martedì 5 gennaio 2021

NOLEDO- I borghi di SAN SIRO ( Lago di Como)

 

NOLEDO- I borghi di SAN SIRO ( Lago di Como)


Via Nole


Noledo - panoramica ripresa dalla carrozzabile

Raggiungere NOLEDO in auto partendo dalla Chiesa di Santa Maria ci si impiega al massimo quindici minuti, andandoci a piedi  e percorrendo lo stesso itinerario ci si può impiegare anche un’ora ma  il piacere che ne deriva è incomparabile. Oltrepassato il bivio per entrare in Lucena, la strada intraprende un percorso boscoso e se si è fortunati, oltre ai cinghiali si possono vedere anche i cervi, mentre con gli scoiattoli sono incontri frequenti, pure in inverno,  poiché quest’ultimi piccoli roditori  non vanno  in letargo e  con il freddo si limitano soltanto a ridurre la loro caratteristica vivacità.Il tratto di strada in argomento, assai pianeggiante, nella bella stagione è prevalentemente ombroso per la folta vegetazione,  mentre in inverno consente di godere panoramiche del lago davvero spettacolari.

Andando a Noledo

( Doveroso specificare che esiste anche un altro itinerario per raggiungere Noledo, ossia percorrere la vecchia mulattiera che da Santa Maria passa attraverso le frazioni).

Superato il borgo di Gallio, si arriva a Noledo ed il confine fra i due borghi è definito da un ruscello : immediatamente dopo l’ultima casa di Gallio, un cartello  collocato su di un argine  reca la scritta Noledo. Se non fosse per il cartello non ci si renderebbe neppure conto che si tratta di due borghi diversi poiché case costruite in questi ultimi decenni  fiancheggiano la strada  in successione.

ex- scuola

La prima costruzione che s’incontra sulla sinistra appartenente al borgo originale è la ex- scuola elementare: un bell’edificio completamente rimaneggiato ed attualmente  destinato  ad  usi  diversi a causa di numero insufficiente di alunni. Negli anni addietro era una scuola notevole con le  cinque classi poiché vi affluivano i bambini delle frazioni sovrastanti oltre a quelli di Soriano, Lucena, Gallio.

Immediatamente dopo la ex-scuola scorre la Valle di Noledo, un bel torrente dalle acque saltellanti , e  sulla destra, fra edificazioni più recenti si distingue una casa  pure ben rimaneggiata dalle facciate con pietre a vista recante  il cartello “Via Noledo di Sopra”.

Qui,  diversi anni fa,  c'era la “Bottega del Nuto” e penso che ancora in molti se la ricordano. Era una bottega tipica degli anni sessanta, ma credo esistesse già da molto prima,  in cui ci si poteva rifornire di qualsiasi cosa: dal pane appena sfornato, alle scarpe e persino all’elastico per le mutande.

Alle ragazze d’oggi sicuramente sembrerà strano sentire parlare d’elastico per le mutande, ma sino a qualche decennio fa,  le mutandine non erano tanto graziose come ai giorni nostri, bensì erano indumenti proprio basici: prevalentemente in cotone a costine sottili bianco o nero  avevano un elastico  che con i lavaggi perdeva l’elasticità. Ebbene anzichè buttarle era uso comune sostituire l’elastico: tutte le mamme lo sapevano fare e si tenevano nel cestino del cucito varie metrature di elastici, acquistabili per l’appunto, anche nella Bottega del Nuto ( diminutivo di Benvenuto).

Inoltre un figlio del Nuto con due bellissimi muli da soma, nei mesi di luglio e agosto, con le ceste cariche di pane, effettuava la consegna a domicilio a coloro che si trasferivano per periodi più o meno lunghi, nelle cascine  dei  monti.

Oggi  NOLEDO come tutte le altre frazioni di San Siro  si è esteso con nuove edificazioni nei pressi della carrozzabile e per addentrarsi nel “borgo vecchio” occorre intraprendere la mulattiera Via Valle di Noledo e poi ancora Via Nole.



 In Via Nole ci si trova  proprio  nel nucleo antico: un filare di case in pietra, con scale esterne sempre in pietra e ingentilite da poggioli e terrazzini ed alcune ancora con porte in legno semplici e originali. Quindi altre case sparse, poche. Alcune ben ristrutturate, altre in attesa di “soccorso” ed  all’incirca nel centro, solitario ci sta un bel lavatoio, interamente coperto, ma purtroppo alquanto malandato

Lavatoio

Il territorio di Noledo  non è  pianeggiante ma comunque non mancano piccoli appezzamenti coltivati ad orti e giardini.


Nel borgo a poca distanza  l’una dall’altra ci sono pure due fontane , le solite presenti ovunque, dove s’andava a prendere l’acqua quando ancora le abitazioni ne erano sprovviste .Queste sono datate 1935 e su di una, ho notato un’effige da cui mi è parso distinguere una mano che racchiude una mazza da lavoro.




Mi sono soffermata  ad osservare e mi sono convinta che  questa effige debba avere un significato poiché molti  abitanti di Noledo  portano cognome “ Mazza”. Forse l’effige vuole significare che gli abitanti di Noledo erano grandi lavoratori? Forse muratori? O forse altro? Chissà se qualcuno, leggendomi,   soddisferà la mia curiosità?

Mi sono  addentrata in ogni angolo anche in presenza di qualche chiazza di neve ghiacciata, rimasuglio della nevicata di fine dicembre, ma le stradine vuote non mi hanno consentito di scambiare nessuna cortesia. Silenzio interrotto soltanto dal fragore delle acque del torrente che scorre poco distante le case. Ho incontrato  un bellissimo micio dal pelo rosso che mi ha seguita per un breve tratto mettendosi poi in posa per farsi fotografare .


Panoramiche da Noledo

In breve : NOLEDO non si differenzia molto da altre frazioni di San Siro, ma comunque offre prospettive  impareggiabili: la vista può spaziare dalle montagne della Valtellina  sino quasi a LECCO. Inoltre gode di una posizione molto soleggiata e ciò non è trascurabile perché aprire le finestre ed sentirsi inondati di luce e di sole è molto piacevole.

Gennaio 2021- Y. Pelizzari

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