lunedì 9 luglio 2018

IL BISOGNO DI PENSARE - VITO MANCUSO



Per meglio PENSARE è necessario CONOSCERE





VITO MANCUSO  teologo e filosofo, non credo abbia bisogno di presentazioni.
Numerose sono le sue  pubblicazioni   e il suo pensiero è oggetto di una monografia uscita in Germania nel 2011. In  youtube si trovano diverse sue lectio magistralis.
Elenco comunque qualche sue opera fra le quali  IO E DIO, Una guida dei perplessi che ha pubblicato nel 2011 e che io ho letto, non nascondendo che ho incontrato qualche difficoltà riconducibile alla complessità degli argomenti. In ogni caso un saggio importantissimo che mi ha fornito alcune risposte a domande che mi ponevo da tempo.
2007- L’anima e il suo destino
2012- Obbedienza e libertà
2012- Conversazioni con Carlo Maria Martini scritto con Eugenio Scalfari
2013- Il principio passione
2016 – Il coraggio di essere liberi

IL BISOGNO DI PENSARE pubblicato nell’ottobre 2017 è già alla settima edizione e sulla fascetta rossa è scritto. “ Prende per mano il lettore e gli fa usare la testa senza mai separarla dal cuore”. 

Il bisogno di PENSARE”, mi ha immediatamente catturata e sin dalle prime pagine mi sono resa conto che si trattava di un saggio di cui  andavo in cerca poiché è mio desiderio comprendere, approfondire, analizzare.
L’attuale metodologia di comunicare a volte mi lascia basita: il conversare spesso a me sembra assolutamente privo di contenuti. Non riscontro la presenza di pensieri, di visioni dietro le parole.
Spesso solo contrapposizioni in cui nessuno ascolta e ciascuno cerca di tacitare l’altro per conseguire i propri fini, non sempre lodevoli.
Ebbene ringrazio VITO MANCUSO per aver scritto questo saggio e invito coloro a me affini che desiderano essere individui pensanti a leggerlo.

Le ultime pagine terminano con “ Quasi una lista della spesa” che consiste in una enumerazione di consigli-suggerimenti utili a raggiungere l’elevazione dello spirito o dell’anima- dipende come lo si vuole chiamare- comunque di perseguire il sogno di una vita diversa e migliore,  fra i quali rientra :
 Leggere sempre con una matita in mano, sottolineare.
Sottolineare poco, solo le cose essenziali, a volte usare due colori”.
Io non ci sono riuscita, ho sottolineato molto, ho riletto assai e molto probabilmente rileggerò ancora.

I contenuti

L’aletta interna cosi recita: “ Perché vivere? Quale scopo date al vostro essere qui. Cosa volete da voi stessi?”
A pagina 13 scrive che lui appartiene a quegli esseri umani che hanno bisogno di pensare, e sottolinea bisogno, non necessità. Differenzia poi bisogno e necessità: la necessità è un’urgenza che viene da fuori, il bisogno un’urgenza che nasce da dentro.
E per pensare bene è necessario intraprendere un viaggio e non un vagabondaggio, per cui Mancuso con argomentazioni abbastanza facili da comprendere e riprendendo pensieri antichi sino a Platone, Socrate, Aristotele ci guida verso un cammino che forse da soli, non tutti  saremmo in grado di compiere.
Certo a me vien difficile sintetizzare un saggio, quindi oltre ad invitare a  leggerlo vado a stralciare quelle riflessioni che mi hanno particolarmente interessata.

Per quanto riguarda il desiderio è dedicato un bel capitolo al termine del quale il lettore è invitato a prendere una posizione schierandosi con lo spirito della profezia ebraica  in cui Gesù fu un grande suscitatore del desiderio come del resto Platone oppure con il Buddha che di contro fu un grande estirpatore del desiderio, da lui definito “brama.
Secondo l’autore non si può vivere senza desiderare, ma è necessario orientare il desiderio, innalzarlo e trasformarlo in una aspirazione.

Differenziazione fra sensazione e percezione

Pag 45 –  Analisi fra il pensiero di Aristotele, il pensiero di Tolstoj , il pensiero di Gandhi.
Importante è avere un pensier, una visione del mondo, una filosofia, una religione, un sistema di valori, una spiritualità: ognuno usi i termini che preferisce, l’essenziale è mirare a una prospettiva che ci consenta di stare al mondo senza subirlo passivamente, ma per quanto possibile, comprendendolo e vivendolo attivamente.

Continua poi distinguendo le opinioni dal pensiero. Le opinioni sono pensieri privi di base teoretica e di visione architettonica,  sono emozioni espresse a parole.
Io a torto o a ragione ho dedotto che gli attuali politici non hanno pensieri ma solo opinioni.

Altro argomento davvero interessante è la differenziazione fra la dimensione costruttiva del pensiero che passa attraverso verbi come osservare, ponderare, considerare, riconsiderare, analizzare, riflettere, meditare e  la dimensione distruttiva rappresentata dal caos che si esplica con verbi quali criticare, disapprovare, investigare, attaccare, contestare, stigmatizzare, stroncare, demolire.
Acquisendo queste conoscenze ne consegue che se ne trae un vantaggio non trascurabile allertandoci nei confronti della comunicazione propostaci quotidianamente e che spesso ci induce a prendere abbagli deleteri. O meglio rende le menti non pensanti delle vittime della manipolazione.

Le idee non sono qualcosa che si pensa ( quelli sono i concetti), ma qualcosa che si vede: sono visioni.

Pag. 53- Sophia e filo-sophia

Questo capitolo per me è davvero avvincente, ovviamente non posso ricopiarlo qui poiché non avrebbe senso. Solo qualche stralci:

 Anch’io sono innamorato della sapienza e la penso spesso, le porto i fiori del mio tempo più prezioso, al mattino presto quando il mondo è colmo di silenzio e di pace e in me si muove l’energia più viva e pulita

Il sofista non conosce nulla di più importante di sé, il sapiente vive dell’amore per l’estetica, l’etica e la scienza.

La filosofia in quanto amore per la sapienza non si può imparare ( secondo Kant)….

Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?


Pag 60 -Sapienza e saggezza

 La saggezza richiede un cuore senza invidie e senza rancori, conciliato,magnanimo, accogliente e soprattutto giusto.

PAG. 67-  Giorni addietro in un attimo che erroneamente avrei potuto definire “ vagabondaggio del pensiero” ho cercato di tradurre in parole sentimenti-sensazioni contrapposte  e ho scritto DUE. Ebbene leggendo Mancuso ho riscontrato che non c’è nulla è nuovo sotto le stelle perché lui ha scritto così:

Non è quindi così strano che io mi ritrovi con il cuore diviso in due idee-guida che attraggono il mio pensare. Di sicuro alcuni filosofi vissero la medesima condizione, testimoniata per esempio da queste parole di Nietsche. “ Dobbiamo scoprire l’eroe e anche il giullare che si cela  nella nostra passione della conoscenza, dobbiamo, qualche volta, rallegrarci della nostra follia per poter essere contenti della nostra saggezza”.

Confrontarsi con i libri, rimanendo padroni nel proprio PENSARE,  ( intendo dire non appropriarsi unicamente dei pensieri degli altri) è importante come è importante dialogare, discutere, esporsi alla confutazione, non voler vincere, ne convincere.

Mi sto rendendo conto che continuerei a elogiare questo saggio che mi ha letteralmente appassionata tanto che questa notte mi sono coricata alle due  pur di terminarlo, ma non si può evidenziare la sua bellezza e soprattutto la sua utilità se non leggendolo interamente.
In considerazione che uscito a ottobre 2017 è già alla settima edizione è certo che Mancuso con questo libro non ha fatto innamorare soltanto me.

Mi fermo qui: lo trovate ovunque e se si acquista nei supermercati si trova scontato del 15%.
Il prezzo di copertina è di 16 euro.


Luglio 2018- Yvonne    

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