PUNTO PIENO
PUNTO PIENO , il romanzo che ho appena terminato, è il terzo capitolo di una trilogia iniziata
con "CAFFE’ AMARO" e "PIANO
NOBILE”, ma è anche il primo romanzo di Simonetta Agnello Hornby che mi ha leggermente
annoiata.
Non intendo dire che non
sia un bel romanzo, infatti è certamente ben strutturato e lo stile letterario
impeccabile come consuetudine dell’autrice, ma ho trovato molte descrizioni
quasi superflue che hanno implementato la narrazione senza darle un reale
valore aggiunto.
Forse è bene leggerlo singolarmente senza aver letto i
due precedenti poiché in fondo, ogni
romanzo ha il proprio finale e non necessariamente occorre conoscere cosa
faranno le generazioni successive alla prima….
Frammenti di trama
In questo romanzo oramai i SORCI sono diventati adulti e come già avevamo appreso, trattasi di una generazione con luci ma soprattutto con molte ombre. Nulla è come si manifesta in pubblico e Andrea Sorci, nonostante matrimonio e figli è affetto da disturbi psichici di notevole entità per cui in preda ad un eccesso di rabbia , uccide la sua domestica, proprio internamente al Palazzo Sorci, al Piano Nobile, palazzo che verrà destinato alla vendita.
Fa parte della generazione Sorci, quale figlio illegittimo,
anche
il potentissimo avvocato PEPPE VALLO, soprannominato l’Americano, che riesce
a far insabbiare l’omicidio.
Ovviamente Peppe Vallo ha le sue buone ragioni per
supportare in ogni circostanza i Sorci…
L’omicidio da inizio al romanzo, forse per ricordarci e
dare una conclusione a quelle che in
PIANO NOBILE parevano solo stravaganze di Andrea, o forse per esaltare la potenza esercitata da Peppe Vallo nei vari
ambienti e in molte circostanze , sino alla sua morte.
Il titolo PUNTO PIENO invece, scaturisce dalla forza di tre donne, le zie
che i Sorci hanno soprannominato “ le Tre Sagge”.
Queste decidono di fondare un’associazione con l’obbiettivo
di mantenere viva l’attività del ricamo e tramandarla alle donne
più giovani.
Nasce così all’interno della sagrestia della Chiesa
dei Santi Scalzi il Circolo del Punto Pieno, dove si ricamano lenzuola,
corredini per neonati, tovaglie, etc. etc. e soprattutto,
dove l’accesso è libero a tutte le donne: dalle nobildonne, alle ex-carcerate, alle
prostitute o ex- prostitute poiché la Legge Merlin del 20 febbraio 1958 ha
imposto la chiusura delle case di piacere.
Si forma così
una vera e propria comunità di solidarietà, sorellanza, dove si conversa, ci si sfoga, ci si aiuta e
nel contempo l’ago e il filo compongono lavori di pregio che in tempi brevi
trovano commercio anche all’estero.
Gli avvenimenti sono collocati fra i 1955 al 1992 , passando quindi dall’uomo
che sbarca sulla Luna, ai movimenti studenteschi , sino ad arrivare all’uccisione
di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta….
Non mi è facile sintetizzare la trama poiché è densa
di avvenimenti, perfino troppi i personaggi …
Grande simpatia per Carlino, che superando i vari
pregiudizi riconducibili alla sua omosessualità, è divenuto
uomo di successo nel campo della moda.
L’ambientazione ovviamente è in Sicilia, PALERMO.
Pag. 206 : “ E’
mattina presto, sono sul balcone della camera da letto. Palermo vista da qui, è
bellissima. L’aria è limpida e pulita, i primi raggi del sole colpiscono il
mare ed è come se la superficie dell’acqua scoppiettasse di scintille. L’aria è
fresca, le api ronzano intorno agli anemoni giapponesi che Rita ha voluto
piantare vicino alle arnie, in quello che noi chiamiamo il giardino delle rose”.
Stralci
-
Le famiglie si ammalano e poi guariscono.
Siamo creature fragili, ma impariamo giorno per giorno di cosa è fatta l’esistenza,
soprattutto la condivisione di abitudini e caratteri.
-
Non portare rancore, ti consuma. Metti
sempre davanti a tutto i tuoi figli, e naturalmente la tua dignità. Gli uomini
vengono da un passato che li giustifica, a te basta non giustificare quel
passato.
-
…una famiglia che ti difende non basta di fronte a
una città pronta a crocifiggerti se non stai ai patti e non coltivi il codice
dell’ipocrisia.
- La nostra vita è scandita da rituali e abitudini. Da giovane l’avrei trovata insopportabile, a cinquantasei anni mi sembra di poterla accettare.
Aprile 2022
Y.Pelizzari
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