martedì 7 novembre 2023

LA LENTEZZA – MILAN KUNDERA

LA LENTEZZA- in copertina Donna nuda col braccio destro alzato di Antoine Watteau

 Quando gli eventi accadono troppo rapidamente nessuno piò essere sicuro di niente, assolutamente di niente, neppure di se stesso”.

 Dopo aver molto apprezzato L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA dell’ESSERE, non ho esitato ad approcciarmi a LA LENTEZZA, il primo romanzo di MILAN KUNDERA scritto in francese e ambientato in Francia, un romanzo definito singolare, veloce e intenso.

Io ho letto la traduzione italiana e casualmente è stato il libro che mi ha accompagnato durante il mio viaggio, proprio in FRANCIA.

L’autore, Milan Kundera, morto a luglio  è stato uno scrittore, poeta, saggista e drammaturgo francese di origine cecoslovacca ed etnia ceca e l’ opera di maggior successo indubbiamente è il già citato “ L’insostenibile leggerezza dell’essere”, ma ne ha scritti diversi dal contenuto significativo.

 

LA LENTEZZA, come si può desumere dal titolo  fra le diverse tematiche, affronta principalmente quella inerente   al  correre troppo”: la velocità porta volgarità, anche in amore.Isteria collettiva, tecnologia massiva,  inducono all’oblio, alla perdita di memoria.

L’autore fa il collegamento fra la lentezza al ricordare e la velocità al dimenticare.

 

C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali, un uomo cammina per strada. A un tratto, cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora istintivamente, rallenta il passo. Chi, invece, vuole dimenticare un evento penoso, appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo.”

 

Quando vogliamo ricordare o preservare il momento, ci muoviamo e agiamo lentamente, invece, si corre veloci per dimenticare un'esperienza passata. Ad esempio, dopo la disastrosa notte passata al castello, Vincent, un protagonista della storia narrata,  cavalca la sua motocicletta e guida il più velocemente possibile per lasciarsi alle spalle il luogo del suo fallimentare incontro amoroso.

Dallo stile letterario impeccabile con descrizioni ricercate e dettagliate, l’autore offre al lettore la possibilità d’immaginare nitidamente gli scenari in cui si svolgono gli eventi.

La trama offre  numerosi spunti su cui soffermarsi a riflettere.

C’è l’ esaltazione nell’imparare ad aspettare , dare il giusto valore all’attesa,  avere pazienza e comprendere che dentro l’attesa si trova ciò che la foga e l’immediatezza non ci possono dare.

In un castello antico divenuto hotel, si  svolge un convegno di entomologia a cui partecipano personaggi molto diversi fra loro:

·        Jacques-Aloys Berck, un politico esibizionista

·         Immacolata, una regista della quale  Berck si era innamorato in gioventù senza essere corrisposto, mentre  ora mira al politico per interesse;

·         Vincent, un giovane assistente che vive nell'ammirazione del saggio Pontevin, del quale cerca di imitare persino la dialettica

·         Il professor Čechořípský, entomologo ceco caduto in disgrazia dopo la Primavera di Praga del 1968; allontanato dalla Accademia delle Scienze per tradimento del regime comunista e costretto a esercitare il mestiere di muratore per vent'anni; per lui il convegno è l'occasione per un riscatto (che avverrà in maniera tutta particolare).

In questo castello è presente anche un personaggio che s’identifica con l’autore in compagnia della moglie per una breve vacanza.

Non vado oltre per non togliere sapore a chi deciderà di intraprendere questa meravigliosa lettura che nonostante l’importanza degli argomenti non trascura leggerezza e ironia.

Stralci

-         L’origine della paura è nel futuro, e chi si è affrancato nel futuro non ha più nulla da temere.

-         Alla base dell’edonismo vi è dunque la nozione di sofferenza: e poiché i piaceri sono più spesso causa di infelicità che di felicità, Epicuro raccomanda solo piaceri prudenti e modesti.

-         …Ella possiede la sapienza della lentezza e conosce a meraviglia la tecnica del rallentamento.

-         Non è così facile strappare via una scheggia. Si può dominare il dolore, rimuoverlo, fingere di non pensarci più, ma simulare è faticoso.

Novembre 2023- Y.Pelizzari

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