domenica 27 dicembre 2020

LE ALI DEL RITORNO - Rita Frattolillo

 

LE ALI DEL RITORNO

Rita Frattollillo


Il titolo mi aveva incuriosita, l’avevo quindi ordinato direttamente all’autrice ed alcuni giorni fa ho terminato la lettura. Una gran bella saga famigliare che mi ha notevolmente coinvolta ed ha instillato in me il desiderio di approfondire la conoscenza del Molise, la regione d’origine della famiglia in argomento.  Le vicissitudini comunque non si svolgono unicamente in Molise poiché si tratta di “una famiglia in movimento”.  Ne sono teatri di vita anche una bella villa del casertano e  Roma dove la famiglia si  trasferisce per diversi anni, dovendo affrontare le problematiche ben note a chi lascia il paese per stabilirsi in una grande metropoli.

(Non da ultimo, superate le problematiche, un eventuale ritorno al paese diventa ancora maggiormente problematico).

Io ritengo   sia irrilevante addentrarsi nella trama  poiché le storie familiari sono sempre assai complesse e l’interesse del lettore scaturisce dalla capacità dell’autore di esporre i fatti.

Pagina dopo pagina ho imparato ad amare Livia dapprima mamma e poi nonna , ma sempre donna di  cultura.

 Per lei la letteratura è sempre stata simile a una religione. Convinta dello stretto legame tra lettura e scrittura, aveva sempre coltivato entrambi perché se la scrittura è un modo per frugare nella vita – propria o immaginata –con la conseguenza terapeutica di mettere a nudo le proprie ferite, la lettura permette di penetrare in altri mondi, facendo volare sulle ali della fantasia”.

 E poiché è  in funzione della  cultura e delle conoscenze acquisite che ciascuno di noi affronta il quotidiano, Livia è stata davvero ammirevole.

L’autrice ha riservato alle ultime pagine la sorpresa del tutto disattesa di Mohammed, di cui volutamente non rivelo nulla, poiché suggerisco la lettura di LE ALI DEL RITORNO, titolo assolutamente attinente al contenuto.

Personalmente ho molto apprezzato sia lo stile letterario “colto” ed elegante, sia l’impianto narrativo: la storia è raccontata dalla nipote prediletta di Livia dalla quale ha avuto in eredità “le sue carte”, i diari.   

Infine, in alcuni passaggi,  ho ritrovato similitudini con la storia della mia famiglia seppure di origini  molto diverse e considero questa lettura molto utile perché il confronto solitamente porta arricchimento ed ancora:  i sentimenti non si diversificano da luogo a luogo .   Meridione, settentrione o Italia Centrale: cambiano soltanto usi e costumi.

Che altro aggiungere: Complimenti a Rita !  

Stralci:

-          Nutrirsi di cultura significa vivere davvero ed essere liberi dentro

-          Si può esistere senza arte, ma senza di essa non si può vivere.

-          La vita mi ha spiegato i libri che ho letto, ma sono stati i libri a farmi rintracciare

      piste smarrite.

 

Dicembre 2020- Y. Pelizzari


1 commento:

  1. Ciao, Yvonne! Le tue parole così incisive e profonde confermano quanto scriveva Pennac:"Quando una persona dà un libro, la prima cosa che facciamo è cercarla tra le righe."
    Per me è stato un vero piacere leggerti anche perché hai saputo cogliere benissimo il lato più nascosto e segreto di me, persino le nuances!
    Il tuo commento, fresco di lettura, mi conferma pure che un libro, un romanzo, se ha davvero qualcosa da dire, non invecchia mai...Grazie ancora, e Auguri per il Nuovo Anno, con la speranza che sia davvero...nuovo!

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