Per meglio PENSARE è necessario CONOSCERE
VITO MANCUSO teologo
e filosofo, non credo abbia bisogno di presentazioni.
Numerose sono le sue pubblicazioni e il suo pensiero è oggetto di una
monografia uscita in Germania nel 2011. In
youtube si trovano diverse sue lectio magistralis.
Elenco comunque qualche sue
opera fra le quali IO E DIO, Una
guida dei perplessi che ha pubblicato nel 2011
e che io ho letto, non nascondendo che ho incontrato qualche difficoltà riconducibile
alla complessità degli argomenti. In ogni caso un saggio importantissimo che mi
ha fornito alcune risposte a domande che mi ponevo da tempo.
2007- L’anima e il suo
destino
2012- Obbedienza e libertà
2012- Conversazioni con
Carlo Maria Martini scritto con Eugenio Scalfari
2013- Il principio passione
2016 – Il coraggio di
essere liberi
IL BISOGNO DI PENSARE
pubblicato nell’ottobre 2017 è già alla settima edizione e sulla fascetta rossa
è scritto. “ Prende per mano il lettore e gli fa usare la testa senza
mai separarla dal cuore”.
“Il bisogno di
PENSARE”, mi ha immediatamente catturata e sin
dalle prime pagine mi sono resa conto che si trattava di un saggio di cui andavo in cerca poiché è mio desiderio
comprendere, approfondire, analizzare.
L’attuale metodologia di
comunicare a volte mi lascia basita: il conversare spesso a me sembra
assolutamente privo di contenuti. Non riscontro la presenza di pensieri, di
visioni dietro le parole.
Spesso solo
contrapposizioni in cui nessuno ascolta e ciascuno cerca di tacitare l’altro
per conseguire i propri fini, non sempre lodevoli.
Ebbene ringrazio VITO
MANCUSO per aver scritto questo saggio e invito coloro a me affini che
desiderano essere individui pensanti a leggerlo.
Le ultime pagine terminano
con “ Quasi una lista della spesa” che consiste in una enumerazione di
consigli-suggerimenti utili a raggiungere l’elevazione dello spirito o
dell’anima- dipende come lo si vuole chiamare- comunque di perseguire il sogno
di una vita diversa e migliore, fra i
quali rientra :
“ Leggere
sempre con una matita in mano, sottolineare.
Sottolineare poco, solo le cose essenziali, a volte
usare due colori”.
Io non ci sono riuscita, ho
sottolineato molto, ho riletto assai e molto probabilmente rileggerò ancora.
I contenuti
L’aletta interna cosi
recita: “ Perché vivere? Quale scopo date al vostro essere qui. Cosa volete da
voi stessi?”
A pagina 13 scrive che lui
appartiene a quegli esseri umani che hanno bisogno di pensare, e sottolinea
bisogno, non necessità. Differenzia poi bisogno
e necessità: la necessità è
un’urgenza che viene da fuori, il bisogno un’urgenza che nasce da dentro.
E per pensare bene è
necessario intraprendere un viaggio e non un vagabondaggio, per cui Mancuso con
argomentazioni abbastanza facili da comprendere e riprendendo pensieri antichi
sino a Platone, Socrate, Aristotele ci guida verso un cammino che forse da
soli, non tutti saremmo in grado di compiere.
Certo a me vien difficile
sintetizzare un saggio, quindi oltre ad invitare a leggerlo vado a stralciare quelle riflessioni
che mi hanno particolarmente interessata.
Per quanto riguarda il
desiderio è dedicato un bel capitolo al
termine del quale il lettore è invitato a prendere una posizione schierandosi
con lo spirito della profezia ebraica in
cui Gesù fu un grande suscitatore del desiderio come del resto Platone oppure
con il Buddha che di contro fu un grande estirpatore del desiderio, da lui
definito “brama.
Secondo l’autore non si può
vivere senza desiderare, ma è necessario orientare il desiderio, innalzarlo e
trasformarlo in una aspirazione.
Differenziazione fra sensazione e percezione
Pag 45 – Analisi fra il pensiero di Aristotele, il
pensiero di Tolstoj , il pensiero di Gandhi.
Importante è avere un
pensier, una visione del mondo, una filosofia, una religione, un sistema di
valori, una spiritualità: ognuno usi i termini che preferisce, l’essenziale
è mirare a una prospettiva che ci consenta di stare al mondo senza subirlo
passivamente, ma per quanto possibile, comprendendolo e vivendolo attivamente.
Continua poi distinguendo le
opinioni dal pensiero. Le opinioni sono
pensieri privi di base teoretica e di visione architettonica, sono emozioni espresse a parole.
Io a torto o a ragione ho
dedotto che gli attuali politici non hanno pensieri ma solo opinioni.
Altro argomento davvero
interessante è la differenziazione fra la dimensione costruttiva del
pensiero che passa attraverso verbi come
osservare, ponderare, considerare, riconsiderare, analizzare, riflettere,
meditare e la dimensione distruttiva
rappresentata dal caos che si esplica con
verbi quali criticare, disapprovare, investigare, attaccare, contestare,
stigmatizzare, stroncare, demolire.
Acquisendo queste
conoscenze ne consegue che se ne trae un vantaggio non trascurabile
allertandoci nei confronti della comunicazione propostaci quotidianamente e che
spesso ci induce a prendere abbagli deleteri. O meglio rende le menti non
pensanti delle vittime della manipolazione.
Le idee non sono qualcosa che si pensa ( quelli sono i
concetti), ma qualcosa che si vede: sono visioni.
Pag. 53- Sophia e filo-sophia
Questo capitolo per me è
davvero avvincente, ovviamente non posso ricopiarlo qui poiché non avrebbe
senso. Solo qualche stralci:
“ Anch’io
sono innamorato della sapienza e la penso spesso, le porto i fiori del mio
tempo più prezioso, al mattino presto quando il mondo è colmo di silenzio e di
pace e in me si muove l’energia più viva e pulita”
Il sofista non conosce nulla di più importante di
sé, il sapiente vive dell’amore per l’estetica, l’etica e la scienza.
La filosofia in quanto amore per la sapienza non si
può imparare ( secondo Kant)….
Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se
poi perde la propria anima?
Pag 60 -Sapienza e saggezza
La saggezza richiede un cuore senza
invidie e senza rancori, conciliato,magnanimo, accogliente e soprattutto
giusto.
PAG. 67- Giorni addietro in un attimo che erroneamente avrei potuto definire “ vagabondaggio del
pensiero” ho cercato di tradurre in parole sentimenti-sensazioni contrapposte e ho scritto DUE. Ebbene leggendo Mancuso ho
riscontrato che non c’è nulla è nuovo sotto le stelle perché lui ha scritto
così:
“ Non è quindi così strano che io mi ritrovi con il cuore diviso in due
idee-guida che attraggono il mio pensare. Di sicuro alcuni filosofi vissero la
medesima condizione, testimoniata per esempio da queste parole di Nietsche. “
Dobbiamo scoprire l’eroe e anche il giullare che si cela nella nostra passione della conoscenza,
dobbiamo, qualche volta, rallegrarci della nostra follia per poter essere
contenti della nostra saggezza”.
Confrontarsi con i libri, rimanendo padroni nel proprio
PENSARE, ( intendo dire non appropriarsi
unicamente dei pensieri degli altri) è importante come è importante dialogare,
discutere, esporsi alla confutazione, non voler vincere, ne convincere.
Mi sto rendendo conto che
continuerei a elogiare questo saggio che mi ha letteralmente appassionata tanto
che questa notte mi sono coricata alle due
pur di terminarlo, ma non si può evidenziare la sua bellezza e
soprattutto la sua utilità se non leggendolo interamente.
In considerazione che
uscito a ottobre 2017 è già alla settima edizione è certo che Mancuso con
questo libro non ha fatto innamorare soltanto me.
Mi fermo qui: lo trovate
ovunque e se si acquista nei supermercati si trova scontato del 15%.
Il prezzo di copertina è di
16 euro.
Luglio 2018- Yvonne
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