venerdì 28 giugno 2024

LA FORZA DI ESSERE MIGLIORI - VITO MANCUSO

 

LA FORZA DI ESSERE MIGLIORI – VITO MANCUSO


 

“ La qualità della nostra vita interiore, il valore di ciò che siamo dipendono da noi e illuminano il nostro destino”

 Non è un romanzo e neppure un manuale contenente le istruzioni per diventare migliori, anche se è indubbio che Vito Mancuso con questo trattato sulle virtù cardinali ( Saggezza/conoscenza -giustizia -fortezza -Temperanza/moderazione)   aiuta coloro che lo desiderano, ad intraprendere  il cammino per migliorarsi, essere migliori (e non  “ i migliori”) .

“Solo colui che recupera il senso profondo dell’essere forte, saggio e temperante può infine essere giusto, e fiorire in armonia con il mondo.”  

 Dal mio punto di vista è  un trattato  importante ed illuminante  che induce alla riflessione fornendo dettagliate spiegazioni anche a quelle convinzioni che già insite dentro di noi, necessitano comunque di approfondimenti.

Essendo Mancuso filologo si sofferma sull’etimologia delle  parole e mette in risalto come  alcuni vocaboli  sono entrati nel nostro dizionario - tradotti dal greco o dal latino - con un significato  non del tutto corrispondente all’originale o addirittura travisato ( come nel caso del Padre Nostro in cui “dacci oggi il nostro pane quotidiano”  doveva essere “il pane sovra- naturale” come è stato tradotto nella lingua francese).

 Sintetizzando ,  Vito Mancuso ha scritto questo libro poiché sostiene che viviamo in una società il cui modello di sviluppo è basato sull’adorazione degli oggetti  e non la lettura, la cultura, la partecipazione alla vita sociale e politica.

Riprendo quanto scritto in quarta di copertina:

Consumiamo, inquiniamo, ma così devastiamo noi stessi e il nostro pianeta. Essere migliori è diventato quindi un’urgenza, e il lavoro etico e spirituale una necessità non rimandabile.

Ma come far nascere, in noi, il desiderio di praticare il bene? Dove trovare una motivazione che sappia liberarci dalle catene dell’effimero della società? Riscoprendo le nostre radici che affondano nella cultura classica e nella tradizione cristiana.”

 Non mi è facile esporre un sunto del contenuto di questo trattato la cui lettura, a parte la difficoltà iniziale, mi ha dato molta soddisfazione. Ho molto apprezzato i passaggi in cui l’autore mette a confronto le diverse ideologie/ teorie  partendo da Platone, Socrate, Aristotele, Marco Aurelio quindi all’ebraismo, al buddismo, all’islamismo e ancora Kant , senza trascurare il filosofo preferito da Hitler e Mussolini ossia Nietzsche .  

Interessante anche il capitolo in cui l’autore sostiene l’inutilità delle mortificazioni proposte dalla nostra religione  e la smentita del dogma del peccato originale mentre elogia la pratica della meditazione in quanto pratica spirituale è un’opera di guarigione della mente.

 Mi fermo qui e riprendo qualche stralcio:

-         Beato cioè chi con la sua vita non ripete una melodia composta da altri, o che addirittura si vende volta per volta suonando per chi paga di più; beati coloro, tanti o pochi che siano, che sono compositori ed esecutori creativi della propria esistenza.

-         Essere migliori significa lavorare per diventare veramente sé stessi…

-         Platone “ Coloro che sbagliano nella scelta dei piaceri e dei dolori ( e questi sono i beni e i mali) sbagliano per mancanza di scienza.

-         Ma cosa siamo veramente? Pulvis o imago Dei? La risposta più saggia è: Dipende. Da quello che pensiamo. Ogni essere umano dipende dal pensiero che ospita, perché tale pensiero dà forma al suo essere e al suo agire. Si legge all’inizio del Dhammapada, il libro sacro più venerato dal buddhismo therevada. “ Tutto che siamo è generato dalla mente, è la mente che traccia la strada. Attenzione però: qui non si tratta del pensiero come opinione o come teoria, ma del pensiero come coscienza. Quello che siamo dipende da quello che facciamo e quello che facciamo dipende dalla nostra coscienza, sicchè alla fine ognuno di noi è la propria coscienza.

-         Hannah Arendt: “ Coloro che non sono innamorati della bellezza, della giustizia e della sapienza sono incapaci di pensiero”

-         Meng-tzu “ E’ un grande uomo colui che non perde il suo cuore da fanciullo”

-         Florenskij ” Il segreto dell’attività creativa sta nel conservare la giovinezza. Il segreto della genialità, nel conservare l’infanzia, la disposizione d’animo dell’infanzia per tutta la vita”

-         …chi ama veramente supera sempre se stesso, cioè passa dalla semplice vita all’esistenza.

 Trattasi di un libro che ho letto con la matita in mano: le sottolineature sono moltissime e le pagine evidenziate numerose per cui non lo riporrò in libreria poiché  molti passaggi li rileggerò.

A chi apprezza VITO MANCUSO, TEOLOGO, LAICO, FILOSOFO attualmente docente del master in Meditazione e Neuroscienze dell’Università degli studi di Udine, non esito a suggerire la lettura di questo magnifico trattato.

 28 Giugno 2024 – Y.Pelizzari

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