martedì 28 luglio 2020

COME UN RESPIRO - FERZAN OZPETEK

COME UN RESPIRO 


“Trovare il vero amore è una fortuna che ti capita una sola volta nella vita. E spesso, non è nemmeno una fortuna, ma una maledizione. Tu sai di cosa parlo. Una irresistibile maledizione.”

I sentimenti sono irrazionali e  misteriosi nonostante la psicoanalisi si prodiga per individuarne radici e motivazioni ed io, pur senza mai averlo incontrato, mi ritrovo innamorata di Ferzan Ozpetek.

Ovviamente si tratta di un amore non corrisposto, ma ugualmente appagante perché ogni qualvolta  il regista turco termina una sua opera, corro felicemente al cinema fiduciosa di trascorrere un paio d’ore emozionanti. Da qualche anno scrive pure libri ed io,  in qualità di lettrice instancabile, non ne perdo alcuno.

Quest’anno è stato un anno fortunato, mi ha fatto due regali.

Pochi giorni prima che iniziasse a diffondersi il covid 19 ho assistito alla proiezione della sua ultima fatica cinematografica “ LA DEA FORTUNA”,  che ho trovato davvero coinvolgente ed emozionante  sia come trama, sia come ambientazione e sia come colonna sonora ( Luna diamante- Mina /Ivano Fossati).

Invece a Giugno, dopo il lockdown  passeggiando per le vie di Como, passando dinnanzi ad una libreria sono stata catturata da un libro sulla cui copertina erano raffigurati due volti di donna che osservando bene poteva essere benissimo una sola donna  ripresa di fronte e di profilo .

Ho guardato il titolo. “ COME UN RESPIRO”  - FERZAN OZPETEK.

Senza il minimo tentennamento sono entrata e in un baleno sono uscita con il libro fra le mani dopo aver saputo dalla commessa che rientrava fra i più venduti del momento.

 Il richiamo, la curiosità  erano troppo forti per cui il libro non poteva stare in libreria in attesa d’essere letto e  due giorni dopo  la pagina numero 155 , l’ultima, era terminata.

 “Come un respiro”  è il terzo libro che il regista ha pubblicato e forse è il migliore.

Assaggio di trama

 La storia vede come  protagoniste principali  due sorelle che,  per motivi che non si comprendono fino alla fine del romanzo, si separano nonostante siano legate  da  un sentimento molto profondo.

La maggiore, Adele,  si sposa e rimane in Italia, mentre l’altra minore di due anni, quasi fuggendo se ne va via. Arrivata alla stazione di  Venezia s’informa sul primo treno in partenza e  così  sale sull’Orient Express  per poi  scendere ad Istanbul dove vive un amico che l’aiuta ad ambientarsi.

La vita a Istanbul è affascinante ed Elsa si trasforma completamente adeguandosi al nuovo ambiente senza particolari difficoltà. L’amico la introduce nei salotti  “ bene” , la fa partecipare alle feste frequentate da “quelli che contano”  e dopo indecisioni varie,   Elsa cede al serrato corteggiamento di Ender,  un ricco mercante e  lo sposa . Mal sopporta il matrimonio, lei è uno spirito libero e,  dopo pochi mesi si separa però il matrimonio fallito,  le permette di costruirsi la sua fortuna sino a divenire lei stessa un’imprenditrice di successo, gestendo un hamman.

Un’attività molto inusuale per un donna  in Turchia. 

Non vado oltre perché la trama corre fra colpi di scena vari e l’intreccio sentimentale è complesso

Elsa scrive delle lunghe per la sorella Adele in cui racconta le vicissitudini della sua nuova vita, i sentimenti che prova, etc. etc… Lettere che Adele non leggerà mai.

C’è  un segreto  che ovviamente non svelo per rispetto dei lettori/lettrici future.

 Io mi sono molto appassionata alla storia in sé stessa,  ma avendo visitato Istanbul qualche anno fa, attraverso le pagine di Ozpetek,  mi sono ritrovata a rivivere le serate sul Bosforo, le cene in ristoranti incredibili,  lo shopping al Gran Bazar, ho persino udito la voce dei muezzin che richiamano i fedeli alla preghiera….E’ stato bellissimo.

Non trascurabili i cenni alle tradizioni.

Dal mio punto di vista è un gran bel romanzo e sono grata all’autore per averlo scritto e avermi regalato intensi momenti di lettura.

 Lo stile letterario rispecchia totalmente la personalità che l’autore in pubblico lascia trasparire: delicato, sobrio, libero da qualsiasi forma di pregiudizio e infatti nel romanzo non trascura la tematica omosessualità. Protagonisti, seppure senza particolare rilevanza, due giovani uomini regolarmente coniugati che improvvisamente scoprono di provare una forte attrazione.

Qualche stralcio

 A volte, il destino si diverte a tenerci sulle spine, come un amante distratto. Ma l’attesa può essere perfino più dolce dell’incontro: basta imparare a nutrire le proprie speranze.

L’amore può anche essere un nobile sentimento, ma se vuoi conoscere la passione, devi sporcarti. Immergerti nel fango, assaporare il gusto del peccato, osare il proibito. E anche tradire.

Ci sono amori per i quali non basta una vita intera e altri che bruciano in una notte. Non sto dicendo che i primi siano migliori dei secondi: è solo una questione di scadenza. Se non vuoi soffrire, devi conoscere i tempi.

Creare può fare molto male, ti scortica l’anima. Ma la bellezza di una poesia che celebra i sentimenti o di un dipinto che ritrae l’estasi di un desiderio, ripaga di ogni sofferenza: nulla è paragonabile a un’opera d’arte e alla gioia che ti dà quando la ricevi in dono.

 Luglio 2020- Yvonne


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