IL CATALOGO DELLE
DONNE VALOROSE - Serena Dandini
Intraprendere la lettura di
un libro ritengo sia sempre un’esperienza il cui esito non è prevedibile.
Le motivazione che ci
inducono a privilegiare un saggio anziché un noir o un qualsiasi romanzo di
narrativa anziché un libro sui problemi sociali, credo siano riconducibili allo
stato d’animo del momento.
Vi sono giorni in cui si
desidera leggere per il semplice piacere di leggere, altri in cui si desidera
leggere per incrementare le proprie
conoscenze, giorni in cui si desidera leggere semplicemente per informarsi
sull’attualità e altri ancora in cui si
sente la necessità di leggere per approfondire determinati argomenti, per
ricercare e altro ancora.
Chi ha consapevolezza che gli slogan dilaganti sui
social non contribuiscono ad accrescere
il proprio bagaglio culturale e soprattutto non consentono di prendere
posizioni con cognizioni di causa, sa bene che leggere è d’obbligo poiché è
indiscutibile che la vita si vive meglio o peggio in funzione delle conoscenze acquisite.
Pg. 42- “ La conoscenza è essenziale per la conquista, solo la nostra ignoranza
ci rende inermi”
Nelle librerie vi si
trovano libri che soddisfano le esigenze di tutti e spesso in libreria si fanno incontri
importanti poiché lo scambio di opinioni fra lettori a volte aiuta a farci conoscere libri che magari non
leggeremmo semplicemente perché non ne siamo a conoscenza.
Mi sono dilungata nell’introduzione
senza entrare nel cuore dell’argomento di cui scriverò in seguito perché vorrei trasmettere la passione per la
lettura : ritengo che oggi più che mai tutti dobbiamo LEGGERE, dobbiamo
conoscere la STORIA ( quella vera non quella narrata), dobbiamo esercitarci ad
avere MEMORIA per poterci difendere dalla propaganda aberrante e manipolatrice che volge a distoglierci dai
problemi reali e ad incrementare la crisi di valori.
Ebbene SERENA
DANDINI ha scritto un libro necessario per
ricordare donne di spessore che meritano di essere ricordate , donne che con la loro vita hanno segnato la storia, donne
divenute immortali. E purtroppo DONNE di cui molte DONNE non ne conoscono l’esistenza.
Per questo IL
CATALOGO DELLE DONNE VALOROSE doveva essere
scritto e dobbiamo ringraziare l’autrice che
si è premurata di racchiuderne trentaquattro in queste preziose pagine.
Un catalogo che ho sfogliato,
letto, apprezzato e giunta a pagina 273 mi sono dispiaciuta di averlo terminato.
L’autrice SERENA DANDINI credo sia nota a molti poiché oltre ad essere scrittrice
di successo è conduttrice e autrice tv,
ha ideato e presentato programmi come “
L’ottavo nano”, “ Parla con me”, “ La Tv delle ragazze”, “ Avanzi” e altro.
IL CATALOGO DELLE DONNE
VALOROSE è appunto la raccolta di 34
brevi biografie, un assaggio della vita di “donne formidabili, per alimentarne la
memoria e perché possano essere di
esempio per le nuove generazioni”.
Edito da Mondadori, non mi
soffermo sull’estetica del libro che trovo assai intrigante e cito qualcuna delle valorose che mi ha
particolarmente ben impressionata, non prima però di citare l’ex-presidente
della camera LAURA BOLDRINI che non rientra nell’elencazione, ma alla
quale va il merito di aver contribuito
all’inaugurazione nel Parlamento
italiano della Sale delle Donne, dove “ tra i ritratti delle costituenti e
delle pioniere che hanno conquistato le
prime cariche istituzionali, ci sono due cornici particolari: non contengono
nessun ritratto ma un grande specchio affinchè le giovani visitatrici,
osservando la propria immagine riflessa, si sentano autorizzate a volare alto e
osare quello che finora è stato reputato impossibile”.
( Ad oggi in Italia mai nessuna donna ha
ricoperto la carica di primo Ministro o di Presidente della Repubblica nonostante
nel nostro paese vi siano molte donne
con lauree, master , esperienze e competenze).
Fra le valorose:
- Ilaria Alpi, la nota giornalista vittima di un agguato mortale a Mogadiscio
alla quale non è ancora stata resa giustizia
- Olympe De Gouges la cui opera
del 1791 “ La dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina” è da
considerarsi una pietra miliare per la storia delle donne, in cui esplicitava le rivendicazioni
necessarie per una vera democrazia che a suo parere, si poteva raggiungere
unicamente con la paritaria uguaglianza tra cittadini e cittadine.
Le sue idee e ideali le
costarono la vita tanto che il 3 novembre del 1793 finì sul patibolo : “ …..ella ha voluto essere Uomo di Stato, e
la legge ha punito questa cospiratrice per aver dimenticato le virtù che
convengono al suo sesso”.
-Grazia Deledda che per
sfuggire ad una tradizione implacabile che voleva le donne unicamente spose e
mamme non esitò ad abbandonare la sua terra. Valorosa senza ombra di dubbio: a tutt’oggi l’unica
italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1926
- Cristina di Belgioioso che mettendo in pratica le teorie socialiste
approfondite grazie all’amicizia con il filosofo Thierry ha trasformato la sua
tenuta in un vero e proprio modello di
impresa sociale bandendo le ingiustizie e i soprusi a cui erano soggetti i
contadini, facendo costruire persino abitazioni e scuole affinchè i figli potessero istruirsi. E qui pare che la nobiltà milanese si
scandalizzò ritenendo queste iniziative pericolose peri privilegi della casta dei proprietari.
La Dandini scrive che fra i
primi a indignarsi ci fu Alessandro Manzoni il quale si preoccupò che se i
figli dei contadini andavano a scuola non avrebbero più lavorato i campi. Approfondirò
ulteriormente ma confesso che tale asserzione, dal mio punto di vista, non
fa onore all’illustre idealista.
- Emma Goldman ,
femminista, anarchica, conosciuta come “ Emma La Rossa” che nel 1916 lottava per il riconoscimento dei diritti delle donne, teneva discorsi in pubblico
orientati contro la legge che vietava l’aborto
e la diffusione di pubblicazioni sul controllo delle nascite. Per queste
motivazioni venne arrestata ma le sue ideologie mai tradite.
“ Il suo pensiero libertario non nasce da sterili teorie imparate sui
libri: le appartiene fisicamente, e le è necessario come l’aria che respira”.
-Ipazia nata
in Egitto nel IV secolo dopo Cristo. Una donna che contro ogni pregiudizio che teorizza la presunta superiorità del
cervello maschile su quello femminile, volle divenire matematica, astronoma e
filosofa. E a soli trentun anni divenne responsabile della Scuola neoplatonica
d’Alessandria ma la giovane non era ben
vista dal potere clericale poiché non era accettabile che una donna mettesse in
discussione non solo le teorie scientifiche ma anche la religione adducendo ad argomentazioni
intelligenti, ragion per cui venne considerata una donna diabolica e su ordine
del vescovo Cirillo ( successivamente fatto santo) fu uccisa atrocemente.
Margherita Hack di lei
scrisse. “ La vicenda di Ipazia ci
insegna ancora oggi quale e quanto pervicace possa essere l’odio per la ragione
e il disprezzo per la scienza….”
-Miriam Makeba , Mama Africa
- Irma Bandiera, eroina
della resistenza
In questo capitolo sono elencate
alcune condizioni della donna al tempo del fascismo e le nuove generazioni non
dovrebbero mai dimenticarsene. I diritti di cui oggi godono
sono frutto di battaglie estreme ad opera di altre donne.
Non a caso al Duce è
attribuita la frase. “ Le donne devono tenere in ordine la casa, vegliare sui
figli e portare le corna”.
-Miryam Mizakhani, la prima e
fin’ora unica donna al mondo ad aver conquistato la medaglia Fields ossia il premio
più ambito per un matematico
“ Più tempo trascorro immersa nella matematica, più
mi entusiasmo”.
-Jeanne
Moreau
“ Sono affascinata da tutto quello che si trasfroma e
avanza infrangendo le regole. Sento che la mia energia deve essere utilizzata
per ciò che non è convenzionale”.
Mi fermo qui, consiglio appassionatamente la lettura di questo prezioso libro che a me ha dato tanto, ho provato grande soddisfazione nel trovare riscontro ad alcuni miei convincimenti ( e forse ho leggermente incrementato la mia autostima).
Ancora
ringrazio Serena Dandini per averlo scritto e avermi dato l’opportunità di
conoscere donne geniali, talentuose, coraggiose.
Giugno 2018- Yvonne
Sei veramente un raffinata lettrice e sai descrivere con acume i libri che leggi invogliando i futuri lettori. Le case editrici ti dovrebbero dare una medaglia!
RispondiEliminaCara Barbara, mi gratificano i tuoi commenti. Grazie di cuore.
EliminaConosco Serena Dandini come persona vivace, intelligente, ironica e colta, e, da quello che scrivi, cara Yvonne, ritrovo nella bella analisi-descrizione che fai del suo libro tutte queste belle qualità, perciò onore al merito per Serena, e onore a te, Yvonne,per aver saputo infondere nelle tue parole tutto questo, e, soprattutto, la voglia di leggere!
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