BORGO SUD – Donatella
Di Pietrantonio
Un libro, in copertina l’immagine di un abbraccio dai
contorni lievemente sfocati, un titolo semplice “BORGO SUD” : un insieme che in
me ha generato una pioggia di emozioni.
L’autrice Donatella di Pietrantonio , che già avevo
apprezzato leggendo L’ARMINUTA e BELLA
MIA, con questo romanzo mi ha letteralmente rapita.
Una storia potente ambientata in una terra “dura - rude”, dove le donne mettono al mondo figli e l’amore materno sta rinchiuso dentro i cuori . Baci e abbracci non sono contemplati nella vita quotidiana e i libri non rientrano fra le necessità.
Una famiglia numerosa dove si parla prevalentemente il dialetto: sei
figli , uno dei quali morto.
Due sorelle molto diverse fra loro: la maggiore studiosa, assennata, l’altra, minore di tre anni, ribelle, assetata
di libertà e d’amore.
Molto unite nell’infanzia, nella solitudine, nell’ essere
orfane di genitori vivi, da adulte spesso separate dalle turbolenze
della vita.
Esistenze segnate prevalentemente dal dolore.
Entrambe lasciano presto la famiglia d’origine: la maggiore va
a Pescara a studiare, la minore Adriana, qualche tempo dopo la raggiunge ma gli
studi non l’attraggono e presto abbandona la scuola. Preferisce andare in
spiaggia ad abbronzarsi e di notte non si nega frequentazioni
d’ogni genere, anche poco
raccomandabili. Adriana ruba il sonno alle notti della sorella studiosa nel
completo disinteresse dei genitori che se ne stanno al paese.
Passano gli anni: la
maggiore si laurea, si sposa con un odontoiatra figlio unico di una ricca e
importante famiglia pescarese e Adriana continua la sua storia travagliata con
il bel pescatore Raphael.
Due storie incredibili, ogni pagina una sorpresa.
Quanta sofferenza, quanto dolore, quanta disperazione.
Storie di vita “vera”, d’intimità celate. E quanto amore fra queste due sorelle:
sempre unite anche nella distanza e nel silenzio!
Il matrimonio perfetto, invidiabile della sorella maggiore si rivela una grande delusione ed a lei non rimane altro che accettare ed andarsene via, lontano, a Grenoble. Non se lo immaginava proprio... Neppure lui, il marito, se l’era immaginato perché non ne era a conoscenza: è accaduto tutto all’improvviso in un pomeriggio sulla spiaggia dei nudisti in Abruzzo.
Non voglio dilungarmi oltre: scritto magistralmente, l’autrice
regala al lettore 160 pagine molto intense, molto coinvolgenti. Io l’ho
iniziato l’altra notte e stasera l’ho finito.
Un romanzo che non dimenticherò facilmente: mi sono commossa, ho pianto, si è risvegliato in me il prepotente desiderio della sorella che non ho mai avuto.
Stralci
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Uno
sguardo critico va sempre respinto o può essere utile a capire ciò che non
vediamo di noi?
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Come dice
il nostro Flaiano, oggi anche il cretino è specializzato. Io preferisco tenere
gli occhi aperti sul mondo
-
L’ho
seguita a qualche metro di distanza. La tomba del figlio era alla sua altezza,
sul muro abitato dai morti. Non si è preoccupata dei fiori avvizziti in quelle
settimane, sapeva di avere poco tempo. Ha passato le dita sulla fotografia di
Vincenzo e le ha baciate, con l’altra mano si reggeva alla lastra di pietra che
li divideva. E’ rimasta così, in un dialogo muto. Non era un congedo, ha
fissato un appuntamento a breve.
Febbraio 2021 – Y.P.
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