ELEANOR
OLIPHANT STA BENISSIMO
Gail Honeyman
Sono stata alquanto impegnata nelle settimane scorse,
ma poi sono sopraggiunti giorni leggeri in cui ho potuto riprendere fra le mani
i libri : in spiaggia circondata dalla bellezza paesaggistica che il lago offre
in questa stagione, estraniata da tutto, ne ho terminati due dei quali mi accingo a
scrivere le mie impressioni.
Il primo è un libro che mi è stato caldamente
suggerito da un’amica dal titolo ELEANOR
OLIPHANT STA BENISSIMO, opera prima di GAIL HONEYMAN, nata nel 1972 in Scozia e che io non conoscevo
nonostante le mie numerose frequentazioni in librerie. Premetto che trattasi di
un romanzo pubblicato nel 2017 che ha riscosso molto successo e successivamente pubblicato in 40 paesi e di cui il regista Harry Bradbeer ha curato la trasposizione
cinematografica.
Il romanzo è classificato narrativa rosa mentre il film che non credo andrò a vedere, rientra nel genere drammatico.
La protagonista del
romanzo è una ragazza: sin dalle prime pagine s’intuisce che è una persona alquanto
singolare dal passato, forse dall’infanzia complicata . Ha un lavoro ma con i colleghi ha solo rapporti convenzionali e fuori, non ha amici e amiche . Conduce una vita
insolita anzi anomala per una ragazza giovane e trascorre i week end in
compagnia di bottiglie di wodka finchè un giorno casualmente vede un musicista
e se ne innamora, auto- convincendosi che costui è l’uomo della sua vita. Da
quel momento inizia per lei un processo personale di trasformazione: decide di
andare dal parrucchiere, curare l’estetica senza trascurare l’ abbigliamento. Nel contempo incontra Raymond, il nuovo
tecnico giunto in azienda a cui lei si rivolge per risolvere i problemi
informatici e con il quale instaura un rapporto di amicizia, soprattutto a
seguito di un incedente di cui entrambi sono testimoni e soccorritori.
La storia di per sé,
secondo me è banale, ma l’arricchimento
apportato al romanzo è dovuto alle riflessioni che la ragazza elabora dinanzi
ad ogni circostanza.
La lettura comunque scorre
lenta, a tratti l’ho trovata noiosa anche se non nego che da subito ho
stabilito che sarei arrivata fino alla fine, soprattutto incuriosita dal voler
conoscere le motivazioni che hanno creato un personaggio come Eleanor Oliphant, che fra l'altro non era neppure il nome avuto alla nascita.
Ovviamente alla fine si
scopre, come spesso accade, che tutto inizia dall’infanzia e il rapporto con i
genitori è determinante nella vita adulta.
Lo consiglio?
Non saprei,
indubbiamente non è il mio genere e ancora una volta, mi sono detta che i libri
molto acclamati spesso deludono perché creano forse troppe aspettative .
Il testo è stato
tradotto dall’inglese: in ogni caso, dal mio punto di vista, mi è sembrato uno stile narrativo alquanto
semplice. Ma forse trattandosi di narrativa rosa, così era richiesto.
Agosto 2022- Yvonne Pelizzari
Ottima recensione, come sempre. Il punto interrogativo, in questo caso, è d'obbligo. Io è sicuro che non lo leggerò...
RispondiEliminaBuongiorno Barbara, ho inserito questa recensione nel gruppo IL PASSAPAROLA DEI LIBRI....ho dato inizio a una discussione a cui sono intervenuti numerosi e i pareri sono del tutto discordanti. Alcuni scrivono che è bellissimo, particolare, etc...altri non sono riusciti a terminarlo. Personalmente dopo aver letto questo ho iniziato CARO PIERPAOLO di DACIA MARAINI e affermo che il coinvolgimento è stato immediato.
RispondiElimina