giovedì 2 aprile 2020

STONER John Williams


STONER  John Williams

Ci sono libri che si leggono pagina dopo pagina, magari senza convinzione in attesa del colpo di scena che non arriva mai anche se poi il finale ci fa credere che sia valsa la pena di averli letti,
libri che a volte richiedono settimane per terminarli e poi,  ci sono libri che letteralmente si divorano e giunti all’ultima pagina  rimane la delusione cocente che non ve ne siano altre.
Tempo addietro ero a Piacenza per il solito incontro con amici: entrata in Libreria come da consuetudine, la mia attenzione cade su  JOHN WILLIAMS -  STONER e soprattutto sulla fascetta “ Il caso letterario degli ultimi anni. Oltre 200.000 copie vendute”.
Lo prendo in mano, osservo la copertina rossa raffigurante  il viso incompleto di un uomo e leggo ancora Una scoperta meravigliosa per tutti gli amanti della letteratura”.
Non conosco John William, ma non approfondisco, esco dalla libreria e STONER romanzo è divenuto mio.
Questi sono giorni di tempo ritrovato ed a febbraio quando  decisi di trasferirmi qui al lago aspettando che il covid 19 andasse via ,  mi sono fatta accompagnare da una bella borsa strapiena di libri fra i quali Stoner.
Ebbene sono state  332 pagine che mi hanno costretta sul divano un intero pomeriggio poiché non riuscivo a staccarmene. Era davvero molto tempo che non leggevo un romanzo così avvincente .
Non a caso la postfazione dello scrittore Peter Cameron  afferma che lui lo ha letto per ben tre volte: la prima volta è rimasto sbalordito dalla qualità della scrittura, la seconda volta è stato contento di ritrovare il romanzo immutato e la terza volta gli è sembrato che sia stata la più emozionante e significativa.

Io l’ho letto una sola volta e la storia di Stoner mi ha letteralmente rapita.
Apparentemente una vita comune, difficile , in cui nulla va come dovrebbe andare eppure una vita dall’interiorità straordinaria.
Credo che la forza della trama di questo romanzo sia propria la narrazione di una  quotidianità che
rispecchia molte realtà: matrimoni inconsistenti, relazioni nell’ambito lavorativo difficili, una grande storia d’amore , finita  e mai finita  perché è  innegabile che gli amori impossibili durano per sempre.

L’autore

John Williams, nato nel 1922 da una famiglia contadina, partecipò alla seconda mondiale in India e Birmania. Al suo rientro si trasferì a Denver dove visse con al famiglia e insegnando all’università fino alla sua morte avvenuta nel 1994.
Stoner, è considerato uno dei grandi capolavori della letteratura americana nel Novecento.

La trama

Il protagonista, William Stoner, figlio di contadini, lascia il piccolo paese rurale   per trasferirsi in città da parenti e frequentare l’università  facoltà di agraria, attinente appunto all’attività del padre.  Quasi subito però cambia piano studi  rivolgendo i suoi interessi alla letteratura conseguendo  la laurea con voti soddisfacenti e divenire poi, professore per tutta la vita,  per ben quasi  quarant’anni.
Nel periodo universitario fa amicizia con altri due studenti , un’amicizia inizialmente superficiale scandita dalle bevute di birra nel fine settimana, ma poi divenuta importante anche se nel momento in cui scoppia la guerra in Europa loro decidono di  arruolarsi  mentre lui dopo lunghe riflessioni rimane ad insegnare.
Uno dei due morirà mentre l’altro rientrerà e avrà un ruolo importante all’interno della stessa Università dove hanno studiato e ora Stoner insegna.

Stoner in occasione di un ricevimento incontra una donna di cui si è innamora a prima vista, ma il matrimonio da subito si rivela un fallimento. Lei è una donna complessa, sessualmente problematica e alquanto perfida. Praticamente divine causa dell’infelicità del marito nel contempo che  coltiva la propria insoddisfazione e repressione.
Cio’ nonostante dal matrimonio nasce  la figlia Grace, che lui adora e della quale se ne occupa con dedizione nei primi anni di vita, finchè la moglie decide di farla allontanare  da lui . Grace sarà a sua volta una donna infelice che cadrà nel vizio dell’alcool .
Nell’ambito lavorativo Stoner indubbiamente è un bravo professore ma non viene giustamente apprezzato e incontra sulla sua strada tale Lomax, altro personaggio assai infido che non perde occasione per screditarlo.
C’è una bella storia d’amore con Katherine, il cui corpo era lungo e delicato, soffice e selvaggio. Una di quelle storie che solo pochi privilegiati hanno la possibilità di vivere, ma purtroppo per una serie di circostanze , Stoner e Katherine sono costretti ad interrompere.
Le loro vite si dividono ma le loro anime mai.
Avevano sempre creduto, senza mai porsi veramente il problema, che quando due persone si scelgono, ce n’è sempre una che subisce. Mai avevano immaginato che potessero arricchirsi l’un l’altra; e poiché l’esperienza della verità era arrivata prima della teoria, si convinsero che fosse una scoperta tutta loro

Il finale è drammatico, ma ovviamente io mi fermo qui.

Stralci

“ Deve ricordare chi è e chi ha scelto di essere, e il significato di quello che sta facendo. Ci sono guerre, sconfitte e vittorie della razza umana che non sono di natura militare e non vengono registrate negli annali della storia. Se ne ricordi, al momento di fare la sua scelta”
Per due giorni Stoner non andò alle lezioni e non parlò con nessuno. Rimase nella sua stanzetta a combattere con la sua coscienza, circondato dai libri e dal silenzio.

A 43 anni compiuti, William Stoner apprese ciò che altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo da subito non è quella che amiamo per davvero e che l’amore non è una fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne un’altra.  



1 aprile 2020 - Yvonne
  

Nessun commento:

Posta un commento