SIMPOSIO - PLATONE
Ci sono alcuni libri che ciascuno
di noi durante la vita dovrebbe leggere e possibilmente in età adulta per
meglio comprenderli. E’ indubbio che di quanto sia complessa la vita ce ne rendiamo conto
soltanto dopo averne vissuta un buon tratto e perciò non tutte le letture sono
adatte a tutte le stagioni.
Perché leggere SIMPOSIO scritto da PLATONE?
PLATONE vissuto ad Atene
fra il 427-347 A.C.) è l’unico pensatore antico di cui possediamo le opere
integrali risultanti essenziali sia dal punto di vista filosofico che
letterario.
Il pensiero di Platone che
fu allievo di Socrate, ha notevolmente influenzato il pensiero occidentale e la sua continua
ricerca lo ha indotto a rivedere continuamente la propria dottrina.
Direi superficialmente e sinteticamente
che Platone ci ha insegnato che la capacità di dubitare è da considerarsi un
pregio per la propria formazione e la propria evoluzione.
Mi addentro nel campo delle
divagazioni e mi azzardo ad asserire che forse dal pensiero di PLATONE nasce l’aforisma
di Voltaire “Il dubbio è scomodo ma solo gli imbecilli
non ne hanno”.
SIMPOSIO o Sull’AMORE
acquistato per la modica di cifra di euro 9,50 – Universale Economica
Feltrinelli /Classici- per quanto concerne il contenuto, secondo me ha un valore inestimabile e per invogliare
alla lettura riporto integralmente quanto scritto in quarta di copertina.
“Nella polifonia di voci riunite nella gaia e
giocosa atmosfera di un banchetto, Platone ci presenta, luna dopo l’altra, le
dottrine dell’eros esposte nell’orizzonte del mito, nella filosofia presocratica,
nella scienza medica, nel sentire comune e in quello dei poeti. A questa vera e
propria “summa enciclopedica” del sapere erotico dell’antichità la possente
parola di Socrate contrappone una nuova visione dell’amore, che libera la forza
democratica dell’eros al dilà del vincolo dei corpi degli individui, in un’autentica
scesa conoscitiva verso l’idea del Bene e del Bello. Così il magnifico teatro
filosofico del Simposio di Platone inaugura la seducente teoria della scala
amoris, dell’amore come appassionata e inesausta ricerca dell’identità e dell’unificazione
del simbolo.”
Non si tratta di una
lettura difficile o “pesante” anche se non si può definire “ una lettura
leggera” in quanto è d’obbligo una certa attenzione. In ogni caso l’edizione in
mio possesso presenta un’introduzione molto esplicativa di Umberto Galimberti per cui quando ci si
addentra nel testo vero e proprio è già ben delineato l’argomento e la modalità in cui
viene affrontato ed è chiaro che il motivo del SIMPOSIO è quello di esplicitare
l’encomio di Eros, figlio di Penia e Poros.( Penia era la dea della povertà
pertanto secondo Platone l’amore nasce
dalla povertà)
“Amore, amati, amanti” ecco l’intero oggetto del Simposio platonico,
dialogo vivo e coinvolgente che meglio di altri consente di apprezzare l’impareggiabile
abilità letteraria di Platone. In essa viene svolta una profonda riflessione
sull’origine e la natura dell’amore, con l’obbiettivo di delimitare le
condizioni e le dinamiche che lo caratterizzano….. Fabio Zanatta autore della traduzione dal testo originale
dell’edizione di cui trattasi.
STRALCI
Pag. 35 – Inoltre, quanto a
me, quando mi si presenta l’occasione di fare discorsi di filosofia o di ascoltarli
da altri, provo una inenarrabile gioia, senza dire del vantaggio che ne traggo.
Pag. 57
Malvagio è dunque quell’amante
volgare che si affeziona più al corpo che all’anima: e certo, poiché si è
innamorato di cosa non duratura, non è fedele…
Ed
inoltre, è vergognoso farsi sedurre dal denaro o dal potere politico, perché si
è incapaci di resistere alle intimidazioni e alle violenze, e perché non ci si
è sottratti a benefici in denaro o a vantaggi politici. Infatti, nessuna di
queste cose sembra sicura e duratura e, certo, da essa non può sorgere un’amicizia
nobile.
Pag.
79 – “ Ma come, Socrate,” ribattè Agatone, “ credi davvero che io sia così
preso in modo esclusivo dal teatro, da non capire che, per chi ha cervello,
pochi intelligenti sono più temibili di molti sciocchi!”
Pag
85- ….Ciò che non si possiede e non si conosce, non si può nè dare né insegnare
ad altri.
Mi
fermo qui.
Poiché
ho sottolineato molte pagine non escludo che in futuro lo riprenda nuovamente
fra le mani. Oltretutto esteticamente è bello : in copertina IL SIMPOSIO di
Platone - 1869 Anselm Feuerbach
Luglio
2019- Yvonne
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