STONER John Williams
Ci sono libri che si
leggono pagina dopo pagina, magari senza convinzione in attesa del colpo di
scena che non arriva mai anche se poi il finale ci fa credere che sia valsa la
pena di averli letti,
libri che a volte
richiedono settimane per terminarli e poi, ci sono libri che letteralmente si divorano e
giunti all’ultima pagina rimane la
delusione cocente che non ve ne siano altre.
Tempo addietro ero a
Piacenza per il solito incontro con amici: entrata in Libreria come da consuetudine,
la mia attenzione cade su JOHN
WILLIAMS - STONER e soprattutto sulla
fascetta “ Il caso letterario degli ultimi anni. Oltre 200.000 copie vendute”.
Lo prendo in mano, osservo
la copertina rossa raffigurante il viso incompleto
di un uomo e leggo ancora “ Una scoperta meravigliosa per tutti gli
amanti della letteratura”.
Non conosco John William,
ma non approfondisco, esco dalla libreria e STONER romanzo è divenuto mio.
Questi sono giorni di tempo
ritrovato ed a febbraio quando decisi di
trasferirmi qui al lago aspettando che il covid 19 andasse via , mi sono fatta accompagnare da una bella borsa strapiena
di libri fra i quali Stoner.
Ebbene sono state 332 pagine che mi hanno costretta sul divano
un intero pomeriggio poiché non riuscivo a staccarmene. Era davvero molto tempo
che non leggevo un romanzo così avvincente .
Non a caso la postfazione
dello scrittore Peter Cameron afferma
che lui lo ha letto per ben tre volte: la prima volta è rimasto sbalordito
dalla qualità della scrittura, la seconda volta è stato contento di ritrovare
il romanzo immutato e la terza volta gli è sembrato che sia stata la più
emozionante e significativa.
Io l’ho letto una sola
volta e la storia di Stoner mi ha letteralmente rapita.
Apparentemente una vita
comune, difficile , in cui nulla va come dovrebbe andare eppure una vita dall’interiorità
straordinaria.
Credo che la forza della
trama di questo romanzo sia propria la narrazione di una quotidianità che
rispecchia molte realtà: matrimoni
inconsistenti, relazioni nell’ambito lavorativo difficili, una grande storia d’amore
, finita e mai finita perché è innegabile che gli amori impossibili durano
per sempre.
L’autore
John Williams, nato nel 1922 da una famiglia contadina, partecipò
alla seconda mondiale in India e Birmania. Al suo rientro si trasferì a Denver
dove visse con al famiglia e insegnando all’università fino alla sua morte
avvenuta nel 1994.
Stoner, è considerato uno
dei grandi capolavori della letteratura americana nel Novecento.
La trama
Il protagonista, William
Stoner, figlio di contadini, lascia il piccolo paese rurale per trasferirsi
in città da parenti e frequentare l’università facoltà di agraria, attinente appunto all’attività
del padre. Quasi subito però cambia
piano studi rivolgendo i suoi interessi
alla letteratura conseguendo la laurea
con voti soddisfacenti e divenire poi, professore per tutta la vita, per ben quasi quarant’anni.
Nel periodo universitario
fa amicizia con altri due studenti , un’amicizia inizialmente superficiale scandita
dalle bevute di birra nel fine settimana, ma poi divenuta importante anche se
nel momento in cui scoppia la guerra in Europa loro decidono di arruolarsi mentre lui dopo lunghe riflessioni rimane ad
insegnare.
Uno dei due morirà mentre l’altro
rientrerà e avrà un ruolo importante all’interno della stessa Università dove
hanno studiato e ora Stoner insegna.
Stoner in occasione di un
ricevimento incontra una donna di cui si è innamora a prima vista, ma il
matrimonio da subito si rivela un fallimento. Lei è una donna complessa,
sessualmente problematica e alquanto perfida. Praticamente divine causa dell’infelicità
del marito nel contempo che coltiva la
propria insoddisfazione e repressione.
Cio’ nonostante dal
matrimonio nasce la figlia Grace, che
lui adora e della quale se ne occupa con dedizione nei primi anni di vita, finchè
la moglie decide di farla allontanare da
lui . Grace sarà a sua volta una donna infelice che cadrà nel vizio dell’alcool
.
Nell’ambito lavorativo
Stoner indubbiamente è un bravo professore ma non viene giustamente apprezzato
e incontra sulla sua strada tale Lomax, altro personaggio assai infido che non
perde occasione per screditarlo.
C’è una bella storia d’amore
con Katherine, il cui corpo era lungo e
delicato, soffice e selvaggio. Una di quelle storie che solo pochi
privilegiati hanno la possibilità di vivere, ma purtroppo per una serie di
circostanze , Stoner e Katherine sono costretti ad interrompere.
Le loro vite si dividono ma
le loro anime mai.
“ Avevano sempre creduto, senza mai porsi veramente il problema, che
quando due persone si scelgono, ce n’è sempre una che subisce. Mai avevano
immaginato che potessero arricchirsi l’un l’altra; e poiché l’esperienza della
verità era arrivata prima della teoria, si convinsero che fosse una scoperta
tutta loro”
Il finale è drammatico, ma
ovviamente io mi fermo qui.
Stralci
“ Deve ricordare chi è e chi ha scelto di essere, e
il significato di quello che sta facendo. Ci sono guerre, sconfitte e vittorie
della razza umana che non sono di natura militare e non vengono registrate negli
annali della storia. Se ne ricordi, al momento di fare la sua scelta”
Per due giorni Stoner non andò alle lezioni e non
parlò con nessuno. Rimase nella sua stanzetta a combattere con la sua
coscienza, circondato dai libri e dal silenzio.
A 43 anni compiuti, William Stoner apprese ciò che
altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo
da subito non è quella che amiamo per davvero e che l’amore non è una fine ma
un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne un’altra.
1 aprile 2020 - Yvonne
Nessun commento:
Posta un commento