giovedì 10 maggio 2018

CANTO DELLA PIANURA di KENT HARUF


CANTO  DELLA  PIANURA di KENT HARUF


In quarta di copertina sta scritto. “ Vite insignificanti ma indispensabili, per la più semplice delle ragioni: per la voce stupenda, quieta e luminosa, con cui Haruf ci racconta della sua Holt, di questa piccola città dove ci sembra di vivere da sempre e che mai vorremmo lasciare”
E ancora. “ Si sente il ritmo di Hemingway, l’epica di Faulkner e la malinconia di Cechov”.

Rifacendomi alla poesia di Martha Rivera posso affermare senza timore di essere smentita che esistono anche uomini che leggono, che scrivono, che pensano, che  si emozionano dinnanzi a un quadro etc. etc. ed è stato  proprio un uomo così  che la scorsa estate conversando telefonicamente mi ha suggerito di leggere CANTO DELLA PIANURA . Mi disse che si trattava di un romanzo speciale , che sicuramente  avrei apprezzato  considerando che mi piace perdermi nelle descrizioni e nei dettagli….

Ho ascoltato il consiglio, l’ho acquistato e qualche giorno fa l’ho preso fra le mani e sin dalle prime pagine mi sono sentita testimone protagonista della vita a Holt, un paese di niente dove la vita scorre nel niente , ma dove vivono  persone meravigliose che seppure non sanno conversare sanno amare, ma non di quell’amore romantico descritto da poeti e scrittori bensì  di quell’amore generoso che non ha prezzo.

I protagonisti sono diversi:  Guthrie,  un insegnante delle scuole superiori, padre di due bambini, Bobby e Ike,  la cui moglie un giorno decide di andare a vivere da sola e poi ancora di trasferirsi da una sorella e non tornare più a casa. Nessuna separazione traumatica, nessun divorzio, se n’è andata a non è più tornata. Quindi Victoria, una ragazza di 17 anni , studentessa che rimasta incinta viene cacciata da casa dalla madre  e aiutata da un’insegnante Maggie, va a  vivere in una fattoria insieme a due fratelli anziani i quali si affezioneranno molto a lei  tanto che lei preferirà rimanere con loro anziché andare a vivere con il padre della bambina che dapprima l’aveva abbandonata e poi pretendeva di riprendersela come fosse un oggetto si sua proprietà o spettanza.

“ Pensa a come siamo. Scontrosi e ignoranti. Tristi. Indipendenti. Prigionieri delle nostre abitudini. Come si fa a cambiare alla nostra età?”.

 Un ruolo importante quello dei bambini  Bobby e Ike che complici in ogni situazione, qualcuna anche spiacevole, si pongono molte domande e non riescono proprio a comprendere perché la mamma è andata via. senza fornire nessuna spiegazione.
In sintesi un romanzo che narra  una quotidianità semplice come spesso è la vita che corre in molti paesi di tutto il mondo, eppure non priva di eventi degni di studio perché riconducibili a sentimenti non trascurabili.

L’autore Kent Haruf ( 1943-2014) è annoverato fra i più apprezzati scrittori americani ed ha ricevuto diversi riconoscimenti.
Canto della Pianura che è parte di una trilogia ( Benedizione e Crepuscolo)  è stato finalista al National Book Award.

Credo che leggerò anche gli altri .

Canto della Pianura mi ha molto coinvolta, a tratti non ho potuto evitare di fare dei paragoni con il mio paese nativo e infine confesso che mi ha lasciato un velo di tristezza.
In conclusione: un bel romanzo.

Maggio 2018- Yvonne

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