CESENATICO - Il richiamo della Romagna
“I paesaggi non sono semplicemente panorami, sono luoghi interiori …” , così recita la prefazione a cura di Giulio Greco alla mia silloge “ Al lago mi sento poeta”.
E ciò corrisponde al vero poiché CESENATICO per me non rappresenta semplicemente una località di mare della Riviera Romagnola il cui porto leonardesco e le Vele storiche del Museo della Marineria contribuiscono a fornire l’immagine di un luogo suggestivo, bensì è una fonte di emozioni che si rigenerano ad ogni mio ritorno perché a Cesenatico, in periodi diversi, ci sono tornata più volte.
La prima volta ci andai per caso senza curarmi neppure
si sapere quale fosse l’esatta posizione geografica: m’informai sugli orari dei
treni in partenza dalla stazione
Centrale di Milano e partii. Era maggio ed ero prossima ad un evento
significativo della vita che però peccava di completa convinzione per cui andai a Cesenatico intenzionata a riflettere
lontano dalla mia quotidianità.
Mi trovai coinvolta in situazioni impreviste e
sorprendenti, fra le quali un pomeriggio al Villaggio Azzurro dell’Aeronautica Militare di Cesena in attesa che il controllore del
traffico aereo terminasse il suo turno. Non
solo, sempre a Cesena, in piazza del
Popolo seduta sui gradini della Fontana
Masini, rimasi a contemplare un
cielo stellato e ad ascoltare colui che magistralmente declinava i versi di A’ LIVELLA, di Antonio De Curtis.
La poesia mi ha da sempre suggestionata e mettere in pratica
il motivo per cui ero andata a Cesenatico, ossia riflettere, divenne complicato.
In ogni caso prima del mio ritorno a Milano, una luce penetrò
il labirinto delle indecisioni e tutto mi apparve chiaro: la strada che stavo
per imboccare era sbagliata.
Quindi il mio primo impatto con Cesenatico fu
determinante nelle mie scelte.
Nella vita succede che le cose cambiano quando meno te l’aspetti e l’importanza di un incontro spesso scaturisce dal primo sguardo, altre volte è la forza di un abbraccio a creare una storia, ma nulla accade per caso.
Gustave Flaubert scrisse una grande verità: “Le passioni
impallidiscono quando le si trapianta” e
ritrovare le persone in ambienti diversi da quelli dove si sono conosciute, a
volte possono apparirci diverse e meno affascinanti.
Non vi è mai successo di innamorarvi al mare, durante l’estate e rivedere poi la persona oggetto dell’innamoramento in altro ambiente e trovarlo insignificante? A me successe.
Tornai a Cesenatico da giovane mamma e rifeci l’escursione in mare: seppi che la motonave AQUILA D’ORO 71 aveva cambiato mare ed era stata trasferita in Sardegna, dove credo sia ancora attiva e al suo posto trovai LA NAVE DEL SOLE, la cui modalità dell’escursione era rimasta invariata.
Tornai a Cesenatico da zia, ci ritornai con nuovi
amici e sempre “ ci sono stata bene” anche se alcune volte più di altre. A
Cesenatico ho persino ballato il liscio io, che il liscio non so ballare e
comunque alle balere di Liscio preferivo la discoteca La NUIT o la PINETA della
vicina Milano Marittima.
A Cesenatico ho vissuto incontri insoliti ma significativi, sui quali non intendo soffermarmi, anche se ben li conservo nella memoria con gioia e senza rimpianto.
Amo l’accento romagnolo e l’atmosfera spensierata che si respira per le strade specialmente nella bella stagione.
Imperdibile la visita alla Piazza delle Conserve nel centro
storico: qui sono stati recuperati un
paio di pozzi dalla forma tronco-conica che
un tempo venivano utilizzati per la conservazione del pesce.
Amo la spiaggia sabbiosa, quella sabbia che s’infiltra ovunque sino ad essere fastidiosa e amo pure il mare che rare volte ha il colore del mare essendo il fondale del Mar Adriatico sabbioso.
Al Molo di
Ponente, gli iconici capanni dei
pescatori , delle piccole palafitte in legno dalle quali le reti vengono calate
in mare per la pesca, offrono uno
scenario molto coreografico.
Singolare il grattacielo di 33 piani, costruito nel 1958 su progetto dell’architetto Berardi in un luogo dove grattacieli non ce n’erano! E per qualche anno, con i suoi 125 metri d’altezza, ebbe pure il primato d’essere il grattacielo più alto d’Europa.
E quando mi trovo a transitare dinanzi al Soggiorno marino AGIP- ENI in viale
Carducci, non posso fare a meno di sorridere poiché penso a mio figlio che ci
andò per la prima volta a 8 anni dopo di che mi è stato impossibile fargli cambiare destinazione: sino a quattordici anni ogni
estate, terminata la scuola andava a Cesenatico. “ Troppo bello Cesenatico, troppo bello il pioppeto”- diceva ,
nonostante già avesse visto il mare di
Sardegna, di Corsica e Grecia.
Probabilmente anche su di lui, CESENATICO esercitò notevole
fascino e infatti l’anno che avrebbe compiuto 15 anni e quindi non poteva più accedere al soggiorno Eni mi
convinse a trascorrere una settimana all’Hotel Bristol io e lui soltanto e ci divertimmo un mondo.
Come tutti i luoghi, negli anni anche CESENATICO è
cambiato, ma io ci ritorno sempre volentieri. Per me, fra le località della
riviera Romagnola, rimane “il più bello” e quest’anno ci sono ritornata per
trascorrervi Pasqua. Ho mangiato dell’ottimo pesce perché a Cesenatico la
cucina è ottima quasi ovunque, ho rinfrescato i ricordi e ne ho arricchito la
mia raccolta.
Cesenatico, non lontano da Milano e non così vicino, mi è rimasto nel cuore.
Aprile 2024 – Y.P.