sabato 3 novembre 2018

VACANZE a CIPRO


Vacanze a CIPRO

Pafos il porto (il gatto è vivo,sta semplicemente riposando)
E’ già da qualche anno che le mie vacanze di mare le programmo ad ottobre quindi obbligatoriamente devo ricercare luoghi dove l’estate si prolunga oltre il 21 settembre.

Impresa non affatto difficile poiché nel Mediterraneo le mete calde in autunno sono diverse. L’anno scorso avevo privilegiato l’arcipelago delle Egadi  mentre quest’anno ho raggiunto CIPRO, la terza isola in ordine di grandezza del Mediterraneo . Ebbene forse  anche a causa del recente  cambiamento climatico, a ottobre ho trovato “estate piena”, con le spiagge  affollate e temperature oltre i 30 gradi.




Cipro mi attraeva da tempo, anzi m’incuriosiva assai per il fatto  che in parte fosse greca e in parte turca seppure la parte turca non è riconosciuta ufficialmente e CIPRO è appartenente alla UE. 
Raggiungibile con poche ore di volo da Bergamo, non so dire se è asiatica o se è greca.
Cipro per la sua posizione geografica, sottostante la Turchia,  potrebbe essere considerata asiatica ma forse CIPRO è da considerarsi unicamente CIPRO, una bella isola dai forti contrasti che almeno una volta nella vita merita di essere visitata.



Io e Cri abbiamo alloggiato in un resort a Pafos, una località fra le più note dell’isola e distante dall’aeroporto di Pafos una decina di chilometri, nota per i siti archeologici dedicati al culto di Afrodite .


Un grande Resort “ CAPITAL COAST RESORT & SPA” , solitario, direttamente sul mare e  visibilmente costruito per ospitare il maggior numero di turisti. Classificato 4 stelle, la struttura  realizzata in ampiezza dispone di  grandi terrazze affacciate sul mare  dove si possono consumare  le abbondanti e variegate colazioni. Lo stile architettonico esternamente non è nulla di eccezionale e soltanto i due  ascensori panoramici a cilindro incorporati nella facciata principale richiamano l’attenzione. La grande reception è resa importante da due imponenti lampadari a gocce di vetro trasparente che scendono dall’alto soffitto. In ogni caso all’interno del Resort non manca nulla : dalla bella SPA, al bar per happy hour, ristorante, al piccolo shop che vende tutto quanto può necessitare al turista.
Questo Resort  offre gratuitamente o meglio compreso nel prezzo, il trasferimento da e per l’Aeroporto, in compenso il wifi in camera è a pagamento.




A circa due chilometri del Resort vi è uno dei siti archeologici più grandi dell’isola “ LE TOMBE DEI RE” la cui visita è assolutamente d’obbligo anche per chi non ama il genere. Patrimonio dell’UNESCO, le Tombe dei Re, molte delle quali risalgono al IV secolo a.C., sono scolpite nella roccia, e si pensa siano state i luoghi di sepoltura di aristocratici e alti funzionari fino al III secolo (il nome deriva dalla magnificenza delle tombe, non perché vi fossero sepolti dei re). Le tombe sono scavate nella roccia, spesso costruite con colonne doriche ed affreschi alle pareti. Gli scavi archeologici sono ancora in corso presso il sito.
Anche se le tombe erano conosciute ed esplorate da secoli, sono state sottoposte ad uno scavo sistematico solo negli anni 1970 e 1980 sotto la direzione del dottor Sofocle Hadjisavvas, poi direttore delle Antichità della Repubblica di Cipro



Pafos è assai  vasta ed io non l’ho visitata tutta, proprio perché il caldo eccessivo invogliava a stare sulla spiaggia. Ho trovato comunque  molto suggestiva l’area del Porto marittimo con il Castello, i ristorantini eleganti, gli artisti di strada. Trascorrervi le serata è stato molto piacevole e ho avuto anche la possibilità di visitare una mostra alquanto innovativa, ossia una serie di dipinti  molto noti aventi oggetto Venere, tramutate in installazioni luminose.
Ho letto che quest’anno i viaggiatori italiani hanno fatto impennare i dati statistici dell’isola  di  Cipro , detta anche isola di VENERE, producendo una crescita del 30% rispetto al 2017, ma a ottobre  di italiani  ce n’erano davvero pochi.  Nel Resort erano prevalentemente russi, inglesi .
Le spiagge  sono stupende, ne ho visitate e godute parecchie, la spiaggia di AFRODITE mi è rimasta nel cuore. Le acque sono cristalline, l’azzurro Mediterraneo  a momenti diviene accecante e non è un caso che  la particolarità dell’isola di Cipro  è che vanta il primato dei mari più puliti del Mediterraneo con più di 60 Bandiere blu.

Con l’obbiettivo di non dilungarmi eccessivamente, cito alcuni luoghi imperdibili senza addentrarmi in dettagli.

Con un’escursione giornaliera in bus ho avuto modo di visitare  LARNACA, importante città  costiera che ha dato i natali ai filosofi Zenone ed Apollonio e dove si trova la CHIESA DI SAN LAZZARO ( visitata),  costruita nel IX secolo e che ha conservato le spoglie del santo prima che fossero trasferite a Costantinopoli e a Marsiglia.
Intorno a LARNACA si trova anche una grande area adibita a saline.



NICOSIA con le mura veneziane  è la capitale dell’Isola e la città più popolosa. Dopo aver visto il passaggio Bizantini, Veneziani, Ottomani e Inglesi, la città è stata al centro della contesa del 1974 che vide l’isola dividersi in una regione greca e una regione turca – Repubblica di Cipro e Repubblica Turca di Cipro del Nord . Entrando nella medina per un attimo ho avuto la sensazione di trovarmi a Istanbul , ma solo per un attimo. Vi sono pure dei  grandi grattacieli moderni….Probabilmente una città dalle molteplici sfaccettature. La via centrale, ossia la via dello shopping  comunque è simile a molte altre città europee, negozi assiepati ai lati del corso  e  i medesimi articoli che si trovano a Milano, a Madrid e altrove.
grattacieli a Nicosia


Per le vie di Nicosia














L’escursione in bus prevedeva anche la sosta in un villaggio che seppure a me e Cri non ha particolarmente coinvolto , ha riscosso un grande consenso da parte di tutti gli altri turisti.


Il villaggio di KAKOPETRIA, forse medievale. dista una cinquantina di chilometri da Nicosia e nulla ha di diverso di moltissimi villaggi italiani: case in pietra completamente restaurate con l’ausilio del legno, stradine in cemento e pietra apparentemente di rifacimento recente, come se ne possono trovare in alcuni borghi del lago di Como  o in Umbria o Toscana e  dinnanzi agli usci delle case delle bancherelle con le donne che vendevano vasetti contenenti verdure conservate  ovviamente senza nessuna etichetta e pure erbe essicate. Quasi tutti i turisti, prevalentemente russi, hanno fatto acquisti ingesti . 
Questo tour l’ho considerato meritevole poiché mi ha consentito di vedere le diversità del territorio dell’intera isola in quanto l’itinerario, assai lungo perché è durato l’intera giornata, è passato dal mare alla montagna. Alcune zone interne assai aspre, inabitate,  altre ricoperte di macchia mediterranea e altre invece ricoperte di folta vegetazione d’alto fusto. 

Una località dell’isola che mi ha particolarmente affascinata è stata senza dubbio LATCHI assai distante  da Pafos, tanto che una volta l’abbiamo raggiunto con i mezzi pubblici e un’altra volta in taxi ( i taxi   hanno tariffe ben più economiche rispetto a quelli di Milano).



Sulla parte nord-ovest di Cipro, c’è Polis una zona ricca di verde, bellezze naturali, spiagge incontaminate dove l’edificazione selvaggia non ha ancora preso piede contrariamente ad altre zone dell’isola. Vi sono molti villaggi da esplorare fra i quali appunto,   Latchi e Latchi Municipal Beach , un villaggio di pescatori, che solo in questi ultimi anni è divenuto meta turistica. Dista circa tre chilometri dalla città di Polis ed è il luogo ideale per gustare il pesce fresco locale in uno dei numerosi ristorantini dislocati dinnanzi al porto. Vi è una bella spiaggia organizzata e il prezzo per lettini e ombrellone è di euro 7,50 giorno. Dal porto partono  escursioni in motonave e in barca per la Laguna blue, la spiaggia di Afrodite e altro.
La spiaggia di Afrodite, poco frequentata è di una bellezza ineguagliabile: io l’ho raggiunta con un piccolo bus in partenza dal centro di Latchi , un paio di fermate e poi, una bella camminata  costeggiando il mare e….il pomeriggio è divenuto indimenticabile. La spiaggia è di ghiaia e sono indispensabili  le ciabatte da mare.
Muoversi a Cipro con i mezzi pubblici è possibile poiché sono molto frequenti e puntuali, soprattutto lungo la costa,  ma per esplorare l’isola all’interno è meglio noleggiare una jeep. Alcune spiagge sono raggiungibili unicamente via mare o attraverso strade sterrate.




La spiaggia di Coral Bay racchiusa dentro una baia di sabbia fine rossastra è spettacolare, unico inconveniente è che al mattino è eccessivamente affollata. In compenso le abitudini a Cipro ritengo siano assai diverse dalle nostre: infatti dalle due di pomeriggio la spiaggia piano piano si spopola  fino a rimanere deserta. Un paio di volte io e Cri siamo rimaste sole ad ammirare il sole calante. Inoltre poiché diventa buio assai presto, si cena verso le sette di sera, tenendo in considerazione che a Cipro l’orologio è avanti un’ora rispetto all’Italia e quindi alle sei per le vie e sui mezzi pubblici s’incontrano soprattutto persone già elegantemente vestite che si apprestano a trascorrere la serata nei numerosi locali di divertimento e intrattenimento.
Sugli autobus  nel tardo pomeriggio spesso ci ritrovavamo soltanto io e Cri ancora in abbigliamento da spiaggia attirando così l’attenzione dei molti.
Non mi soffermo sui tramonti di CIPRO…inenarrabili, sublimi e pure strazianti!
Molto avrei ancora da raccontare, ma credo che ogni luogo merita di essere visto  con gli occhi propri e la narrazione dipende molto dalle esperienze di viaggio di ognuno.
Potrei dire che ho visto luoghi migliori di CIPRO, ma nel contempo affermo che ci ritornerei!
Aggiungerei pure che il MARE DI CIPRO è di straordinaria bellezza e non credo di poter essere smentita.

E ancora : quanti bananeti a Cipro! I grandi caschi avvolti in sacchi o fogli di plastica blu mi hanno indotta a fare delle ricerche poiché pure a Tenerife avevo visto vasti  bananeti, ma le banane erano in libertà. Ebbene  sono venuta a conoscenza che  qui, per proteggere i frutti da influssi esterni come insetti, maltempo, vento o dall’attrito con le piante circostanti i caschi vengono avvolti nella plastica.

E per concludere,  lascio parlare le fotografie anche se non sono una fotografa eccellente!


Ottobre 2018- Y.P.

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