mercoledì 29 ottobre 2025

HAMMAMET e la TUNISIA

 

HAMMAMET e la TUNISIA

 



Partire per le vacanze di mare in autunno è diverso che partire in estate : io abito in città , sono poco distante dal centro dove gli eventi di ogni genere si susseguono e l’offerta culturale è ampia, eppure l’inverno in città a volte m’affatica,  in particolare nelle giornate in cui le condizioni meteorologiche tendono al grigiore con il cielo cinereo.

Per questo motivo quindi  cerco di “allungare l’estate “  con  una vacanza di mare in autunno.

Quest’anno  si è trattato di una vacanza scaturita senza troppo ricercare ed effettuata la prenotazione a settembre   ho raggiunto la Tunisia a ottobre.

 

Oggi  la vacanza sta volgendo al termine ed io sono qui sulla piaggia di Hammamet.

La mia compagna di viaggio si sta prendendo un bagno di sole: ben cosparsa di crema protettiva è immersa nei suoi pensieri: probabilmente con un po' di rammarico sta predisponendosi al rientro in ufficio  o forse sogna il raggiungimento dell’età pensionabile per andare a stabilirsi in Canada.

Pare abbia proprio prescelto  il Canada come residenza per la terza età in quanto non avrebbe la barriera linguistica. Lei come me, ama il francese.

A ben pensarci, io mi fermerei ad HAMMAMET, ora che ho avuto modo di approfondirne la conoscenza.

Cielo e mare: la vista si perde nell’intensità dell’azzurro, cumuli multiformi sospesi come palloncini  sono ispirazione per la creatività. Estraniata all’animosità della spiaggia ancora molto affollata nonostante sia già ottobre inoltrato, ripenso ai giorni appena trascorsi ed alle piacevoli scoperte che ancora una volta mi comprovano quanto il viaggiare sia fonte di arricchimento personale. 



Qui e ora: lui non c’è e mi è impossibile viverlo nell’attesa che attraverserà il fiume per raggiungermi, qui non c’è nessun fiume. Inoltre le due bagnanti in acqua con indosso l’abaya  e il capo coperto, oppure il ragazzo dalla carnagione  olivastra che porta a passeggio un dromedario nella speranza di racimolare pochi dinari concedendo ai turisti la possibilità di fotografarlo o anche il venditore di piccole palme con appresso il proprio vivaio racchiuso in una borsa di paglia, mi ricordano che la distanza che ci separa è notevole nonostante nessun luogo sia troppo lontano.

E neppure lui, mi potrà raggiungere, ne domani,  né mai.

Alba ad Hammamet

Non permetto alla nostalgia e alla tristezza di acchiapparmi e inizio a sintetizzare questo viaggio che annovero fra quelli sorprendenti.

Ignoravo quasi completamente la storia della Tunisia e soltanto conversando con gli abitanti del luogo e con la guida turistica che ci ha accompagnato per due giorni,  ho appreso  che è una repubblica laica, come sancito dalla sua costituzione, sebbene l'Islam sia riconosciuto come religione di stato. Sta a significare che lo Stato è separato dalla religione,  la libertà religiosa è garantita e che sono state adottate leggi a favore di un modello più laico rispetto ad altri paesi a maggioranza musulmana, come l'emancipazione femminile, il divieto di poligamia perseguibile con il  carcere e la possibilità di divorziare. 

Questi pochi elementi mi inducono a desiderare di approfondire, a ricercare notizie online in attesa di acquistare qualche libro specifico ed anche,  a provare simpatia per questo paese.

Ma non è soltanto questo poichè l’incontro con il medico berbero del centro di Talassoterapia mi fa addentrare nella storia dei  popoli berberi .( I Berberi, o Imazighen ("uomini liberi"), sono gli abitanti originari del Nord Africa presenti  da migliaia di anni. Sono un insieme di popoli con una ricca cultura e tradizioni, che si sono distribuiti nel tempo in diverse aree geografiche, dal Marocco e Algeria fino a zone del Sahara e dell'Egitto. La loro storia è segnata da influenze di varie civiltà, come quelle puniche, romane, arabe e turche, ma hanno mantenuto una forte identità culturale attraverso la loro lingua, l'artigianato, la musica e le tradizioni orali). 

 


Panoramica dall'hotel Mehari

Soggiorniamo all’Hotel MEHARI  Golden Jasmine 5 stelle,  proprio di fronte al mare e gli scenari serali e mattutini sono di una bellezza incomparabile, panorami da emozioni! La camera è molto ampia dotata di un bel balcone con tavolo e sedie.  L’hotel, come molti altri ad Hammamet, dispone di un centro di Talassoterapia con piscina che,  a giudizio di altri clienti che lo frequentano da anni,  è considerato un’eccellenza. Rituali di bellezza, massaggi energizzanti per l'armonia del corpo e dello spirito, benefici delle piante, medicina estetica di ultima generazione, per noi un’esperienza piacevole e divertente che saremmo ben disposte a replicare. 

In ogni caso entrambe vogliamo visitare i luoghi  e nel momento che ci viene illustrata la possibilità di fare un tour di due giorni che  ci permetterebbe di raggiungere le maggiori attrazioni tunisine decidiamo di partecipare, ed a parte le levatacce mattutine,  si è rivelata un’avventura fantastica : 1200 km in due giorni, dai confini della Libia ai confini dell’Algeria.

 


La prima tappa del tour  in partenza da Hammamet non poteva che essere El JEM, l’anfiteatro romano con i suoi vomitari classificato secondo,  dopo  quello di Roma,  con una capienza di 35000 spettatori e la parte sotterranea riservata agli animali .

 



cucina casa troglodita

Quindi proseguimento per MATMATA che pare sia definita anche Terra della GIOIA e noi, ignoravamo che esistesse . Evito la descrizione paesaggistica poiché le fotografie in piccola parte rendono l’idea anche se nessuna foto può esibire l’emozione sorprendente del coinvolgimento visivo. Un tempo qui c’erano ben 3000 case abitate dai  trogloditi, ora ne rimangono solo 25, le altre compresi i granai disseminati qua e là sono state abbandonate. Trattasi di case scavate sottoterra nelle rocce per proteggersi dal clima desertico, caratteristica, che rende la vita più sopportabile.

Siamo entrati in una di queste case e la padrona molto gentile  e sorridente ci ha offerto una strana bevanda e ci ha consentito di visitare ogni singolo spazio.

Potremmo lontanamente assimilarle ai sassi di Matera, ma a differenza dei sassi  di Matera esternamente non si vede nulla essendo sottoterra.

Concludo asserendo che gli spazi visitati erano alquanto decorosi nella loro semplicità.

 

A questo punto pranzo a MATMATA in un ristorante caratteristico evocante le case troglodite dove ci sono stati serviti cibi tipici , per i miei gusti alquanto piccanti e poi,  direzione DOUZ poiché la guida asseriva che  il tramonto nel deserto del SAHARA era imperdibile  e nel mentre ci ricordava che il deserto può essere montagnoso, sabbioso o di sale.


 

In un determinato punto ci attendevano numerosi  dromedari,  in groppa ai quali ci siamo addentrati nel deserto, nella piena inconsapevolezza che sarei giunta in un punto così affollato che mi pareva d’essere in piazza del Duomo a Milano.

In ogni caso il calar del sole nel deserto, in groppa al dromedario,  è un’esperienza indicibile da raccontare . Non tanto per l’essere in groppa a un dromedario bensì per  il trovarsi immersi in una bellezza paesaggistica naturale che definirei sublime. Colori, sfumature, atmosfera: contesti molto distanti dal nostro quotidiano occidentale.

 


Dopo la giornata soddisfacente ma leggermente stancante,  cena e riposo all’Hotel SAHARA DOUZ  e poi…alle 4 di mattina partenza per il “lago che  c’è e non c’è “ ovvero per il lago salato di CHOTT  El JERID : una depressione profonda 22 metri sotto il livello del mare per cui  il lago c’è se è piovuto e non c’è in assenza delle piogge perché si  prosciuga.


Per noi c’era  e quindi abbiamo contemplato l’alba : come folli scatenati eravamo tutti a scattare foto e pretendere d’imprigionare l’attimo,  ma il sole in completa autonomia ha fatto un’esibizione incredibilmente spettacolare, si è alzato lentamente ma non troppo e noi,  siamo rimasti col fiato in sospeso. Credo di non aver mai visto nulla di simile perché sono sicura che ne avrei memoria. 

Dopo la nascita del nuovo giorno, abbiamo preso la direzione TOZEUR:  e chi non ricorda la  canzone di Franco Battiato “ I treni di Tozeur”?

Tozeur

Per me i paesaggi non sono panorami, sono luoghi interiori e dovunque mi trovi, pulsano nel mio cuore, mi regalano impressioni, emozioni …. Trovarmi a Tozeur immaginando che le strade che stavo percorrendo erano le stesse che avevano ispirato la canzone mi induceva ad osservare anche quei dettagli a volte trascurabili.


 Dopo aver visitato  TOZEUR , a bordo di jeep  a gruppi di 6, abbiamo intrapreso nuovamente la via del deserto sino a raggiungere un villaggio realizzato  per girare le scene di Guerre stellari, oggi divenuto un’attrazione turistica.  Guerre stellari è stato girato in diversi luoghi  nel mondo come ad esempio  la Giordania, la California  e la Tunisia è stata prescelta  per i paesaggi desertici di Tatooine.

 Quindi ancor in jeep verso una splendida Oasi  in una parte di deserto roccioso poco distante da alcuni resti di un villaggio berbero abbandonato.

Lascio parlare le fotografie….


 







Quindi pranzo a METLAOUI  e poi  di nuovo al via… direzione  KAIROUAN dove si trova  la moschea di ʿUqba, conosciuta anche come la Grande moschea di Qayrawan.


La moschea di Qayrawan è una delle più importanti della Tunisia. Fu costruita da ʿUqba b. Nāfiʿ a partire dal 670 e fu considerata un modello per tutte le moschee successive del Maghreb

L’abbiamo raggiunta verso sera, un’ora e mezza dopo il calar del sole ovvero l’ora in cui i musulmani si recano a pregare quindi  l’abbiamo potuta visitare solo esternamente salendo su una terrazza di un negozio antistante.

Davvero grandiosa e poi …sempre quella strana atmosfera coinvolgente: le luci, i fedeli sotto le arcate in attesa di entrare, i canti che a tratti sembrano pianti o lamenti… 


Infine ritorno ad HAMMAMET dove abbiamo proseguito  la  vacanza.






Hammamet è bella: dalla Medina ai souk, dalla Kasbah alle spiagge dorate, è considerata la perla della Tunisia tra storia, cultura, relax e sapori autentici.

La medina vecchia è graziosa, con belle casette bianche e azzurre ovviamente dalla struttura arabeggiante, del resto siamo in un paese arabo e assiepate ai lati delle strette  stradine numerose botteghe con esposizioni traboccanti di prodotti artigianali ,pellami, stoffe, etc… Quasi assimilabile al Bazar di Instanbul.

Molti degli  hotel luxory  ad Hammamet  è evidente che  sono stati costruiti recentemente: il turismo credo sia l’attività principale.

Ad Hammamet risiede una numerosissima comunità di pensionati italiani poiché la defiscalizzazione non è trascurabile. Non mi azzardo a dare un numero per certo poichè alcuni mi hanno detto che la comunità italiana è di circa 7000 abitanti, altri 10.000…

 


Il MARE! Acque cristalline, spiagge di sabbia fine, clima a ottobre piacevolmente caldo con punte di 30 gradi.

 



Tornarci? Generalmente non torno negli stessi luoghi poiché sono curiosa e desidero sempre mete differenti ma un ritorno ad HAMMAMET, anche soltanto  per usufruire della talassoterapia potrei non escluderlo.

 


 

29 ottobre 2025 – Y.Pelizzari













2 commenti:

  1. Complimenti….mi hai fatto rivivere con gioia la vacanza 🥰

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    1. Grazie per l'apprezzamento e comunque parte di merito è tuo: abbiamo preso gli appunti assieme.

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