E’ già trascorso qualche
giorno dal rientro dalle Pelagie dove l’estate ancora era in pieno trionfo nonostante fosse ottobre avanzato ed io stento
a rassegnarmi che la vacanza sia davvero finita ed accettare che qui le foglie in
colorazione mutevole si apprestano a staccarsi dai rami.
Ne sono certa: io sono nata
al Nord per un errore del destino.
Il ricordo è comunque così nitido e vivo che sento ancora
sulla pelle la sabbia fine della spiaggia dei Conigli, sulle papille il sapore inimitabile
della briosche al gelato e dentro gli
occhi conservo panoramiche strabilianti.
Lampedusa e il suo
sortilegio, Linosa, la perla nera che fuoriesce dall’azzurro incredibile.
Linosa è raggiungibile partendo
dal porto di Lampedusa con l’aliscafo della Liberty Line che impiega un’ora
di navigazione.
Un’escursione che si
rivelerà sorprendente poiché questa isoletta la cui superficie misura solo 5,5
chilometri quadrati è molto diversa dalla sorella Lampedusa, ma non per questo meno affascinante.
Ben tenuta, ordinata,
casette colorate e piante di ibisco rigogliose.
Linosa con le sue rocce
nere è molto scenografica, a tratti evoca il paesaggio lunare.
Tre vulcani spenti, piscine
naturali, faraglioni e fichi d’india che fungono da muretti divisori delle
varie proprietà. A Linosa redditizia è la coltivazione delle lenticchie, un
specie rara e pregiata che viene utilizzata per il piatto locale , ossia una
tipica zuppa di lenticchie.
Linosa è nota anche per la
nidificazione delle diomedee che nel periodo delle migrazioni offrono spettacoli alquanto singolari. Inoltre con il
loro canto quasi inquietante a evocare il vagito di un bimbo, rendono le notti di luna indimenticabili.
Sbarcati dall’aliscafo, al
porto di Linosa si trovano stazionanti diversi pullmini idonei a trasportare
una decina di persone che al costo di dieci euro offrono il giro dell’isola.
Linosa è ideale per fare
lunghe camminate, magari solitarie per meglio assaporare il contesto, poiché ci
sono numerosi sentieri ben tracciati che
consentono ampie vedute.
Purtroppo io e la mia
compagna di viaggio avevamo a disposizione solo una giornata, quindi abbiamo optato per il pulmino di Benedetto il quale si è prodigato a fornirci numerose
informazioni inerenti l’isola.
La spiaggia vulcanica di Pozzolana,
che rappresenta uno dei più importanti siti riproduttivi della tartaruga Caretta
caretta è un insieme davvero stupefacente: una piccola baia racchiusa da
muraglioni rocciosi multiformi e multicolori. Immergersi in quelle acque quasi
tiepide si provano sensazioni
paradisiache.
Che altro dire: Linosa un
piccolo gioiello che mi ha rubato un pezzo di cuore!
( L’altro pezzo me lo ha
rubato Lampedusa…)
Vedere per credere perché come
per Lampedusa, nessuna descrizione le può rendere giustizia.
Se fossi un pittore non esiterei a sistemare il cavalletto sull’estremo
più alto e poi con pennello e tavolozza cercherei di dare vita a quei panorami
superbi.
26 ottobre 2019- Yvonne
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