lunedì 22 luglio 2019

IL MARE NERO DELL’INDIFFERENZA - Liliana Segre


IL MARE NERO DELL’INDIFFERENZA
Liliana SEGRE
( a cura di Giuseppe Civati)



Le mie letture spaziano e pure  la storia  rientra  fra i miei  interessi anche  perché ritengo che sia necessario conoscerla.
In particolare credo che sarebbe molto utile conoscere la storia più recente ossia  quella del novecento perché potrebbe esserci d'aiuto a  meglio comprendere  l’evolversi delle situazioni  sociali e politiche attuali.

In occasione della presentazione del mio ultimo “VITA D’ARTISTA” il maggio scorso al salone del libro di Torino, mentre stavo visitando i vari  stands  sono stata catturata da questo, pubblicato da People: IL MARE NERO DELL’INDIFFERENZA , il cui ricavato  dalle vendite sarà destinato a finanziare la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano

LILIANA SEGRE,  deportata ad Auschwitz è tra i soli 25 superstiti.
Recentemente è divenuta  senatrice a vita e ritengo che non abbia bisogno di ulteriori presentazioni.

Ebbene senza esitare ho acquistato il libro a 12 euro e pochi giorni fa,  a seguito della lettura di un altro libro, SPARAMI AL PETTO il cui protagonista  è Mussolini, l’ho letto.

Una lettura molto interessante alla quale è seguito il mio totale sconcerto: seppure già avessi letto molti libri trattanti lo stesso argomento, questo ha qualcosa di molto differente.
La narrazione di Liliana Segre nella più completa semplicità lascia trapelare una marea di sentimenti in cui non è possibile domandarsi “come  sia potuto accadere” .
Ma davvero gli “italiani sono brava gente’”?.

Ho indossato la posizione della ragazzina  rapata,  spogliata nuda, davanti ai soldati  e poi tatuata: sul braccio , numero 75190,  affinchè non  avesse più neppure il nome.
Come si può sopravvivere a questo?
Ci ha impiegato anni  Liliana Segre per andare oltre e soltanto raggiunti i sessantanni, divenuta nonna,  ha preso la mirabile decisione di andare  ovunque, iniziando dalle scuole,a raccontare la STORIA.  
(Altro che  il Di Maio di turno  con ridicole affermazioni come " stiamo scrivendo la storia").

La Segre la STORIA l'ha vissuta,  è testimone vivente: una donna  che il regime lo ha  subito,  una donna che da quasi bambina per ben tre  volte ha superato la selezione  ad Auschwitz e poi…… “Non ho pianto più per anni, finchè non ho avuto il mio primo figlio che mi ha fatto piangere di nuovo”. 

Altro che  dire Mussolini “in fondo  Mussolini non ha fatto nulla, il suo unico errore è stato allearsi con Hitler”. Quanto volte ho sentito tale affermazione.
E quanta ignoranza traspare da questa affermazione…..

“All’inizio del 1937, fu approvato dal Consiglio dei Ministri PER LA PRIMA VOLTA  un progetto di legge dichiaratamente razzista, che riguardava i matrimoni misti e il meticciato. “Con il varo di un provvedimento improntato al razzismo “puro” ed esplicitamente definito ( quasi sin dal titolo stesso) di “difesa della razza”, Mussolini, il fascismo, la monarchia e il paese avevano compiuto una svolta formale terribile”.
Pag. 36 “ Nel Novembre del 1938 Mussolini, il governo e il Parlamento ( e il re) decretavano il divieto assoluto ( ossia totale) di matrimonio tra un cittadino italiano “ariano” e una persona appartenente a qualsiasi altra “razza” ( comprese quindi quella “ebraica” e quelle “africane”).
Il regime colpì allo steso modo altre popolazioni come quelle dei rom, dei sinti e dei camminanti, fin dagli anni venti.   

Liliana Segre in questo libro denuncia soprattutto l’indifferenza dentro la quale i fatti si sono succeduti e lei da un giorno con l’altro si è vista escludere dalla scuola a solo 8 anni per il semplice fatto di “essere nata” perché credo sia chiaro a tutti, che la persecuzione degli ebrei sino a progettarne la “soluzione finale” era dovuta al fatto che costoro fossero nati.

Non sono del tutto convinta di quanto afferma la Segre ossia che per lei sia stato meglio essere vittima anziché carnefice. Semplicemente per me è inconcepibile, che sia potuto accadere  e che sia accaduto nella totale indifferenza, mi è inconcepibile che ancora ai giorni nostri  ci siano taluni che parlano di “razze”, di “schedature dei rom”, e non vado oltre.
A pag. 122 è scritto.: 
“ Il ricordo della Shoah dovrebbe suscitare una vera e propria crisi intellettuale. “Aprite la mente al dubbio, alla ricerca, all’interrogativo profondo su di sé, sugli altri, sulla società, sui valori”
E a pag. 123: “ Se la memoria della Shoah ha raggiunto, oggi, pieno compimento grazie ai contributi eccellenti della ricerca storiografica, all’impegno di testimonianze dei sopravvissuti e all’istituzionalizzazione del Giorno della Memoria, come mai la società continua a ricadere nelle trappole del razzismo, dell’odio, della xenofobia, della discriminazione e della paura dell’altro da sé? Che cosa ne abbiamo fatto della memoria del genocidio?

Mi ripeto e suggerisco la lettura di questo libro perché è noto che purtroppo ci sono ancora taluni che tentano di negare  l’olocausto adducendo assurde interpretazioni . E' quindi doveroso da parte di noi  tutti, "italiani brava gente"  essere ben informati e saper rispondere adeguatamente
Sono solo 152 pagine  e le ultime contengono i disegni di legge presentati su iniziativa  anche  Segre.


22 luglio 2019 – Yvonne




2 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie Barbara, il tuo "brava" lo interpreto come condivisione del mio mio pensiero, quindi siamo in due.... Buona giornata!

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