mercoledì 3 aprile 2024

NON TI MANCHI MAI LA GIOIA - VITO MANCUSO

 

Breve itinerario di liberazione

VITO MANCUSO

Quando si sa, e si è in grado di esprimere quello che si sa, si è in possesso dell’arma principale per difendere la propria autonomia

Ci sono periodi in cui siamo attratti dai romanzi, dalle letture poco impegnative che ci consentano di evadere dal quotidiano e magari ci fanno sognare. Ma poi ci sono periodi in cui ci poniamo molteplici domande a cui non sempre siamo in grado di rispondere o semplicemente, la realtà ci appare particolarmente complessa  e  sentiamo la necessità di ricercare quei libri che possono aiutarci a meglio comprendere ciò che sta dentro e fuori di noi.  Il periodo che stiamo vivendo è indubbiamente molto complesso: i focolai di guerra non accennano a spegnersi e nonostante ciò il consumismo è sempre dilagante. I politici più che occuparsi dei seri problemi, mirano soltanto alla gestione e al mantenimento del potere senza un briciolo di dignità.

In questo saggio di sole 128 pagine le tematiche affrontate sono numerose: Dio, Anima, Politica...

 Molto  interessante l’ analisi sulla diversità fra DEMOCRAZIA FORMALE e DEMOCRAZIA SOSTANZIALE.

“…il senso della democrazia si compie quando si affrontano i problemi concreti dei cittadini e promuove il bene comune realizzando i contenuti sostanziali richiamati poco fa…..”

 “ …imperversa il narcisismo, inteso come riconduzione di tutto il proprio amore a se stessi. Il Dio dei nostri giorni si chiama IO. Noi viviamo nel tempo del Dio Io”.

 VITO   MANCUSO, teologo laico e filosofo con i suoi SAGGI è illuminante : i suoi scritti ci portano a maggior consapevolezza e ci permettono di entrare e attraversare quei labirinti che da soli forse non attraverseremmo mai.

I suoi studi gli consentono di mettere a confronto religioni e filosofie diverse, senza trascurare le varie civiltà e quindi ci offre più scuole di pensiero.  

Ne consegue che chi legge oltre ad ottenere un arricchimento culturale ha la possibilità di  analizzare e analizzarsi e magari intraprendere cambiamenti che se non avesse riflettuto non avrebbe preso in considerazione.     

Questo saggio a mio parere è molto interessante poiché analizza la società e il mondo attuale ed evidenzia “quanto siamo in trappola” e quanto sia complicato uscirne perché ci sono cose che dipendono da noi e  altre che siamo costretti a subire.

Ovviamente a livello personale, che non è mai solo individuale, qualcosa si può fare, una speranza c’è  e infatti nella quarta di copertina riporta il suggerimento di SENECA: “ Non ti manchi la gioia. Voglio, però, che ti nasca in casa: e ti nascerà, se sorge dentro di te”.

Per casa s’intende “la nostra interiorità”. 

Solo qualche stralcio:

 -         “Il cielo in una stanza”, cantava Gino Paoli più di 60 anni fa, musica, poesia sugli incontri d’amore con una donna. “Il mondo in uno schermo”, cantano oggi i nostri giorni, triste prosa della condizione della mente di molti di noi. Il progressivo impoverimento del linguaggio ne è un indiscutibile indicatore… Galimberti asserisce che si stima che oggi i giovani “se la cavano con 300 parole, se non di meno e aggiunge che è un grosso problema perché come ha evidenziato Heidegger, noi riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo, perché non riusciamo ad avere pensieri ai quali non corrisponde una parola.

-         Per guidare l’automobile occorre la patente, perché non dovrebbe essere lo stesso per eleggere quelli che devono guidare un paese?

 -         Il Dio del passato non può e non deve tornare. Il Dio del presente a forma di Io è un incubo ogni giorno più aggressivo. Il Dio del futuro non ha ancora mandato segnali di sé. E noi, qui e ora, divorati dalla cupiditas senza limiti, siamo in trappola.

 -         Oggi le nostre coscienze sono sistematicamente esposte a un bombardamento continuo che promette piacere e felicità a chi soddisfa una serie di esigenze e prestazioni esteriori all’insegna dell’avere e dell’apparire. Ciò di cui abbiamo realmente bisogno , invece, ciò di cui hanno bisogno soprattutto le nuove generazioni, è una pedagogia della gioia che insegni come imparare a gioire interiormente all’insegna dell’essere e dell’autenticità…”

 Un libro di cui non esito a suggerirne la lettura e nel mio caso non lo riporrò in libreria, poiché lo riprenderò.

 Marzo 2023 – Y.P.

 

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