giovedì 14 novembre 2019

UNA DI LUNA - Andrea De Carlo


UNA DI LUNA- ANDREA DE CARLO


Introduzione   
Senza libri non so viaggiare e con UNA DI LUNA mi è accaduto qualcosa di strano…
Acquistato unicamente perché apprezzo molto lo stile narrativo di ANDREA DE CARLO,  non l’ho riposto in libreria bensì la sera stessa dell’acquisto ho iniziato a leggerlo e sin dalle prime pagine ne sono rimasta coinvolta. Qualche giorno dopo, mancavano una trentina di pagine alla fine e, dovendo andare al lago, decisi di portarlo con me.
Arrivata a destino,  dopo aver scaricato  le borse dall’auto e sistemato il tutto, avevo cercato UNA DI LUNA poichè ero davvero impaziente di conoscere il finale.
Dopo le travagliate vicissitudine racchiuse nelle 230 pagine lette, ci doveva essere  l’epilogo ed io speravo fosse quello che dentro di me, desideravo fosse nel mentre mi chiedevo cosa avrebbe deciso di fare della propria vita Margherita, figlia di un rinomato chef ottantasettenne, un uomo dal carattere spigoloso, fascista, che aveva perso tutto per le sue manie di grandezza . Margherita,  che stava con Luca ma che una sera dentro la magia di Venezia aveva baciato Jules, l’illusionista...

Ebbene avevo cercato di qua, di là, di su, in ogni angolo e del libro nessuna traccia, sparito.
Ero persino uscita in strada, quel  breve tratto , circa duecento passi necessari per raggiungere il garage, ma niente. Il libro  per strada non c’era e  neppure per un attimo avevo pensato che nel caso mi fosse caduto,  qualche passante l’avesse raccolto. Sarebbe stato davvero un caso eccezionale che qualcuno l’avesse raccolto e soprattutto portato via.
( Mio figlio in più occasioni mi ha assicurato che nessuno ruberebbe un libro...) 
Concludendo: UNA DI LUNA non c’era più e non potevo perdonarmi d’averlo perso.
Credo di non aver mai perso un libro e sarebbe stata  quella,  la prima volta.

E intanto il finale era in sospeso.

Infine con rassegnazione decisi che al rientro a Milano sarei andata a LA FELTRINELLI, mi sarei seduta nell’angolo dove ci sono le poltroncine e l’ avrei terminato.Non sapevo che altro fare anche perchè nel mio borgo sul lago non ci sono librerie.

Arrivato Ottobre ho rifatto le valigie per rientrare, tornai in garage ( durante l'estate ero andata più volte) e magicamente in un bel cesto di vimine UNA DI LUNA   era li quasi mi attendesse.

E ora finalmente ve lo racconto, ma ovviamente lasciando sempre il finale in sospeso, perché il bello è proprio racchiuso in quelle pagine.

Gocce di trama

Ambientato prevalentemente a Venezia vede protagonista Margherita Malventi, una giovane che si dedica alla cucina nel suo piccolo ristorante  nel sestiere di Castello. Suo padre, Chef oramai “finito” riceve un invito per partecipare ad una trasmissione televisiva di cucina la cui registrazione si tiene a Milano. La figlia decide quindi di accompagnarlo, forse nella speranza che potesse nascere fra loro un dialogo, quel dialogo che in realtà non c’era mai stato.
“ La notte prima non ero riuscita a dormire tanto ero piena di aspettative non realistiche: sognavo a occhi aperti improvvise aperture, riconoscimenti di errori, confessioni senza filtri, slanci, abbracci, magari anche lacrime liberatorie. Non sono cose che puoi razionalizzare: per quanto l’esperienza di una vita ti dica che non succederà, una piccola parte di te continua a sperare che invece per qualche genere di miracolo succeda, e che il tuo cavolo di padre possa improvvisamente smentire tutto quello che è stato ( o non è stato) fino a quel momento.”

 La registrazione “andrà come andrà “ proprio a causa del carattere alquanto singolare del padre, ma in questa occasione Margherita incontra Jules che di mestiere fa l’illusionista.
Lei non è sentimentalmente libera, vive con Luca, ora quarantenne, di cui  si era innamorata.
Ho pensato ancora una volta a come per compensare l’instabilità di mio padre ero andata a mettermi con un uomo banale, senza riuscire a compensare proprio niente, ancora meno ad aggiustare me stessa

Qui mi fermo e riprendo altri STRALCI

-          Con Luca viaggiavo da anni su un binario di ragionevolezza e ripetizione e noia, gli unici rischi che prendevo erano al mio ristorante, con le mie ricette.
-          Gli uomini hanno paura che le donne li prendano in giro, le donne hanno paura che gli uomini le ammazzino.
-          Ho pensato che le caratteristiche che adesso mi esasperavano di lui erano le stesse che mi avevano fatto innamorare alla scuola di recitazione: l’introversione, i silenzi dietro cui mi ero immaginata chissà quali profondità, la distanza emotiva rabbiosamente rivendicata, la non-generosità, l’assenza di trasporto. Avevo pensato di poterlo guarire dai suoi problemi e dai suoi difetti….. Ho pensato che da anni vivevamo in dimensioni parallele anche se dormivamo nello stesso letto.
-           
Impressioni personali

Credo che da questi stralci si possa desumere la capacità dell’autore di addentrarsi nel complesso mondo femminile . Ne aveva già dato ampia prova in romanzi precedenti ma questo, dal mio punto di vista è il migliore fra quelli che ho letto. UNA DI LUNA è estremamente importante, delicato e profondo poiché evidenzia anche quanto il rapporto con il padre possa influire nelle scelte sentimentali  delle figlie.
Un gran bel romanzo introspettivo, dentro il quale  ciascuno penso troverà dei tratti in cui  leggersi.

Il  titolo scaturisce dalla convinzione della protagonista che la Luna l’abbia salvata più di una volta.
A volte la notte mentre tornavo da Venezia a Mestre fermavo la macchina a lato della strada e stavo anche dieci minuti a guardare la Luna; la sua luce mi rasserenava e mi faceva dimenticare la mia infelicità cronica a casa.”

Avrei altro da aggiungere, ho sottolineato molte pagine ma credo sia meglio leggerlo e poi magari confrontarsi perché un libro, se discusso,  può divenire ancora più interessante.
Novembre 2019 - Yvonne

Nessun commento:

Posta un commento