venerdì 23 agosto 2019

SIMPOSIO o Sull'Amore - PLATONE


SIMPOSIO  - PLATONE


Ci sono alcuni libri che ciascuno di noi durante la vita dovrebbe leggere e possibilmente in età adulta per meglio comprenderli. E’ indubbio che di quanto sia  complessa la vita ce ne rendiamo conto soltanto dopo averne vissuta un buon tratto e perciò non tutte le letture sono adatte a tutte le stagioni.

Perché leggere SIMPOSIO  scritto da PLATONE?

PLATONE vissuto ad Atene fra il 427-347 A.C.) è l’unico pensatore antico di cui possediamo le opere integrali risultanti essenziali sia dal punto di vista filosofico che letterario.
Il pensiero di Platone che fu allievo di Socrate, ha notevolmente influenzato  il pensiero occidentale e la sua continua ricerca lo ha indotto a rivedere continuamente la propria dottrina.
Direi superficialmente e sinteticamente che Platone ci ha insegnato che la capacità di dubitare è da considerarsi un pregio per la propria formazione e la propria evoluzione.
Mi addentro nel campo delle divagazioni e mi azzardo ad asserire che forse dal pensiero di PLATONE nasce l’aforisma di Voltaire “Il dubbio è scomodo ma solo   gli imbecilli non ne hanno”.

SIMPOSIO o Sull’AMORE acquistato per la modica di cifra di euro 9,50 – Universale Economica Feltrinelli /Classici- per quanto concerne il contenuto, secondo me  ha un valore inestimabile e per invogliare alla lettura riporto integralmente quanto scritto in quarta di copertina.

“Nella polifonia di voci riunite nella gaia e giocosa atmosfera di un banchetto, Platone ci presenta, luna dopo l’altra, le dottrine dell’eros esposte nell’orizzonte del mito, nella filosofia presocratica, nella scienza medica, nel sentire comune e in quello dei poeti. A questa vera e propria “summa enciclopedica” del sapere erotico dell’antichità la possente parola di Socrate contrappone una nuova visione dell’amore, che libera la forza democratica dell’eros al dilà del vincolo dei corpi degli individui, in un’autentica scesa conoscitiva verso l’idea del Bene e del Bello. Così il magnifico teatro filosofico del Simposio di Platone inaugura la seducente teoria della scala amoris, dell’amore come appassionata e inesausta ricerca dell’identità e dell’unificazione del simbolo.”

Non si tratta di una lettura difficile o “pesante” anche se non si può definire “ una lettura leggera” in quanto è d’obbligo una certa attenzione. In ogni caso l’edizione in mio possesso presenta un’introduzione molto esplicativa  di Umberto Galimberti per cui quando ci si addentra nel testo vero e proprio è già  ben delineato l’argomento e la modalità in cui viene affrontato ed è chiaro che il motivo del SIMPOSIO è quello di esplicitare l’encomio di Eros, figlio di Penia e Poros.( Penia era la dea della povertà pertanto secondo Platone  l’amore nasce dalla povertà)

Amore, amati, amanti” ecco l’intero oggetto del Simposio platonico, dialogo vivo e coinvolgente che meglio di altri consente di apprezzare l’impareggiabile abilità letteraria di Platone. In essa viene svolta una profonda riflessione sull’origine e la natura dell’amore, con l’obbiettivo di delimitare le condizioni e le dinamiche che lo caratterizzano….. Fabio Zanatta  autore della traduzione dal testo originale dell’edizione di cui trattasi.

STRALCI

Pag. 35 – Inoltre, quanto a me, quando mi si presenta l’occasione di fare discorsi di filosofia o di ascoltarli da altri, provo una inenarrabile gioia, senza dire del vantaggio che ne traggo.

Pag. 57
Malvagio è dunque quell’amante volgare che si affeziona più al corpo che all’anima: e certo, poiché si è innamorato di cosa non duratura, non è fedele…

Ed inoltre, è vergognoso farsi sedurre dal denaro o dal potere politico, perché si è incapaci di resistere alle intimidazioni e alle violenze, e perché non ci si è sottratti a benefici in denaro o a vantaggi politici. Infatti, nessuna di queste cose sembra sicura e duratura e, certo, da essa non può sorgere un’amicizia nobile.

Pag. 79 – “ Ma come, Socrate,” ribattè Agatone, “ credi davvero che io sia così preso in modo esclusivo dal teatro, da non capire che, per chi ha cervello, pochi intelligenti sono più temibili di molti sciocchi!”

Pag 85- ….Ciò che non si possiede e non si conosce, non si può nè dare né insegnare ad altri.

Mi fermo qui.

Poiché ho sottolineato molte pagine non escludo che in futuro lo riprenda nuovamente fra le mani. Oltretutto esteticamente è bello : in copertina IL SIMPOSIO di Platone - 1869 Anselm Feuerbach


Luglio 2019- Yvonne

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