LA FORZA DI ESSERE
MIGLIORI – VITO MANCUSO
“ La qualità della
nostra vita interiore, il valore di ciò che siamo dipendono da noi e illuminano
il nostro destino”
“Solo colui che recupera il senso profondo dell’essere forte, saggio e temperante può infine essere giusto, e fiorire in armonia con il mondo.”
Dal mio punto di vista è un trattato importante ed illuminante che induce alla riflessione fornendo dettagliate spiegazioni anche a quelle convinzioni che già insite dentro di noi, necessitano comunque di approfondimenti.
Essendo Mancuso filologo si sofferma
sull’etimologia delle parole e mette in
risalto come alcuni vocaboli sono entrati nel nostro dizionario - tradotti
dal greco o dal latino - con un significato non del tutto corrispondente all’originale o
addirittura travisato ( come nel caso del Padre Nostro in cui “dacci oggi il nostro
pane quotidiano” doveva essere “il pane
sovra- naturale” come è stato tradotto nella lingua francese).
Riprendo quanto scritto in quarta di
copertina:
“ Consumiamo, inquiniamo, ma così
devastiamo noi stessi e il nostro pianeta. Essere migliori è diventato quindi
un’urgenza, e il lavoro etico e spirituale una necessità non rimandabile.
Ma come far nascere, in noi, il
desiderio di praticare il bene? Dove trovare una motivazione che sappia
liberarci dalle catene dell’effimero della società? Riscoprendo le nostre
radici che affondano nella cultura classica e nella tradizione cristiana.”
Interessante anche il capitolo in cui
l’autore sostiene l’inutilità delle mortificazioni proposte dalla nostra religione
e la smentita del dogma del peccato
originale mentre elogia la pratica della meditazione in quanto pratica
spirituale è un’opera di guarigione della mente.
-
Beato cioè chi con la sua vita non
ripete una melodia composta da altri, o che addirittura si vende volta per
volta suonando per chi paga di più; beati coloro, tanti o pochi che siano, che
sono compositori ed esecutori creativi della propria esistenza.
-
Essere migliori significa lavorare
per diventare veramente sé stessi…
-
Platone “ Coloro che sbagliano nella
scelta dei piaceri e dei dolori ( e questi sono i beni e i mali) sbagliano per
mancanza di scienza.
-
Ma cosa siamo veramente? Pulvis o
imago Dei? La risposta più saggia è: Dipende. Da quello che pensiamo. Ogni
essere umano dipende dal pensiero che ospita, perché tale pensiero dà forma al
suo essere e al suo agire. Si legge all’inizio del Dhammapada, il libro sacro
più venerato dal buddhismo therevada. “ Tutto che siamo è generato dalla mente,
è la mente che traccia la strada. Attenzione però: qui non si tratta del
pensiero come opinione o come teoria, ma del pensiero come coscienza. Quello
che siamo dipende da quello che facciamo e quello che facciamo dipende dalla
nostra coscienza, sicchè alla fine ognuno di noi è la propria coscienza.
-
Hannah Arendt: “ Coloro che non sono
innamorati della bellezza, della giustizia e della sapienza sono incapaci di
pensiero”
-
Meng-tzu “ E’ un grande uomo colui
che non perde il suo cuore da fanciullo”
-
Florenskij ” Il segreto dell’attività
creativa sta nel conservare la giovinezza. Il segreto della genialità, nel
conservare l’infanzia, la disposizione d’animo dell’infanzia per tutta la vita”
-
…chi ama veramente supera sempre se
stesso, cioè passa dalla semplice vita all’esistenza.
A chi apprezza VITO MANCUSO, TEOLOGO, LAICO, FILOSOFO attualmente docente del
master in Meditazione e Neuroscienze dell’Università degli studi di Udine, non
esito a suggerire la lettura di questo magnifico trattato.
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