HAMMAMET
e la TUNISIA
Partire per le vacanze di mare in autunno è diverso che
partire in estate : io abito in città , sono poco distante dal centro dove gli
eventi di ogni genere si susseguono e l’offerta culturale è ampia, eppure l’inverno
in città a volte m’affatica, in
particolare nelle giornate in cui le condizioni meteorologiche tendono al
grigiore con il cielo cinereo.
Per questo motivo quindi cerco di “allungare l’estate “ con una
vacanza di mare in autunno.
Quest’anno si è
trattato di una vacanza scaturita senza troppo ricercare ed effettuata la
prenotazione a settembre ho raggiunto la Tunisia a ottobre.
Oggi la vacanza sta volgendo al termine ed io sono qui sulla piaggia di Hammamet.
La mia compagna di viaggio si sta prendendo un bagno di
sole: ben cosparsa di crema protettiva è immersa nei suoi pensieri:
probabilmente con un po' di rammarico sta predisponendosi al rientro in ufficio
o forse sogna il raggiungimento dell’età
pensionabile per andare a stabilirsi in Canada.
Pare abbia proprio prescelto il Canada come residenza per la terza età in
quanto non avrebbe la barriera linguistica. Lei come me, ama il francese.
A ben pensarci, io mi fermerei ad HAMMAMET, ora che ho avuto modo di approfondirne la conoscenza.
Cielo e mare: la vista si perde nell’intensità dell’azzurro, cumuli multiformi sospesi come palloncini sono ispirazione per la creatività. Estraniata all’animosità della spiaggia ancora molto affollata nonostante sia già ottobre inoltrato, ripenso ai giorni appena trascorsi ed alle piacevoli scoperte che ancora una volta mi comprovano quanto il viaggiare sia fonte di arricchimento personale.
Qui e ora: lui non c’è e mi è impossibile viverlo nell’attesa che attraverserà il fiume per raggiungermi, qui non c’è nessun fiume. Inoltre le due bagnanti in acqua con indosso l’abaya e il capo coperto, oppure il ragazzo dalla carnagione olivastra che porta a passeggio un dromedario nella speranza di racimolare pochi dinari concedendo ai turisti la possibilità di fotografarlo o anche il venditore di piccole palme con appresso il proprio vivaio racchiuso in una borsa di paglia, mi ricordano che la distanza che ci separa è notevole nonostante nessun luogo sia troppo lontano.
E neppure lui, mi potrà raggiungere, ne domani, né mai.
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| Alba ad Hammamet |
Non permetto alla nostalgia e alla tristezza di acchiapparmi
e inizio a sintetizzare questo viaggio che annovero fra quelli sorprendenti.
Ignoravo
quasi completamente la storia della Tunisia e soltanto conversando con gli
abitanti del luogo e con la guida turistica che ci ha accompagnato per due
giorni, ho appreso che è una repubblica laica, come sancito dalla sua costituzione, sebbene
l'Islam sia riconosciuto come religione di stato. Sta a significare che lo
Stato è separato dalla religione, la
libertà religiosa è garantita e che sono state adottate leggi a favore di un
modello più laico rispetto ad altri paesi a maggioranza musulmana, come
l'emancipazione femminile, il divieto di poligamia perseguibile con il carcere e la possibilità di divorziare.
Questi
pochi elementi mi inducono a desiderare di approfondire, a ricercare notizie
online in attesa di acquistare qualche libro specifico ed anche, a provare simpatia per questo paese.
Ma non è soltanto
questo poichè l’incontro con il medico berbero del centro di Talassoterapia mi fa
addentrare nella storia dei popoli
berberi .( I Berberi, o Imazighen ("uomini
liberi"), sono gli abitanti
originari del Nord Africa presenti da
migliaia di anni. Sono un insieme di popoli con una ricca cultura e tradizioni, che si sono
distribuiti nel tempo in diverse aree geografiche, dal Marocco e Algeria fino a
zone del Sahara e dell'Egitto. La loro storia è segnata da influenze di varie civiltà, come quelle
puniche, romane, arabe e turche, ma hanno mantenuto una forte identità
culturale attraverso la loro lingua, l'artigianato, la musica e le tradizioni
orali).
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| Panoramica dall'hotel Mehari |
Soggiorniamo all’Hotel MEHARI Golden Jasmine 5 stelle, proprio di fronte al mare e gli scenari serali e mattutini sono di una bellezza incomparabile, panorami da emozioni! La camera è molto ampia dotata di un bel balcone con tavolo e sedie. L’hotel, come molti altri ad Hammamet, dispone di un centro di Talassoterapia con piscina che, a giudizio di altri clienti che lo frequentano da anni, è considerato un’eccellenza. Rituali di bellezza, massaggi energizzanti per l'armonia del corpo e dello spirito, benefici delle piante, medicina estetica di ultima generazione, per noi un’esperienza piacevole e divertente che saremmo ben disposte a replicare.
In ogni
caso entrambe vogliamo visitare i luoghi e nel momento che ci viene illustrata la
possibilità di fare un tour di due giorni che ci permetterebbe di raggiungere le maggiori
attrazioni tunisine decidiamo di partecipare, ed a parte le levatacce mattutine,
si è rivelata un’avventura fantastica :
1200 km in due giorni, dai confini della Libia ai confini dell’Algeria.
La prima
tappa del tour in partenza da Hammamet
non poteva che essere El JEM, l’anfiteatro
romano con i suoi vomitari classificato secondo, dopo quello
di Roma, con una capienza di 35000
spettatori e la parte sotterranea riservata agli animali .
| cucina casa troglodita |
Quindi proseguimento per MATMATA che pare sia definita anche Terra della GIOIA e noi, ignoravamo che esistesse . Evito la descrizione paesaggistica poiché le fotografie in piccola parte rendono l’idea anche se nessuna foto può esibire l’emozione sorprendente del coinvolgimento visivo. Un tempo qui c’erano ben 3000 case abitate dai trogloditi, ora ne rimangono solo 25, le altre compresi i granai disseminati qua e là sono state abbandonate. Trattasi di case scavate sottoterra nelle rocce per proteggersi dal clima desertico, caratteristica, che rende la vita più sopportabile.
Siamo entrati in una di queste case e la padrona molto
gentile e sorridente ci ha offerto una
strana bevanda e ci ha consentito di visitare ogni singolo spazio.
Potremmo lontanamente assimilarle ai sassi di Matera, ma a
differenza dei sassi di Matera esternamente
non si vede nulla essendo sottoterra.
Concludo asserendo che gli spazi visitati erano alquanto
decorosi nella loro semplicità.
A questo punto pranzo a MATMATA in un ristorante caratteristico evocante le case troglodite dove ci sono stati serviti cibi tipici , per i miei gusti alquanto piccanti e poi, direzione DOUZ poiché la guida asseriva che il tramonto nel deserto del SAHARA era imperdibile e nel mentre ci ricordava che il deserto può essere montagnoso, sabbioso o di sale.
In un determinato punto ci attendevano numerosi dromedari, in groppa ai quali ci siamo addentrati nel deserto, nella piena inconsapevolezza che sarei giunta in un punto così affollato che mi pareva d’essere in piazza del Duomo a Milano.
In ogni caso il calar del sole nel deserto, in groppa al
dromedario, è un’esperienza indicibile
da raccontare . Non tanto per l’essere in groppa a un dromedario bensì per il trovarsi immersi in una bellezza
paesaggistica naturale che definirei sublime. Colori, sfumature, atmosfera: contesti
molto distanti dal nostro quotidiano occidentale.
Dopo la giornata soddisfacente ma leggermente stancante, cena e riposo all’Hotel SAHARA DOUZ e poi…alle 4 di mattina partenza per il “lago che c’è e non c’è “ ovvero per il lago salato di CHOTT El JERID : una depressione profonda 22 metri sotto il livello del mare per cui il lago c’è se è piovuto e non c’è in assenza delle piogge perché si prosciuga.
Per noi c’era e quindi abbiamo contemplato l’alba : come folli scatenati eravamo tutti a scattare foto e pretendere d’imprigionare l’attimo, ma il sole in completa autonomia ha fatto un’esibizione incredibilmente spettacolare, si è alzato lentamente ma non troppo e noi, siamo rimasti col fiato in sospeso. Credo di non aver mai visto nulla di simile perché sono sicura che ne avrei memoria.
Dopo la nascita del nuovo giorno, abbiamo preso la direzione TOZEUR: e chi non ricorda la canzone di Franco Battiato “ I treni di Tozeur”?
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| Tozeur |
Per me i paesaggi non sono panorami, sono luoghi interiori e dovunque mi trovi, pulsano nel mio cuore, mi regalano impressioni, emozioni …. Trovarmi a Tozeur immaginando che le strade che stavo percorrendo erano le stesse che avevano ispirato la canzone mi induceva ad osservare anche quei dettagli a volte trascurabili.
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Lascio parlare le fotografie….
Quindi pranzo a METLAOUI
e poi di nuovo al via… direzione KAIROUAN
dove si trova la moschea di ʿUqba, conosciuta anche come la Grande moschea
di Qayrawan.
La moschea di Qayrawan è una delle più importanti della Tunisia. Fu costruita da ʿUqba b. Nāfiʿ a partire dal 670 e fu considerata un modello per tutte le moschee successive del Maghreb
L’abbiamo raggiunta verso sera, un’ora e mezza dopo il calar del sole ovvero l’ora in cui i musulmani si recano a pregare quindi l’abbiamo potuta visitare solo esternamente salendo su una terrazza di un negozio antistante.
Davvero grandiosa e poi …sempre quella strana atmosfera coinvolgente: le luci, i fedeli sotto le arcate in attesa di entrare, i canti che a tratti sembrano pianti o lamenti…
Infine ritorno ad HAMMAMET
dove abbiamo proseguito la vacanza.
Hammamet è bella: dalla Medina ai souk, dalla Kasbah alle spiagge dorate, è considerata la perla della Tunisia tra storia, cultura, relax e sapori autentici.
La medina vecchia è graziosa, con belle casette bianche e
azzurre ovviamente dalla struttura arabeggiante, del resto siamo in un paese
arabo e assiepate ai lati delle strette stradine numerose botteghe con esposizioni
traboccanti di prodotti artigianali ,pellami, stoffe, etc… Quasi assimilabile
al Bazar di Instanbul.
Molti degli hotel luxory
ad Hammamet è evidente che
sono stati costruiti recentemente: il turismo credo sia l’attività principale.
Ad Hammamet risiede una numerosissima comunità di pensionati
italiani poiché la defiscalizzazione non è trascurabile. Non mi azzardo a dare
un numero per certo poichè alcuni mi hanno detto che la comunità italiana è di
circa 7000 abitanti, altri 10.000…
Il MARE! Acque cristalline, spiagge di sabbia fine, clima a
ottobre piacevolmente caldo con punte di 30 gradi.
Tornarci? Generalmente non torno negli stessi luoghi poiché sono
curiosa e desidero sempre mete differenti ma un ritorno ad HAMMAMET, anche
soltanto per usufruire della
talassoterapia potrei non escluderlo.
29 ottobre 2025 – Y.Pelizzari




































Complimenti….mi hai fatto rivivere con gioia la vacanza 🥰
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento e comunque parte di merito è tuo: abbiamo preso gli appunti assieme.
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