UNA DI LUNA- ANDREA
DE CARLO
Introduzione
Senza libri non so
viaggiare e con UNA DI LUNA mi è accaduto qualcosa di strano…
Acquistato unicamente
perché apprezzo molto lo stile narrativo di ANDREA DE CARLO, non l’ho riposto in libreria bensì la sera
stessa dell’acquisto ho iniziato a leggerlo e sin dalle prime pagine ne sono
rimasta coinvolta. Qualche giorno dopo, mancavano una trentina di pagine alla
fine e, dovendo andare al lago, decisi di portarlo con me.
Arrivata a destino, dopo aver scaricato le borse dall’auto e sistemato il tutto, avevo
cercato UNA DI LUNA poichè ero davvero impaziente di conoscere il finale.
Dopo le travagliate vicissitudine racchiuse nelle 230 pagine lette, ci doveva essere l’epilogo ed io speravo fosse quello che dentro di me, desideravo fosse nel mentre mi chiedevo cosa avrebbe deciso di fare
della propria vita Margherita, figlia di un rinomato chef ottantasettenne, un
uomo dal carattere spigoloso, fascista, che aveva perso tutto per le sue manie
di grandezza . Margherita, che stava con Luca ma che una sera dentro la magia di
Venezia aveva baciato Jules, l’illusionista...
Ebbene avevo cercato di
qua, di là, di su, in ogni angolo e del libro nessuna traccia, sparito.
Ero persino uscita in
strada, quel breve tratto , circa
duecento passi necessari per raggiungere il garage, ma niente. Il libro per strada non c’era e neppure per un attimo avevo pensato che nel
caso mi fosse caduto, qualche passante
l’avesse raccolto. Sarebbe stato davvero un caso eccezionale che qualcuno l’avesse
raccolto e soprattutto portato via.
( Mio figlio in più occasioni mi ha assicurato che nessuno ruberebbe un libro...)
Concludendo: UNA DI LUNA non
c’era più e non potevo perdonarmi d’averlo perso.
Credo di non aver mai perso un libro e sarebbe stata quella, la prima volta.
E intanto il finale era in
sospeso.
Infine con rassegnazione decisi che al rientro a Milano sarei andata a LA FELTRINELLI, mi sarei seduta
nell’angolo dove ci sono le poltroncine e l’ avrei terminato.Non sapevo che altro fare anche perchè nel mio borgo sul lago non ci sono librerie.
Arrivato Ottobre ho
rifatto le valigie per rientrare, tornai in garage ( durante l'estate ero andata più volte) e magicamente in un bel cesto di vimine UNA DI LUNA era li quasi mi attendesse.
E ora finalmente ve lo
racconto, ma ovviamente lasciando sempre il finale in sospeso, perché il bello
è proprio racchiuso in quelle pagine.
Gocce di trama
Ambientato prevalentemente
a Venezia vede protagonista Margherita Malventi, una giovane che si dedica alla
cucina nel suo piccolo ristorante nel
sestiere di Castello. Suo padre, Chef oramai “finito” riceve un invito per
partecipare ad una trasmissione televisiva di cucina la cui registrazione si
tiene a Milano. La figlia decide quindi di accompagnarlo, forse nella speranza
che potesse nascere fra loro un dialogo, quel dialogo che in realtà non c’era
mai stato.
“ La notte prima non ero riuscita a dormire tanto
ero piena di aspettative non realistiche: sognavo a occhi aperti improvvise
aperture, riconoscimenti di errori, confessioni senza filtri, slanci, abbracci,
magari anche lacrime liberatorie. Non sono cose che puoi razionalizzare: per
quanto l’esperienza di una vita ti dica che non succederà, una piccola parte di
te continua a sperare che invece per qualche genere di miracolo succeda, e che
il tuo cavolo di padre possa improvvisamente smentire tutto quello che è stato
( o non è stato) fino a quel momento.”
Lei non è sentimentalmente
libera, vive con Luca, ora quarantenne, di cui
si era innamorata.
“ Ho pensato ancora una volta a come per compensare l’instabilità di mio
padre ero andata a mettermi con un uomo banale, senza riuscire a compensare
proprio niente, ancora meno ad aggiustare me stessa”
Qui mi fermo e riprendo altri STRALCI
-
Con Luca viaggiavo
da anni su un binario di ragionevolezza e ripetizione e noia, gli unici rischi
che prendevo erano al mio ristorante, con le mie ricette.
-
Gli uomini
hanno paura che le donne li prendano in giro, le donne hanno paura che gli
uomini le ammazzino.
-
Ho pensato che
le caratteristiche che adesso mi esasperavano di lui erano le stesse che mi
avevano fatto innamorare alla scuola di recitazione: l’introversione, i silenzi
dietro cui mi ero immaginata chissà quali profondità, la distanza emotiva
rabbiosamente rivendicata, la non-generosità, l’assenza di trasporto. Avevo
pensato di poterlo guarire dai suoi problemi e dai suoi difetti….. Ho pensato
che da anni vivevamo in dimensioni parallele anche se dormivamo nello stesso
letto.
-
Impressioni personali
Credo che da questi stralci
si possa desumere la capacità dell’autore di addentrarsi nel complesso mondo
femminile . Ne aveva già dato ampia prova in romanzi precedenti ma questo, dal mio punto di vista è il migliore fra quelli che ho letto. UNA DI LUNA è estremamente importante,
delicato e profondo poiché evidenzia anche quanto il rapporto con il padre possa
influire nelle scelte sentimentali delle
figlie.
Un gran bel romanzo
introspettivo, dentro il quale ciascuno
penso troverà dei tratti in cui
leggersi.
Il titolo scaturisce
dalla convinzione della protagonista che la Luna l’abbia salvata più di una
volta.
“ A volte la notte mentre tornavo da Venezia a Mestre fermavo la macchina
a lato della strada e stavo anche dieci minuti a guardare la Luna; la sua luce
mi rasserenava e mi faceva dimenticare la mia infelicità cronica a casa.”
Avrei altro da aggiungere,
ho sottolineato molte pagine ma credo sia meglio leggerlo e poi magari
confrontarsi perché un libro, se discusso,
può divenire ancora più interessante.
Novembre 2019 - Yvonne
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