CANTO DELLA
PIANURA di KENT HARUF
In quarta di copertina sta
scritto. “ Vite insignificanti ma indispensabili, per la più semplice delle
ragioni: per la voce stupenda, quieta e luminosa, con cui Haruf ci racconta
della sua Holt, di questa piccola città dove ci sembra di vivere da sempre e
che mai vorremmo lasciare”
E ancora. “ Si sente il
ritmo di Hemingway, l’epica di Faulkner e la malinconia di Cechov”.
Rifacendomi alla poesia di
Martha Rivera posso affermare senza timore di essere smentita che esistono
anche uomini che leggono, che scrivono, che pensano, che si emozionano dinnanzi a un quadro etc. etc. ed
è stato proprio un uomo così che la scorsa estate conversando
telefonicamente mi ha suggerito di leggere CANTO DELLA PIANURA . Mi disse che
si trattava di un romanzo speciale , che sicuramente avrei apprezzato considerando che mi piace perdermi nelle
descrizioni e nei dettagli….
Ho ascoltato il consiglio,
l’ho acquistato e qualche giorno fa l’ho preso fra le mani e sin dalle prime
pagine mi sono sentita testimone protagonista della vita a Holt, un paese di
niente dove la vita scorre nel niente , ma dove vivono persone meravigliose che seppure non sanno
conversare sanno amare, ma non di quell’amore romantico descritto da poeti e
scrittori bensì di quell’amore generoso
che non ha prezzo.
I protagonisti sono
diversi: Guthrie, un insegnante delle scuole superiori, padre
di due bambini, Bobby e Ike, la cui
moglie un giorno decide di andare a vivere da sola e poi ancora di trasferirsi
da una sorella e non tornare più a casa. Nessuna separazione traumatica, nessun
divorzio, se n’è andata a non è più tornata. Quindi Victoria, una ragazza di 17
anni , studentessa che rimasta incinta viene cacciata da casa dalla madre e aiutata da un’insegnante Maggie, va a vivere in una fattoria insieme a due fratelli
anziani i quali si affezioneranno molto a lei
tanto che lei preferirà rimanere con loro anziché andare a vivere con il
padre della bambina che dapprima l’aveva abbandonata e poi pretendeva di
riprendersela come fosse un oggetto si sua proprietà o spettanza.
“ Pensa a come siamo. Scontrosi e ignoranti. Tristi.
Indipendenti. Prigionieri delle nostre abitudini. Come si fa a cambiare alla
nostra età?”.
Un ruolo importante quello dei bambini Bobby e Ike che complici in ogni situazione,
qualcuna anche spiacevole, si pongono molte domande e non riescono proprio a
comprendere perché la mamma è andata via. senza fornire nessuna spiegazione.
In sintesi un romanzo che
narra una quotidianità semplice come
spesso è la vita che corre in molti paesi di tutto il mondo, eppure non priva
di eventi degni di studio perché riconducibili a sentimenti non trascurabili.
L’autore Kent Haruf ( 1943-2014) è annoverato fra i più apprezzati
scrittori americani ed ha ricevuto diversi riconoscimenti.
Canto della Pianura che è
parte di una trilogia ( Benedizione e Crepuscolo) è stato
finalista al National Book Award.
Credo che leggerò anche gli
altri .
Canto della Pianura mi ha
molto coinvolta, a tratti non ho potuto evitare di fare dei paragoni con il mio
paese nativo e infine confesso che mi ha lasciato un velo di tristezza.
In conclusione: un bel
romanzo.
Maggio 2018- Yvonne
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