiguro fosse per me sconosciuto (  e comunque avesse vinto il premio Nobel), mi fece sentire obbligata a leggere il suo romanzo, proprio per conoscerlo.

Non  me ne sono assolutamente pentita perché NON LASCIARMI è davvero un bel romanzo la cui trama alquanto insolita e inquietante mi ha notevolmente coinvolta e in pochi giorni l’ho terminato nonostante fosse assai corposo con 291 pagine scritte fitte,fitte.

Sintesi di trama

Nel collegio “ Hailsham”  immerso nella splendida campagna inglese vivono dei ragazzi che sebbene non siano orfani, non hanno una famiglia, quindi non hanno genitori e neppure fratelli o sorelle. Crescono tutti assieme in questo strano collegio dove un gruppo di tutori si occupano della loro crescita e formazione.
Fra tutti ce ne sono tre : Kathy, Tommy e Ruth che fin da piccolissimi amano stare insieme e nel tempo si stabilisce fra loro un forte legame, una grande amicizia.
I giorni passano e sembra che la loro vita sia programmata da qualcuno che non si vede.
Studiano, suonano, vengono educati ai sentimenti, all’intimità,  dentro un mondo lontano da qualsiasi altro mondo, dove comunque si sta bene nonostante si percepisca che non sempre sarà così.
Succederà qualcosa. Fra le responsabili del Collegio c’è MADAME, una signora  avvolta nel mistero che si comporta stranamente ma di lei gli altri educatori non parlano e non forniscono risposte alle  domande dei ragazzini che ogni tanto quasi con timore, esternano.
Non solo, questa strana signora sporadicamente prende i disegni dei ragazzi, le poesie e  tutto quanto di creativo loro danno vita e li porta via dicendo che sono  da destinarsi alla Galleria.
“Che Galleria sarà mai ?”  Viene  da chiedersi leggendo, ma nessuna spiegazione viene fornita….
In ogni caso i ragazzi cercano di fare del loro meglio poiché  desiderano che i loro lavori entrino a far parte della Galleria,...
Sempre sintetizzando:
in questo collegio vengono frequentemente utilizzate le parole “ donatore” e “assistente” e sembra proprio che il futuro di questi ragazzi sia quello di donatore e assistente……

Non vado oltre perché sebbene si tratta di un romanzo contenente una grande storia d’amore,  ha uno sfondo politico e visionario in cui  sgorga una realtà che non vorremmo mai vedere realizzata.  Quanto si narra  nel romanzo ci  induce a riflettere molto….
E personalmente, collegandomi ad alcune inchieste e documentari,  non ho certezza che nel mondo non si verifichi qualcosa di simile. Qualcosa di orribile che solo il pensarci mi toglie il respiro.

Riporto quanto scritto in quarta:

“ E’ uno di quei rari libri che agiscono sul lettore come lenti d’ingrandimento: facendogli pecepire in modo dolorosamente intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita”

Stralci ( solo per dare un assaggio dello stile letterario)

…La pittura, la poesia e tutto il resto, disse che rivelavano ciò che eravamo dentro di noi. Disse che rivelavano la nostra anima.

…sai, penso che qualche volta, quando si sta con qualcuno, è difficile vedere le cose chiaramente, come forse avviene per chi non è direttamente coinvolto.

Talvolta sono talmente immersa in me stessa che se inaspettatamente mi imbatto in qualcuno che conosco, è come se subissi una specie di shock e ho bisogno di un po’ di tempo per riprendermi.

L’enorme cielo grigio e i miei sogni a occhi aperti a tenermi compagnia.


L’autore:

E’ nato a Nagasaki ( e chi non ricorda questo nome unitamente a Hiroshima? ) nel 1954 e dal 1960 vive in Inghilterra. Nel 2017 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura.
Altre sue opere:
QUEL CHE RESTA DEL GIORNO
UN PALLIDO ORIZZONTE DI COLLINE
UN ARTISTA DEL MONDO FLUTTUANTE
GLI INCONSOLABILI
QUANDO ERAVAMO ORFANI
NOTTURNI
IL GIGANTE SEPOLTO.


Dicembre 2018- Yvonne

1 commento: