“ Le famiglie sono famiglie, e chissà ancora per quanto impediranno, nasconderanno, confonderanno”
Simonetta Agnello Hornby nata a Palermo anche se dal 1972
vive a Londra e rientra fra le
scrittrici che apprezzo moltissimo.
Molti dei suoi numerosi romanzi
sono ambientati in Sicilia ed io credo di averli letti quasi tutti perchè amando quella regione, sono
interessata alla sua storia nonché agli usi e costumi.
PIANO NOBILE, l’ultima opera dell’autrice, come CAFFE’
AMARO è un grande affresco siciliano e racconta le vicissitudini della famiglia
del Barone Enrico Sorci il quale giunto alle soglie dell’aldilà, mentre se ne
sta a letto sotto gli occhi vigili del fedele Elio, vede trascorrere dinanzi
agli occhi la storia della sua esistenza.
Poco prima di morire impartisce l’ordine che il suo trapasso
debba essere annunciato in ritardo per cui tutti i famigliari, parenti si
ritrovano nel Palazzo Sorci intorno ad una tavola affollatissima ignari di ciò
che è già avvenuto.
Ovviamente, come in tutti i pranzi parentali, non mancano
silenzi, tensioni, celati veleni e pure messaggi in codice perché nulla è come
appare.
C’è Laura, la nuora prediletta, che per volere del barone ha
sposato il figlio Andrea, uomo sicuramente affetto di qualche deviazione poiché
trascorre molto tempo in preghiera e fra le mura del palazzo usa violenza nei
confronti della moglie, la quale subisce silenziosamente ma poi lo tradisce senza nessun senso di
colpa. Intrighi famigliari , personalità differenti che si fanno la guerra in
silenzio. Ambigua la moglie di Cola, il primogenito che prenderà il posto del
padre.
Sullo sfondo delle vicissitudini della Famiglia SORCI, ci
sono i fatti storici: il fascismo, la mafia, l’arrivo degli americani poiché il
romanzo è collocato fra il 1942 e il 1955.
Con i ricordi sono ritornata a Palermo, in Via Liberta ed in Via Maqueda dove due dei fratelli Sorci abitualmente dopo pranzo andavano a passeggiare, ho rivisto il teatro Massimo dove l’infedele e bellissima Laura soleva andare ad assistere all’opera….
Un romanzo molto avvincente di cui non esito a consigliarne la lettura.
Stralci
Pag. 115- Da cittadino americano, credo che un uomo valga per quello che è e che ha
saputo costruire, e per come si comporta; non per le imprese dei suoi antenati
o per il suo nome.
Pag. 158- La politica
non è soltanto cosa di corti reali o parlamentari, la politica è ciòche tiene
assieme qualsiasi aggregazione umana, e non c’è nulla di più politico di una
famiglia.
Pag. 309- L’amore di una madre non ha limiti, si dice. L’amore della madre per il figlio maschio è il più forte. E quello per l’ultimo nato è enorme e struggente, proprio perché l’ultimo.
Maggio 2021 – Yvonne Pelizzari
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