SARA AL TRAMONTO
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. Questo è lo scopo della lettura”.
Giorni fa, avendo deciso di tornare al mio borgo natio per
trascorrere la Pasqua, ho portato con me un romanzo di MAURIZIO DE GIOVANNI - lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo
napoletano che ha dato vita al
commissario Ricciardi, ai Bastardi di Pizzofalcone – dal titolo SARA AL
TRAMONTO.
Dovrebbe trattarsi del primo di una serie di cui verrà fatta la fiction per la televisione.
Un romanzo non
impegnativo, ma molto piacevole da leggersi.
Ambientato a
Napoli, la città natale dello scrittore, appartiene al genere giallo per cui
non intendo
dilungarmi molto nella trama anche perché la struttura è la consueta del
genere.
Il ritrovamento di un cadere a seguito telefonata: un delitto, il falso assassino ritrovato accanto al cadavere rinchiuso in carcere e quindi caso chiuso.Ma poi un dubbio spinge Teresa la Bionda, a richiamare l’ amica ex- poliziotta in pensione, appunto SARA, la Mora, dai capelli grigi, sempre vestita anonimamente tanto tanto d’apparire invisibile che ha la proprietà di leggere le labbra delle persone sin quasi a leggere dentro l’anima ed affidarle delle indagini supplementari.
Indubbiamente
la protagonista del romanzo è SARA, una donna per la quale viene istintivo
provare stima e ammirazione, ma attorno
a lei girano personaggi alquanto interessanti come da esempio Viola, la giovane
nuora vedova che aspetta un bimbo dal
figlio Giorgio morto in un incidente che
Sara ha abbandonato con il marito, per vivere appieno l’ amore con Massimiliano,
il suo capo.
Viola e Sara
instaurano un rapporto importante, dapprima incontrandosi sulla panchina di un
parco al tramonto ma poi andando oltre perché Viola “intuisce
che una così, una che aveva scelto contro il mondo intero di seguire un
sentimento, era tutto tranne che ipocrita”
Ma anche l’Ispettore
Davide Pardo con il suo Bovaro del
Bernese che collaborerà con Sara per indagare sul caso riaperto, è un
personaggio alquanto particolare.
-
La gente ,
rifletté Sara resistendo al sonno, si aggrappa. Non fa altro alla fine. Si
aggrappa a una persona, a un animale, a un ricordo. Si aggrappa alle bollette,
al mutuo, alle vacanze. Si aggrappa per non affondare, fissando gli occhi su
qualcosa di vicino per non dover guardare lontano, dove risiede solo l’abisso.
-
Scoprire
quello che gli altri pensano davvero! Al di là delle dichiarazioni di facciata
o delle frasi di comodo. Corna, maldicenze, invidie, gelosie, succede un sacco
di brutta roba qua fuori.
-
Come se
bastasse il colore, truccarsi e vestirsi con pezze da cinquemila euro a drappeggio
per trasformarsi in una persona migliore, no, mammina? Come se bastasse a
cancellare gli abbandoni e a rendere più teneri i ricordi. Io sono convinta che
la sera, quando appoggi la tua bella testolina tinta di fresco sul cuscino, ti
assalgono mostri terribili, mentre SARA ha solo amore e dolcezza da ricordare.
-
Rabbia,
agitazione, preoccupazione, ansia non sono mai forze positive nel nostro
mestiere…. Devi tenerle a distanza e collocarti quasi al confine del sonno,
quando la tranquillità è tanto profonda da sembrare una coltre fittissima. Solo
allora puoi metterti a pensare, a riflettere.
Aprile 2021- Y.P.
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