giovedì 15 novembre 2018

Il coraggio di ESSERE LIBERI – Vito Mancuso


Il coraggio di ESSERE LIBERI – VITO MANCUSO



“Io penso che tutto alla fine sia una questione di arte. Anche la libertà è arte, è una particolare manifestazione artistica: quella dell'arte di vivere “ - V. Mancuso


Vito Mancuso, teologo e filosofo,  ha pubblicato numerosi saggi: L’anima e il suo destino – La vita autentica – Obbedienza e libertà – Io e Dio e molti altri. Io ne ho letti diversi e ritengo che i suoi saggi siano molto importanti per me e per coloro che come me si  pongono molte domande e che amano l’introspezione. Nella convinzione  che sia necessario soffermarsi ogni tanto ad osservare e analizzare la propria interiorità rappresentata dai desideri, dalle pulsioni, dai sentimenti, penso davvero che i libri di Vito Mancuso siano un valido aiuto alla maggior comprensione di sé stessi e del mondo che ci circonda e forniscano anche risposte a quelle domande che a volte non osiamo esternare.

Per presentare in breve questo saggio dal titolo molto significativo “ Il coraggio di ESSERE LIBERI” riprendo una sintesi trovata in wikipedia.

 “ Vito Mancuso  coinvolge il lettore invitandolo alla rappresentazione dell'argomento del suo saggio sulla libertà con una strategia letteraria che inizia con il "Prologo" dal titolo Sul palcoscenico e termina con il Congedo dal palcoscenico. Tutti noi infatti siamo coinvolti nella recita di ruoli indossando maschere e obbedendo a copioni che ci fanno vivere in una dimensione parzialmente libera. Lungo le pagine del saggio scopriamo cos'è la libertà e come si fa per essere realmente liberi”.

L’ho letto senza sentirmi vittima di affaticamento mentale nonostante la complessità degli argomenti  trattati . La parola LIBERTA’ se ben riflettiamo non è una parola semplice e frequentemente viene utilizzata senza la giusta cognizione.

Essere liberi infatti è un’acquisizione che si ottiene mediante un processo e che come tale richiede un coraggioso lavoro…”

Non credo di poter sintetizzare questo saggio poiché potrei cadere nella banalità, ma non esito a suggerirne la lettura poiché sono sicura che è fonte di arricchimento per ognuno di noi.
Mancuso ci spiega bene la Solitudine e  l’Isolamento, ci spiega pure che se non esiste una reale libertà personale, è assai improbabile che possa esisterne una a livello politico, dove i grandi interessi economici producono condizionamenti di ogni genere, comprando anche il pensiero di molti di coloro che si indentificano in opinionisti e intessono campagne elettorali permanenti.

 E questo passaggio a pagina 29 lo riprendo integralmente:

E poi perché uno si dichiara di destra, l’altro di sinistra, l’altro ancora né di destra né di sinistra senza che neppure lui stesso sappia bene a destra o sinistra di che? E’ per aver compiuto un libero e spassionato esame di tutte le diverse proposte politiche, oppure è per un istinto irrazionale che prima porta a schierarsi da una parte e che solo dopo consente di valutare uomini e programmi sulla base dell’avvenuto schieramento? E’ quindi realmente possibile non essere “ sudditi di nessuno” come Eschilo orgogliosamente descriveva il suo popolo?”


La solitudine che a volte è vissuta da taluni con disagio, non dovrebbe esserlo affatto perché secondo Mancuso,  la solitudine è una condizione indispensabile della libertà  ed è voluta come lo  aveva spiegato bene anche Petrarca. “ Solo e pensoso i più deserti campi/ vo mesurando a passi tardi e lenti, / e gli occhi porto per fuggire intenti/ ove vestigio uman l’arena stampi”.
Io personalmente mi sono trovata a mio agio dentro alcune descrizioni, le ho indossate appieno   poiché a volte
 “avverto il desidero  di prendere il largo, di non appartenere ai soliti giri, di non percorrere sempre le stesse vie, di non ripetere sempre le stesse parole, …..In alcuni momenti ci si sente diversi, distinti, differenti, unici. Incapacità? Disadattamento? Presunzione? Supponenza? Chissà. In ogni caso si sperimenta l’acuta sensazione, spesso non priva di sofferenza, di essere un’altra cosa rispetto al mondo che ci circonda e ai ruoli che vi rivestiamo…..”. 
Parole illuminanti.

In breve: Mancuso spiega  che la libertà ha un prezzo assai alto e solo coloro che amano la verità della vita più delle dottrine nella loro rassicurante staticità, che  non temono di ritrovarsi soli  ma hanno il coraggio di essere liberi, capiscono che non devono limitarsi a un unico punto di vista, ma praticare un pensiero mobile.
Inoltre la LIBERTA' vera matura quando s'impara a dire NO anche a  se stessi: No ai propri capricci...  In ogni caso non è davvero un processo facile.

E poi : 
- A che serve il dolore?
- La felicità, la gioia, il piacere
- Il lavoro che è solo uno strumento e non lo scopo.
  
Non vado oltre: mi abbandono alla banalità e scrivo che sono innamorata del sapere di Vito Mancuso e perciò continuerò a leggere i suoi libri.
E ancora, bellissima la dedica: A chi,  se non a te?
( C'è quindi la possibilità di illudersi che Mancuso abbia scritto il libro singolarmente per ciascuno lettore)

Novembre 2018- Yvonne

2 commenti:

  1. Ottima recensione anche perché la grande qualità d'Yvonne è quella di valutare bene le cose con misura, semplicità e con umiltà. Non è da tutti, Brava!

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    1. Grazie di cuore. Per me queste parole sono davvero gratificanti oltre ad essere un incentivo a continuare a scrivere le mie impressioni sui libri senza i quali non potrei vivere. Ancora GRAZIE

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