giovedì 3 ottobre 2019

LA BAMBINA RIBELLE - Nafisa Haji

LA BAMBINA RIBELLE




Questo libro me lo sono trovata nella mia libreria, probabilmente ricevuto in regalo, perché sono sicura che non l’avrei acquistato .
Il titolo, secondo me, per nulla invitante come pure l’immagine di copertina: una bimba di spalle con un abito rosa d’altri tempi che cammina a piedi nudi presumibilmente nel deserto.
In ogni caso, a me non  piace avere nella libreria dei libri non letti e quindi circa un mese fa l’ho preso fra le mani e priva del desiderio che di solito mi pervade quando inizio un nuovo libro, mi sono addentrata nella storia.
Indubbiamente scritto bene, non mi ha particolarmente allettata ed infatti dopo un centinaio di pagine l’ho lasciato in sospeso e ne ho letto un altro, ma poi l’ho ripreso e terminato.
Ebbene le ultime trenta pagine con un finale disatteso, sorprendente,  mi hanno ricompensata di alcune pagine che tutto sommato potevano essere non scritte e nulla sarebbe cambiato.
Ritengo doveroso aggiungere che forse questo romanzo, che narra un mondo per noi distante,  l’ho letto in un periodo poco propizio alla lettura di un romanzo.
E comunque,  a scanso di equivoci, il mio giudizio è positivo .

L’autrice

LA BAMBINA RIBELLE è un’opera prima di una scrittrice americana di famiglia indopachistana- Nafisa Haji- cresciuta a Los Angeles.
In quarta di copertina è scritto che in tempi brevi ha scalato le classifiche di tutto il mondo grazie al passaparola. ( Io non ci credo, sicuramente sarà stato accompagnato da una campagna pubblicitaria a tappeto con notevoli investimenti, comunque il romanzo è sicuramente valido)
A supporto del mio pensiero relativamente al passaparola,  riporto quanto è scritto a pag.210 del romanzo in argomento:

Pag. 210-  Ecco, amici miei , questa è la differenza tra il giornalismo e la narrativa. Il potere. Il potere trasforma un personaggio letterario relativamente oscuro nel protagonista dei titoli di prima pagina dei giornali di tutto il mondo”.
 Pag. 211-  a proposito di un romanzo divenuto famoso
“….sarebbe rimasto nascosto per quanto sommessamente apprezzato, nella nicchia letteraria in cui rimangono sepolte le opere narrative brillanti


La trama

La bambina ribelle è Saira, nata in America, dotata di intelligenza brillante e notevole forza di carattere quindi molto determinata, sin da piccola si è rifiutata di sottostare alle imposizioni previste dalla tradizione musulmana, ivi compreso il matrimonio che in particolare la madre desidera per lei a qualsiasi costo, tanto da non perdere occasione per presentarle diversi possibili candidati -mariti .
Incurante di qualsiasi pregiudizio  riesce a conquistarsi la propria indipendenza puntando innanzittutto su una formazione universitaria che le consentirà di fare la giornalista e recarsi con il cugino fotografo  in tutti i luoghi di guerra: una scelta che comunque le comporterà un prezzo da pagare e  una colpa inconfessabile.
La scomparsa della madre a causa di un cancro dolorosissimo la costringe poi a ritornare alle sue radici: molti eventi imprevedibili la condizioneranno. L’11 settembre e la tragedia delle Torri Gemelli  e la conseguente perdita  della sorella uccisa a causa della guerra che si è scatenata contro i musulmani, la toccherà duramente e definitivamente.
Il segreto sino a quel momento ben custodito affiorerà e a quel punto ci saranno  altre scelte da farsi.

Stralci

-          Si dimentica che non siamo qui soltanto per divertirci egoisticamente, ma quello che facciamo influenza le persone che ci amano e che si preoccupano per noi. Non è giusto ignorare l’amore e la fedeltà degli altri, essere egoisti invece di prestare attenzione a ciò che si deve loro. Nella vita tutti abbiamo degli obblighi e dei doveri e questi vengono al primo posto, prima dei nostri piaceri e dei nostri capricci egoistici

-          Il successo di un matrimonio dipendeva, oltre all’intesa intellettuale tra i due contraenti, anche dall’aspetto economico

-          Giusto e sbagliato sono categorie della mente, separate dalle emozioni, che rendono la vita insidiosa

-          Allontanarsi dai princìpi nell’interesse della convenienza è la strada per il disastro

-          Non c’è un se. C’è solo quello che è. Quello che è stato. Quello che sarà.

-          Uno scrittore trova sempre una storia: basta guardare oltre la punta del proprio naso e c’è già qualcosa che aspetta di essere raccontato.

-          A 80 anni era ancora impegnata con passione nel mondo attorno a lei.

Ci sarebbe anche altro, per esempio a pag. 212 ci sono dei bei passaggi sulla differenza fra il giornalismo e la narrativa che dal mio punto di vista sono molto interessanti.

30 settembre 2019 - Yvonne

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