I LEONI DI SICILIA – STEFANIA
AUCI
Ho letto il libro che
stanno leggendo in molti poiché rientra nella classifica dei più letti e non me
ne sono pentita: I LEONI DI SICILIA di STEFANIA AUCI , scrittrice trapanese di nascita e Palermitana di
adozione di cui non avevo mai letto nulla.
Questo libro mi ha attratta
sin dalla primo momento che l’ho visto in libreria poiché qualche anno fa
durante una vacanza a Favignana andai a visitare la tonnara e la guida ci parlò
dei Florio annoverandoli fra i portatori di progresso e benessere.
Infatti fu proprio un
Florio a sperimentare la modalità di conservazione del tonno sotto olio, una
modalità che si rivelò vincente e molto redditizia.
Ebbene I LEONI DI
SICILIA è la Saga familiare dei Florio, che poveri poveri partirono da Bagnara Calabra , si stabilirono a Palermo e grazie alla
loro tenacia e lungimiranza costruirono un impero e divennero potenti.
Certo non erano titolati e
a Palermo non ebbero vita facile, ma con il lavoro si fecero i picciuli e intorno ai picciuli il mondo da sempre gira.
Palermo, la città di cui “ Piemontesi, veneti,
romani, emiliani scoprono la bellezza sboccata e sensuale …… Che strana città. Si
dicono, misera, lercia e regale al tempo stesso. Non riescono a staccare gli
occhi dai colori, da quelle mura di ocra che sembravano riflettere la luce del
sole: non si capacitano di come puzzo della fogna possa convivere con l’aroma
delle zagare e dei gelsomini che decorano i cortili dei palazzi nobiliari”.
Il romanzo è molto
avvincente, lo stile letterario moderno ed elegante rende molto gradevole la
lettura. Io che amo perdermi nelle descrizioni, ho molto apprezzato alcuni tratti in cui le situazioni mi apparivano reali. Inoltre avendo
visitato abbastanza bene Palermo, ho rivissuto appieno l’atmosfera di Piazza
dei quattro canti, la solennità dei
palazzi, la straordinaria bellezza di Monreale, senonchè Marsala, le saline,
Favignana, che l’autrice descrive come “ un’isola
di silenzio e di vento”.
“ Il respiro del mare è un alito caldo che s’infila tra i vicoli. Procede
a ondate lente, insinuandosi nelle case attraverso le fessure degli stipiti”.
La trama dei LEONI DI
SICILIA si snoda nell’arco di un secolo:
inizia con la partenza dei fratelli Florio da Bagnara Calabra il 16 ottobre
1799 e si conclude nel 1868.
Ovviamente in quel lungo
periodo la situazione sull’isola ha subito numerosi cambianti: la presenza dei
Bordoni, le rivolte popolari, lo sbarco di Garibaldi etc. e l’autrice per meglio far
comprendere al lettore le varie
dinamiche, ha collocato una sintesi storica della situazione
vigente, all’inizio di ogni capitolo/parte
riguardate la vita dei Florio.
Infine l’importanza di
questa saga sta anche nel fatto che leggendola si ha la possibilità di
conoscere usi, tradizioni, imposizioni che forse non sono ancora andati totalmente in disuso.
Matrimoni combinati, l’importanza
di un titolo nobiliare, nobili indebitati , l'accettata discriminazione di genere finchè qualche donna anzi, come definita nel libro " qualche femmina", incurante di tutto si permette di parlare in presenza del marito e affermare le proprie idee e opinini.
E poi, l’amore che vince ….l’amore
perdente….l’amore taciuto….
430 pagine che mi hanno
rubato il sonno, lette in una settimana.
Per chi ama la Sicilia è un
romanzo imperdibile e per chi non la ama
è un modo per conoscerla.
Novembre 2019- Yvonne
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