giovedì 14 giugno 2018

MIO CARO SERIAL KILLER – Alicia Gimenez Bartlett


MIO CARO SERIAL KILLER – Alicia Gimenez Bartlett



Come già più volte scritto,  appartengo a coloro che senza i libri non sanno stare e non prediligo un unico genere, anche se ammetto che  ci sono periodi che mi concentro su singoli argomenti perché è risaputo che  spesso  un libro ne richiama un altro.

In ogni caso Alicia Gimenez Bartlett , nata ad  Almansa nel 1951, spagnola creatrice di polizieschi  e di numerose  opere di narrativa non di genere, rientra fra le mie preferite  per cui vedendo esposto in libreria MIO CARO SERIAL KILLER al prezzo scontato del 15% non ho esitato ad acquistarlo.
Titolo originale : Mi querido asesino en serie

Brevissima trama

La vera protagonista è la non più giovanissima ispettrice Petra Delicado di Barcellona che si trova ad affrontare un caso assai complicato che essendo donna la  coinvolge fortemente.
Si tratta di un delitto seguito a pochi giorni di distanza da altri quattro : tutte donne sole e uccise accoltellate e sfigurate. Vicino ad alcune di loro viene ritrovata una lettera che lascia dedurre che l’assassino è un innamorato respinto.
L’ispettrice Delicado di fronte a questi femminicidi , si indigna e si butta nelle indagini a capofitto per trovare il bandolo della matassa. Al suo fianco c’è  l’inseparabile vice ispettore Fermin Garzon con il quale il rapporto di collaborazione è  ottimo seppure i loro caratteri sono molto differenti.
Ovviamente questi femminicidi attirano l’attenzione della stampa e il timore che per le ramblas di Barcellona vi sia un serial- killer in completa libertà semina un certo timore nella popolazione, quindi alla coppia Delicado- Garzon viene affiancato un ispettore della polizia autonoma della Catalogna, un giovane uomo non del tutto simpatico e i cui metodi di lavoro sono alquanto diversi.
Fra i tre nasce qualche battibecco, ma siccome l’obbiettivo è far luce sul complesso caso, sempre trovano  un accordo  al tavolo della trattoria poco distante  sorseggiando una buona birra, e non solo…. Infine pare che il bandolo parta da una agenzia per cuori solitari, un’agenzia molto seria e riservata che organizza incontri per uomini e donne che chiedono rigorosamente di mantenere l’anonimato e comunque per entrare nel club devono sborasare la quota di tremila euro quale iscrizione. Dalle verifiche dei conti bancari infatti emerge  che tutte le donne uccise avevano prelevato una somma di tremila euro….

Trattandosi di un poliziesco non è il caso che mi dilunghi troppo sulla trama, altrimenti vado a danneggiare il piacere di chi deciderà di leggerlo.
I colpi di scena si susseguono e la lettura è davvero avvincente.
La narrazione si dipana in ben 470 pagine.

Trovo sia un libro ideale per l’estate,  sdraiati sul lettino sotto l’ombrellone o  appartati in qualche angolo ombroso.

Per dare l’idea del personaggio Delicado riporto qualche sua asserzione:

-Gli anni che ti porti sulle spalle devono servire a qualcosa: per esempio a darti il diritto di non tollerare la cretineria altrui e di protestare senza vergogna.

-Bisogna essere disponibili ad innamorarsi, ricettivi, altrimenti non succede niente. Io non credo nel destino.

-L’umanità va avanti mossa dalla passione, e se qualcuno dice il contrario vuol dire che non l’ha mai provata, quindi per me può fare a meno di parlare.

-Bisogna sempre pensare che un futuro esiste, che le cose si aggiustano, cambiano, che ci può essere la felicità, che stiamo vivendo un periodo di transizione e poi verrà qualcosa di meglio.

-Non sono mai contenta dopo una lite, mai. Le liti non mi piacciono perché sono squallide. A differenza delle battaglie offrono ben poca opportunità di gloria.

-La religione non è altro che questo. Spiegazioni assurde di quello che non possiamo accettare.

-          Ciascuno è fatto a modo suo. Tutti dovremmo avere più tempo e voglia di conoscere gli altri. C’è sempre da guadagnarci.

Un altro personaggio singolare è  Elvira , la suocera dell’ispettore Delicado che ai soli fini di indicarne la  personalità prendo uno stralcio di una sua conversazione.
A proposito delle sue amiche. “ Sono delle teste vuote, sempre a criticare i loro figli e a sdilinquirsi per i loro nipoti. Non parlano d’altro. Ma voi credete che una donna piena di interessi come me possa reggere una simile noia?”

Infine elemento non trascurabile: il libro edito da Sellerio, poco voluminoso è comodo da portare in borsa.

Giugno 2018- Yvonne


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