sabato 11 novembre 2023
PAOLO - L'UOMO CHE INVENTO' IL CRISTIANESIMO - CORRADO AUGIAS
martedì 7 novembre 2023
LA LENTEZZA – MILAN KUNDERA
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LA LENTEZZA- in copertina Donna nuda col braccio destro alzato di Antoine Watteau |
“Quando gli eventi accadono troppo rapidamente nessuno piò essere sicuro di niente, assolutamente di niente, neppure di se stesso”.
Io ho letto la traduzione italiana e casualmente è
stato il libro che mi ha accompagnato durante il mio viaggio, proprio in
FRANCIA.
L’autore, Milan Kundera, morto a luglio è stato uno scrittore, poeta, saggista e
drammaturgo francese di origine cecoslovacca ed etnia ceca e l’ opera di
maggior successo indubbiamente è il già citato “ L’insostenibile leggerezza
dell’essere”, ma ne ha scritti diversi dal contenuto significativo.
LA LENTEZZA, come si può desumere dal titolo fra le diverse tematiche, affronta principalmente quella inerente “ al correre troppo”: la velocità porta volgarità, anche in amore.Isteria collettiva, tecnologia massiva, inducono all’oblio, alla perdita di memoria.
L’autore fa il
collegamento fra la lentezza al ricordare e la velocità al dimenticare.
“C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio.
Prendiamo una situazione delle più banali, un uomo cammina per strada. A un
tratto, cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora
istintivamente, rallenta il passo. Chi, invece, vuole dimenticare un evento
penoso, appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per
allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo.”
Quando vogliamo
ricordare o preservare il momento, ci muoviamo e agiamo lentamente, invece, si
corre veloci per dimenticare un'esperienza passata. Ad esempio, dopo la
disastrosa notte passata al castello, Vincent, un protagonista della storia
narrata, cavalca la sua motocicletta e
guida il più velocemente possibile per lasciarsi alle spalle il luogo del suo
fallimentare incontro amoroso.
Dallo stile letterario impeccabile con descrizioni
ricercate e dettagliate, l’autore offre al lettore la possibilità d’immaginare
nitidamente gli scenari in cui si svolgono gli eventi.
La trama offre numerosi spunti su cui soffermarsi a
riflettere.
C’è l’ esaltazione nell’imparare ad aspettare , dare
il giusto valore all’attesa, avere
pazienza e comprendere che dentro l’attesa si trova ciò che la foga e l’immediatezza
non ci possono dare.
In un castello antico divenuto
hotel, si svolge un convegno di entomologia
a cui partecipano personaggi molto diversi fra loro:
·
Jacques-Aloys Berck, un politico esibizionista
·
Immacolata, una regista della quale Berck si era innamorato in gioventù senza
essere corrisposto, mentre ora mira al
politico per interesse;
·
Vincent, un giovane assistente che vive nell'ammirazione del saggio
Pontevin, del quale cerca di imitare persino la dialettica
·
Il professor Čechořípský, entomologo ceco caduto in disgrazia dopo
la Primavera di Praga del 1968; allontanato dalla Accademia delle Scienze
per tradimento del regime comunista e costretto a esercitare il
mestiere di muratore per vent'anni; per lui il convegno è l'occasione per un
riscatto (che avverrà in maniera tutta particolare).
In questo castello è presente anche un personaggio che
s’identifica con l’autore in compagnia della moglie per una breve vacanza.
Non vado oltre per non togliere sapore a chi deciderà
di intraprendere questa meravigliosa lettura che nonostante l’importanza degli
argomenti non trascura leggerezza e ironia.
Stralci
-
L’origine della paura è nel futuro, e chi si è affrancato nel futuro non ha
più nulla da temere.
-
Alla base dell’edonismo vi è dunque la nozione di sofferenza: e poiché i
piaceri sono più spesso causa di infelicità che di felicità, Epicuro raccomanda
solo piaceri prudenti e modesti.
-
…Ella possiede la sapienza della lentezza e conosce a meraviglia la tecnica
del rallentamento.
-
Non è così facile strappare via una scheggia. Si può dominare il dolore,
rimuoverlo, fingere di non pensarci più, ma simulare è faticoso.
Novembre 2023- Y.Pelizzari
venerdì 3 novembre 2023
RIVIVERE PARIGI, ORLEANS, TOURS, CHARTRES
Rivivere Parigi, Orleans, Tours, Chartres
Vivere per raccontarla , proprio come scrisse Gabriel
Garcia Marquez…
Andare, ritornare, avere immediatamente voglia di ripartire, ma affinchè nulla vada perduto da ciò che si è vissuto, ritengo utile che ciascun viaggio debba essere fermato, almeno sinteticamente sulle pagine di un quaderno.
Abitualmente elaboro e pianifico “il mio viaggiare”
autonomamente, ma in questo caso ho ritenuto opportuno affidarmi a
professionisti del settore se non altro per evitare il dispendio di tempo che
avrebbe richiesto la prenotazione preventiva degli ingressi ai numerosi castelli delle Valle della Loira,
la ricerca di guide turistiche di buon
livello, la scelta di alberghi posizionati strategicamente sull’itinerario da
farsi , etc. etc.
Quindi mi sono affidata all’ Agenzia viaggi e mi sono occupata soltanto di preparare una valigia idonea per la circostanza. In compagnia dell’amica che per me ricopre il ruolo della sorella che non ho mai avuto, come pure io per lei, sono partita e mi sono aggregata al gruppo che ha terminato la formazione proprio a Parigi dove alcuni sono giunti in aereo.
Un bel gruppo i cui partecipanti provenivano da più
parti: Lazio , Sicilia, Sardegna, Veneto
, Emilia, Piemonte, Lombardia , Toscana e
spero di non aver dimenticato qualcuno.
Come spesso succede, soltanto negli ultimi giorni il gruppo ha
trovato una gioiosa famigliarità, ma comunque
il viaggio nel suo complesso si è rivelato interessante e avvincente.
Marc, l’autista francese, non ha mai perso il buon umore e neppure la calma nonostante l’intricato traffico di Parigi, mentre Renato, l’assistente di viaggio , attento e disponibile ha saputo creare una buona convivialità con simpatiche battute e la narrazione di particolari eventi vissuti nei numerosi viaggi che il suo lavoro gli permette farsi.
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Clochards a Lione |
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Hotel de Ville |
PARIGI,
a parte il traffico che spero nel quotidiano si possa evitare utilizzando i mezzi pubblici,
per me è sempre una città sorprendente, anzi a ogni mio ritorno la ritrovo più maliosa.
Il nostro tour con la guida, che non si è risparmiata dall’elargire informazioni interessanti, è iniziato nella grande piazza dell’Hotel de Ville, ossia il Municipio e includeva vie e angoli molti noti della città senza trascurare il Centro Culturale realizzato su progetto di Renzo Piano e il cantiere aperto per la ricostruzione di ciò che è andato distrutto con l’incendio di Notre Dame, di cui il presidente Macron ha annunciato l’apertura al pubblico l’8 dicembre 2024.
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Mercato dei fiori |
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Lavori in corso presso Notre Dame |
La visita al mercato dei fiori seppure veloce è stata alquanto gradevole, come pure il passaggio davanti alla storica libreria “ Shakespeare and Company “ situata sulla Rive gauche del V arrondissement e che negli anni venti del secolo scorso fu il punto di ritrovo di scrittori come Ezra Pound , Ernest Hemingway, James Joyce e altri.
Sempre nel quartiere latino , appassionante pure la visita all’Eglise de Saint SEVERIN in stile gotico di cui la guida ha richiamato l’attenzione sulle importanti vetrate nonché sulla storia: monumento storico del 1862 sorge sul luogo dove c’era l’oratorio di San Martino.
Meritevole pure la Tour Saint Jacques, un edificio in stile gotico fiammeggiante, rientrante nel patrimonio mondiale dell’Unesco, costruita tra il 1509 e il 1523 e che rappresenta l’unica testimonianza della chiesa di Saint-Jacques-de-la-Boucherie.
Parigi, denominata sin dal 1878 “ Ville lumiere” , secondo me è una delle più belle capitali europee: compiendo una semplice passeggiata per le vie del quartiere Latino si può cogliere il fascino che emana e percepirne la singolare atmosfera.
L’escursione serale “Ville lumiere” è stata indubbiamente molto coinvolgente
poiché abbiamo veramente “toccato” i
luoghi e i monumenti più celebri mentre la crociera sulla Senna a bordo del bateau Parisien, ha reso la mia
serata indimenticabile: complice il plenilunio d’ottobre che esaltava
l’illuminazione della Torre Eiffel che con i suoi 300 metri di altezza
rappresenta PARIGI nel mondo.
Indipendentemente dalla
conoscenza individuale della città, questo giro in battello regala panoramiche
stupefacenti da una prospettiva unica.
Nonostante l’aria
pungente schiaffeggiasse il volto, eravamo in molti sul ponte superiore del
battello a contemplare le scenografie inenarrabili che scorrevano davanti ai
nostri occhi dalle quali spiccavano il Louvre, il Museo d’Orsay, il Palais
Bourbon Assemblèe Nationale.
Pina ed io, che lì ci siamo incontrate per caso e abbiamo
simpatizzato, avevamo le mani infreddolite , ciò nonostante insistevamo nello
scattare fotografie a raffica speranzose di riuscire a portarci a Roma lei, a
Milano io, “ un lembo di così
straordinaria bellezza”.
Qui, il gruppo è
aumentato di numero: è entrato a farne parte FABRICE, la guida che ci ha
accompagnati per quasi tutto il resto del tour e che con le sue spiegazioni, a
volte “colorite”, a volte “ teatranti”,
ha sicuramente contribuito a farci
incamerare qualche informazione in più
poiché le “lezioni” di storia francese sono state a tratti impegnative,
nonostante il mio interesse fosse elevato.
Credo che nessuno del
gruppo si dimenticherà di Francesco I Re di Francia, di Caterina De Medici, del
Papa e poi….le favorite del Re.
Orleans è la città di
Giovanna D’arco conosciuta appunto anche come la pucelle d'Orléans
e infatti al centro dell’ampia piazza centrale è stata collocata una sua grande
statua equestre.
Noi ci siamo soffermati
sull’imponente Cattedrale di SAINT –
CROIX, monumento storico di Francia dal 1862 e luogo di culto . La passeggiata per il
centro, sino a raggiungere la Loira, il fiume che l’attraversa, ci ha
consentito di ammirare le caratteristiche case a graticcio, ossia con le
facciate dalle travi a vista. Orleans che dista 120 chilometri da Parigi, e
potrebbe essere stata la capitale gallica del popolo dei Carnuti, a me è sembrata
una cittadina rispettabile.
I vari castelli che ho visitato in Italia non hanno quasi nulla in comune con i Castelli visitati nella Valle della Loira dei quali cito: CASTELLO di CHAMBORD - CASTELLO di BLOIS - CASTELLO di CHENONCEAU – CASTELLO di AMBOIS – CASTELLO di VILLANDRY – CASTELLO di AZAY -LE -RIDEAU e infine il CASTELLO di VAUX LE VICOMPTE.
“Nel 1653 Fouquet diventa Sovrintendente
delle Finanze di Luigi XIV e in quello stesso rispettabile.terreni nel
circondario, fa radere al suolo il villaggio di Vaux, qualche boschetto, devia
addirittura il corso di un piccolo fiume per far arrivare l’acqua per il parco
e le fontane. Chiama per realizzare il castello dei suoi sogni i tre artisti
più in voga del momento: l’architetto Louis le Vau, che aveva costruito grandi
palazzi a Parigi, il pittore Charles le Brun, che decorerà gli interni, con
mobili, statue, arazzi e dipinti, e André Le Nôtre, geniale architetto di
giardini, che qui realizzerà il perfetto modello del giardino alla francese, in
una scenografica prospettiva lunga 3 km.
Oggi di proprietà dei Conti de Vogüé, è un castello di straordinario splendore, una sintesi perfetta fra l’architettura e il paesaggio, grazie soprattutto agli spettacolari giardini che “modellano” la natura e creano prospettive assolutamente inusuali, giocando sulle distanze, sulle panoramiche…un’autentica meraviglia. Gli interni, totalmente riarredati, danno l’impressione che Fouquet e la sua famiglia siano appena usciti per una passeggiata nel parco…Non a caso il castello è stato scelto come scenario di film famosi, da Valmont di Milos Forman alla Maschera di Ferro con Leonardo Di Caprio, Vatel con Gerard Depardieu, Marie Antoinette di Sofia Coppola per citare solo i più famosi.”
Non ho nominato CHATEAU du CLOS LUCE poiché si differenzia quasi totalmente dagli altri: rappresenta la dimora in cui soggiornò Leonardo da Vinci nel periodo 1516-1519 ad AMBOIS. Interessante la visita e soprattutto molto apprezzabile l’ampio parco ove si possono ammirare i modelli delle sue invenzioni sapientemente disseminate qui e là e che in questo periodo d’autunno, in cui la natura sfoggia vivaci policromie, appaiono ancora più originali.
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Copia S.Giovanni Battista ( l'originale è al Louvre) |
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Lo studiolo di Leonardo |
Evidenzio che i Castelli visitati molto probabilmente sono stati scelti a seguito di un’oculata valutazione poiché si differenziano molto fra loro, anche come posizione: alcuni sono stati realizzati sull’acqua, altri sono circondati da giardini immensi.
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Tours- Torre S.Martino |
TOURS
E’ una bella citta’
d’arte e di storia, rientra dal 2000 nel
Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco ed è sede di una prestigiosa università
francese. Si trova sui fiumi LOIRA e CHER.
“Una delle figure che caratterizzarono la
storia della città fu San Martino, il soldato romano originario di Pannonia reso
famoso dalla leggenda della sua conversione quando, alle porte di Amiens
divise il suo mantello con un povero e la notte successiva gli apparve in
sogno Cirto coperto con la metà della cappa. Al suo risveglio ritrovò
il suo stesso mantello integro. San Martino fu ordinato, nel 371 o 372, terzo
vescovo di Tours e completò la sua cristianizzazione. Sepolto nelle vicinanze
della città, la leggenda a cui era legato attirò così numerosi pellegrinaggi che
rapidamente vi sorse una cappella e poi un centro abitato che prese il nome di
Martinopolis, o anche Châteauneuf. Nella seconda metà del 400 il borgo
religioso si fuse definitivamente con il nucleo urbano d'impianto romano
originando così la città di Tours. L'importanza del culto del santo nella
regione fece di Tours uno dei più importanti luoghi del Cristianesimo occidentale
nel Medioevo, e in particolare una tappa fondamentale nel cammino
verso Santiago di Compostela.”
Con Renato e con coloro
che non erano eccessivamente stanchi, dopo cena abbiamo fatto un bel giro per la
città apprezzando la piazza con le due fontane illuminate, il maestoso palazzo
del Municipio, la Place Plumerau ovvero il cuore del centro storico
antico, la Torre di SAN MARTINO, le vie
della parte vecchia sulle quali si assiepano le case a graticcio che
contribuiscono a rendere suggestivo il contesto.
Chartres, è un’altra
bella cittadina al cui centro medioevale si trovano diverse edificazioni a
graticcio. Queste case, che ritengo siano inesistenti in Italia, sono molto
belle da vedersi anche perché le travi a vista inserite nelle facciate, spesso diseguali, sono tinteggiate con colori differenti.
La maggiore attrattiva
di CHARTRES è senza dubbio la Cattedrale
di Notre Dame – culto cattolico e
proprietà dello Stato- inserita nel
Patrimonio dell’Umanità Unesco. Con i suoi 113 metri di altezza è una delle icone dell'arte e dell'architettura
gotica, celebre per le sue vetrate, guglie e labirinto. La
visita guidata curata da Xavier, una
guida giunta per noi da Parigi, ci ha consentito di apprezzare dettagli che
probabilmente avremmo trascurato. La Cattedrale custodisce una piccola parte
del velo di Maria , per cui è meta di
numerosi pellegrinaggi.
E qui, nell’ampia
piazza antistante la cattedrale, dopo aver consumato la cena non
particolarmente gustosa a base di carne, con un gruppetto costituitosi per
l’occasione, ho assistito al più
bello spettacolo di luci che abbia mai
visto sino ad ora.
Al calare del
buio, la Cattedrale si è illuminata e su di una facciata, in un continuo cambiamento di colori e di luci in movimento sono apparse immagini,
date, bandiere, fiamme e altro. Probabilmente la ricostruzione degli eventi
storici significativi relativi alla cattedrale.
Per tutta la durata
dello spettacolo, una musica mistica si diffondeva nell’aria.
Sono portata a credere che
pure gli atei ne siano rimasti impressionati.
Ho letto che Chartres non vanta solo un
fantasmagorico spettacolo di suoni e luci sulla famosa cattedrale, ma è
diventata una vera “capitale della luce”, infatti anche il palazzo gotico
antistante l’albergo dove ho soggiornato presentava una facciata con luci in
movimento che dava l’illusione fosse ricamato.
Infine è arrivato l’ultimo
giorno del tour. Dopo un’abbondante
colazione preparata appositamente per il gruppo alle 6 e 30 di mattina mentre
tutti gli altri ospiti dormivano, Marc ha caricato i bagagli e con un’alba dai
colori indicibili, abbiamo lasciato alle spalle il viale alberato e il
bell’hotel di COUDRAY MONTCEAUX ed è stata presa la direzione Italia.
Altri componenti del gruppo si erano staccati il giorno precedente per raggiungere Parigi e rientrare in aereo, ma non prima d'aver effettuato una visita alle cantine.
Novembre 2023 – Y.Pelizzari